martedì 23 settembre 2014

Quale causa più forte è il “mal comune”?

La lingua, utilizzata per “intendersi”, è una interfaccia “artificiale”; qualcosa che “si forma” riflettendo l’humus che caratterizza la base sociale.
Sembra, da questo punto prospettico, che siano le abitudini collettive a generare queste “forme d’intendimento”. Altresì, le abitudini sociali non sono propriamente libere di potersi manifestare, in quanto esiste un certo livello di controllo, a monte, capace di (pre)venire qualsiasi (s)nodo poco gradito al potere dominante (che c'è ed è indubitabile, a qualsiasi livello sociale).
E, come tutto in natura, lo fa chiaramente comprendere… anche la “natura umana” (ri)sente di qualcosa posto al suo estremo originale, agente in qualità di “filtro” o diga, chiusa regolatrice per/del flusso acqueo.
Ci si può nascondere dietro ad una "legge"? (artificialmente dedotta e convenzionalmente adottata, per motivi che esulano dalla sua portata principale per la quale è stata prevista e indotta, non certo dalla Massa).
Sì! E lo sanno "tutti" ma... ugualmente, le cose vanno avanti nella maniera diabolica attuale; un'attualità che viene dal passato, che c'è sempre stata/o (la storia deviata lo dimostra a pieno. Se qualcosa di "assurdo" lo inquadri relativamente al passato, non significa che lo stesso "fare" non sia presente "ora").
Ad esempio, la lingua utilizzata convenzionalmente da tutti, in un Paese, può regolare il flusso delle azioni scaturenti apparentemente dai pensieri ispirati
Il termine “infinito” (t/r)ende a mantenere gli individui “dove sono ora” (congelando la particella temporale “ora”, in un loop potenzialmente inteso come… infinito, ossia, continuo).
L’infinito introduce “paura” nel costrutto fisico governato da una mente tendente all' impaurimento”.
L’infinito, in qualità di suono veicolante un concetto cardine di “estensione spaziale senza fine”, crea nell’indotto predisposto alla paura, l’effetto contrario rispetto alla propria portata teorica/potenziale, ossia, induce la Massa – individuo per individuo – a ritirarsi in uno spazio (ri)stretto e, meglio, regolato in maniera tale da convincere che “lì” c’è tutto ciò che serve (pseudo sicurezza).
Se a livello frattale, ciò, corrisponde al vero… a livello di concretezza, relativa al livello attuale di (in)consapevolezza, ciò, corrisponde all’inserimento di una “chiusa” nella larghezza dello svolgimento fluido dell’esistenza. Qualcosa che, nella concretezza 3d, derivante per analogia, corrisponde al controllo che a monte si esegue su tutto il resto per mezzo di una diga.
 
Il linguaggio sviluppato dalle diverse versioni della popolazione umana, nel corso della storia deviata, esprime quelle “qualità” che, nell’insieme, le “forme sociali” incarnano, anche se – non per questo – devi farti ingannare da una certa sequenzialità apparente, che tende a (ri)definire tutto in funzione, appunto, della forma sociale, omettendo il controllo stesso che, a monte, obbliga gli individui a (co)generare, poi, il flusso (di)storto di/in questa versione della realtà 3d.
Con un certo linguaggio scientifico, ad esempio, si chiude lo spiraglio della (ri)comprensione sociale che, esulando dal campo degli “addetti ai lavori”, risulta tagliata fuori dalla possibilità di capire.
Un esempio:
la teoria della relatività generale assume l'aspetto, nella formulazione hamiltoniana con le variabili Adm, di un sistema dinamico vincolato con vincoli di prima classe. Lo spazio delle configurazioni su cui sono definiti i vincoli è costituito dall'insieme di tutte le possibili trimetriche riemanniane modulo il gruppo dei diffeomorfismi sulle foliazioni… in cui è suddivisa la varietà spaziotemporale…
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È chiaro? Intendo:
è chiaro il discorso relativo all’utilizzo della forma linguistica?
Questa “lingua” chiude ogni orizzonte.
Di conseguenza, tu lasci perdere

Più chiaro ed illuminante è, però, questo modo di esprimersi:
l'equazione di Wheeler-DeWitt non contiene in modo esplicito una dipendenza temporale
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Continua a leggere:
  • ciò è dovuto al fatto che in relatività generale il campo metrico è una variabile dinamica esso stesso e non uno scenario di background su cui evolvono i campi descritti dalla teoria…
  • pertanto non è più possibile individuare in modo univoco e consistente un sistema di riferimento esterno rispetto al quale definire un concetto di evoluzione temporale…
  • tuttavia è possibile costruire, in determinate circostanze, variabili che svolgano un ruolo analogo a quello del tempo in meccanica classica o in meccanica quantistica ordinaria
Tempo pre-quantizzazione.
Metodo clock-matter:
si introduce nella teoria un campo scalare a massa nulla che induca… un autovalore minimo non nullo
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La “dipendenza temporale” non esiste, perchè il tempo non esiste o, meglio, è una “variabile dinamica”.
Ora, questa “variabile dinamica” nonché “secondaria”, è stata inquadrata a livello d’insieme sociale, per mezzo di un certo grado ispirante, a livello “primario”… “nel tempo dell’abitudine, non riuscendo più a distinguere ciò che è, da ciò che era e che, ovvio, non si ricorda” (le “determinate circostanze”).
 
Se “si introduce nella teoria un campo scalare a massa nulla che inducaun autovalore minimo non nullo”, che cosa si ottiene? Beh… questa versione della realtà 3d.  
Il “campo scalare a massa nulla” è il Nucleo Primo ed ogni suo sottoinsieme frattale.
Che “induca”, alias, “ispiri”… “un autovalore minimo non nullo”… un certo grado di (ir)reale. Dove?
Nello “scenario di background su cui evolvono i campi descritti dalla teoria”.
Nelle “tue” 3d. Nella “tua” realtà 3d, che credi unica, perché non scorgi più nessuna valida alternativa.
È il tempo del singolo che esiste (a livello frattale è il tuo tempo che viene retribuito, il professionista, l'esperto, si fanno pagare per il proprio tempo che ti dedicano. L'azienda è interessata al tuo tempo, tanto interessata da pagartelo, ossia, da rendere evidente che sei "prezioso"; attraverso di te, ella può... "continuare")
Mentre è il “segnale di clock” (convenzione), la “portante” che induce tutti ad osservare, deviando i singoli tempi in un qualcosa di unico, esterno e governato dalle leggi di una “teoria”, assunta nella modalità di “spinta uni(vo)ca” (guida, imposizione, fede, credo, rassegnazione, sfinimento, etc.).
Se tu dormi, il tempo esterno non "esiste". Quando ti svegli e guardi all’orologio, il tempo esterno "esiste". In questa tua modalità dipendente dall’esterno, tu permetti e (co)crei il tempo artificiale che, poi, ti amministra. 
Se tu ti “fermi”, il tempo non esiste… perché non hai nessuna necessità di misurare qualcosa che ti mantiene “lì, dove sei”. È solo quando l’(Anti)Sistema fissa delle scadenze, che tu devi correre per onorarle. In questo, tu permetti lo scorrimento del tempo artificiale, deciso esternamente a te e possibile solo attraverso il (ri)utilizzo del “tuo singolo tempo individuale” (tu non vieni pagato per "dormire").
Lo spazio si “curva”. Il tempo si “curva”. E l’impossibile diventa irraggiungibile davvero! Il tuo potenziale si placa ed accetta (autovalore) il suo auto livellamento, nella misura in cui sembra possibile uniformarsi (routine, abitudine, paradigma).

Che cosa c’è che non appare, nella società? Non credi che ci siano formazioni frattali, (ri)portanti ad una “origine condivisa e (im)portante”, in grado di amministrare le intere 3d, senza per questo “essere descritta dal corso fluido della storia deviata”? 
Beh… SPS è un “edificio” che s’innalza anche in queste 3d, proprio per (ri)cordartelo vivamente.
Esiste anche ciò che non (ri)esci più nemmeno a prendere in considerazione e ad… immaginare.
Esso si (ri)trova al di là di tutto quello che sei portato a… prendere in considerazione. Se tu non pensi a qualcosa, questo qualcosa “non esiste, anche se esiste”. Ok? È un’alta forma di strategia di mascheramento e di offuscamento dell’orizzonte degli eventi.
“Il Signore comandò… a Mosè di non contare i leviti nel censimento che egli fece della moltitudine del popolo”…
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Se qualcosa non viene “c(o/a)ntata”, allora non esiste a livello “numerico”. Ma, essendo lo spazio dei numeri “complesso”, in esso (ri)trovano modo anche i “numeri complessi”:
con l'espressione numero complesso si intende un numero formato da una parte immaginaria e da una parte reale
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La formulazione della famiglia dei numeri complessi (ri)portata, non è completa, perchè non tiene in considerazione, nella propria (ri)definzione, anche quella parte “immaginaria ma non immaginata” (potenziale).
Qualcosa che, sembra solo ovvio, non poter (ri)portare perché “completamente ignorato”. Esiste, a tal esempio, la possibilità di inserire un “delta” in ogni (ri)formulazione o costrutto, espressi dal punto prospettico “temporale” umano.
Il “delta”, inserito in ogni forma dell’attuale decodifica dell’(im)possibile (ir)reale, conferisce la capacità auto consapevole di (ri)tenere ogni “formula di credo” per quella che è nella sostanza, ossia, solo una “teoria” e, come tale, come una versione “momentanea” della decodifica 3d circostante.
Qualcosa che, in quanto a particella attuale all’interno di un percorso certamente non ancora del tutto portato a termine, (ri)assume valenze meno assolute e meno dominanti, rispetto al (ri)tenere la formula attuale coincidente perfettamente con lo stato di verità assoluta della realtà 3d.

Il "delta" rende tutto meno “dittatoriale”...
Permette di (ri)cordare, sempre, che si è in un cammino e che lo stesso è in corso d’opera, per cui non può esistere nessun potere “tra simili”, capace di chiudere collettivamente un simile spazio degli eventi, ancora da percorrere e conoscere attraverso il suo (ri)conoscimento (accorgersi, ricordare).
I Leviti erano i membri della tribù israelitica di Levi.
Ad essi era affidato il compito di sorvegliare il tabernacolo e il Tempio…
I Leviti sono descritti come eredi di Dio, loro "possesso"; la schiera dei Leviti trasportava scalza l'arca dell'alleanza:
non ottennero alcuna parte della terra d'Israele, poiché servire Dio era la loro eredità.
Vivevano nelle città levitiche, sparse per tutta Israele, e si sostenevano con le decime. I Leviti erano stati scelti per questo speciale ruolo perché, mentre erano in Egitto e poi durante il peccato del vitello d'oro, avevano mantenuto fede alla religione dei loro padri:
non avevano adorato il vitello d'oro ed avevano appoggiato Mosè, membro della tribù di Levi…
All'epoca del ritorno dall'esilio di Babilonia, nel periodo del secondo tempio (VI-V secolo a.C.), i leviti rivestirono, oltre alle funzioni liturgiche, un ruolo chiave nella riorganizzazione della società e del culto ebraico diretta da Esdra.
Esegesi ebraica.
  • come ulteriore segno di distinzione i Leviti non hanno un Nassì, un principe rappresentante la loro tribù...
  • invero fu l'Arca dell'alleanza a trasportare i Leviti, e non essi l'Arca; infatti levitavano nel farlo...
  • secondo un Midrash, Dio promise che le famiglie dei Leviti di Kehat, Ghereshon e Merarì sarebbero esistite persino con l'arrivo del Messia, poiché la loro importanza era pari a quella di ogni tribù del popolo d'Israele
  • dopo la distruzione del Tempio di Gerusalemme i Leviti mantennero il segreto su come preparare i pani; inoltre non abituavano i figli a mangiare quello bianco
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I Leviti sono descritti come eredi di Dio, loro "possesso" ("loro"?).
 
Un “Dio che possiede certi umani”, indica che “non possiede tutti gli umani”. Inoltre, una simile (com)presenza genera effetti frattali entro tutto quello che lo (ri)guarda. Da qua l’ambito del “possesso” che, a catena, si (ri)distribuisce nelle intere 3d sottostanti.
Le "entità" erano numerose dal virus del possesso.
SPS ha indicato molto chiaramente che “Dio – nella forma raccontata in ogni angolo del Mondo 3d – non esiste. Esso è un simbolo frattale, che copre la versione originale del Nucleo Primo; la cerchia umana, esemplificando, che detiene il controllo delle/nelle 3d attuali, senza per questo mai apparire (in)direttamente”.
L’oro e il denaro sono gli “oggetti di culto popolare” più ambiti. L’uno è fisico ed il suo valore, seppure convenzionale, è materiale e deriva da una sua presunta scarsità in natura.
L'altro è virtuale, seppure stampato su carta, ed il suo valore convenzionale deriva dalla dipendenza popolare da esso. Qualcosa che si auto genera per induzione esterna, (ri)agganciata per stimoli interni (ri)tenuti naturali ("fame").
Egon von Greyerz : Solo in Svizzera si può votare sul rimpatrio delle riserve di oro.
“La Svizzera, una delle rare democrazie al mondo, voterà il 30 novembre per il rimpatrio delle sue riserve di oro. È un’iniziativa che può avere luogo solo in Svizzera”...
L’economista Egon von Greyerz si esprime sul voto per decidere del rimpatrio delle riserve di oro svizzero:
“L’iniziativa popolare “Salvate l’oro della Svizzera” chiede alla Banca nazionale svizzera di rimpatriare tutto l’oro depositato all’estero, di interrompere le sue vendite di oro e di costituire entro cinque anni riserve di oro per almeno il 20% dei suoi attivi.
Il Parlamento svizzero e la Banca nazionale sono contro l’iniziativa, perchè metterebbe fine alla loro capacità di stampare liberamente moneta
La maggior parte dei governi e delle banche centrali non ama l’oro, perchè esso rivela il calo di valore della moneta cartacea. Dalla creazione della Federal Reserve negli Stati Uniti nel 1913, tutte le grandi monete, tra cui il franco svizzero, hanno perso tra 97% e 99% del loro valore rispetto all’oro.
Già nel 1729 Voltaire diceva:
“Tutte le monete ritornano al loro valore intrinseco: zero.”
È chiaro che le principale monete cartacee sono vicine allo zero. Anche se l’economia svizzera è in miglior salute rispetto agli altri paesi, negli ultimi anni il paese ha purtroppo seguito le stesse politiche monetarie distruttrici degli altri paesi.”
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Sganciare il Sistema monetario dall’oro ha permesso di insabbiare ancora maggiormente le “carte”, rendendo sempre più virtuale ciò che da quello stesso reame deriva, ma, passando - nel mezzo - attraverso di te. Ossia, sfruttandoti in quanto canale (co)creativo di (ri)trasformazione “potenziale/reale”:
un altro tipo di “filtro”, così come lo è l’interfaccia del denaro.
Lo Human Bit “serve”. A cosa? He He He…
  
Continua pure a credere alla “storiella per bimbi apparentemente cresciuti”, che (ri)duce tutto... al tutto che supponi di credere “ora”. In realtà, che cosa sai? Non sai nulla di preciso e concreto
Di questa forma di sapere, cosa te ne fai? Non dovrebbe essere una sorta di “molla”, atta a (ri)generare in te la “spinta per andare via”? Certo… ma andare “dove”’
Sei sempre “”, vero? Non scorgi nessuna valida e concreta alternativa a tutto “ciò” che ti schifa ma che “devi” (as)sorbire.
Non c’è autentica differenza sostanziale in tutto ciò che (ri)assumi nel/del Mondo:
il leitmotiv è che sei (auto)intrattenuto in una forma di rara “schiavitù”, non del tutto apparente.
Appunto... come l’onda di forma viene emanata ad immagine e somiglianza della sua “sorgente” che, in questo caso, è il Nucleo Primo:
qualcosa che non vedi, perché si cela dietro ad una cortina di (s)memorizzazione collettiva.
Se pensi “in bianco e nero”, la realtà 3d nella quale ti muovi… sarà per te in bianco e nero, anche se non lo è.
Pensa, allora, a chi detiene il controllo dell’ispirazione…
(Ri)fletti profondamente su ciò che ieri è stato sancito pubblicamente ed ufficialmente. (Ri)pensa a quale assurdità rappresenti un simile (ri)conteggio. Alla tua “luce” più autentica, come (ri)suona tutto ciò?

Parti dalla sua “giustificazione” (in)diretta, fedelmente (ri)portata dai Media in toto. 
Istat: con nuovi calcoli Pil 2013 invariato a -1,9%.
Il Pil 2013 è calato dell'1,9%, come nei precedenti calcoli.
Il nuovo sistema europeo dei conti nazionali, rileva l'Istat, non ha cambiato la cifra del prodotto interno lordo. Non è cambiato nemmeno il Pil in volume che è diminuito dell'1,9%.
Quello relativo al 2012 è stato invece rivisto al rialzo da 2,4% a 2,3%. Il rapporto deficit/Pil italiano nel 2013, calcolato in base ai nuovi criteri del Sec 2010, è risultato pari a -2,8%. La stima precedente, definita in base ai criteri del Sec 95, era pari a -3,0%.
Lo comunica l'Istat. L'avanzo primario (indebitamento netto meno la spesa per interessi) espresso in rapporto al Pil risulta ora del 2,0%, con una revisione al ribasso di 0,2 punti percentuali rispetto alla stima in vecchio Sec.
Il rapporto debito/Pil italiano nel 2013, calcolato con il Sec 2010, è stato rivisto al ribasso dal 132,6 al 127,9%...
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Il nuovo sistema europeo dei conti nazionali”… Wow, raccontato con questa ufficialità è assolutamente indubitabile, vero? Di che cosa si tratta?
 
Intanto, un cambiamento “convenzionale/apparente” c’è già stato.
Istat: Livello nuovo Pil 2013 aumenta del 3,8%.
Rispetto ai dati diffusi a marzo 2014, calcolati sulla base del Sec 95, il livello del Pil nominale per l'anno 2013 è stato rivisto al rialzo del 3,8% con il nuovo modello Sec 2010. Lo riferisce l'Istat.
Andamento Pil non cambia. Non cambia l'andamento del Pil italiano nel 2013 dopo il ricalcolo con i nuovi parametri europei Sec 2010. Lo rileva l'Istat, precisando che lo scorso anno il Pil ai prezzi di mercato è stato pari a 1.618.904 milioni di euro correnti, con una riduzione dello 0,6% rispetto all'anno precedente, e in volume la produzione economica è diminuita dell'1,9%.
Rapporto deficit/Pil. Il deficit in rapporto al Pil è risultato nel 2013 pari al 2,8% dopo il ricalcolo con i nuovi parametri europei Sec 2010, in miglioramento rispetto alla stima pubblicata ad aprile scorso, definita in base ai criteri del Sec 95, che era pari a un disavanzo del 3,0%. Lo riferisce l'Istat, che precisa che l'avanzo primario (indebitamento netto meno la spesa per interessi) espresso in rapporto al Pil risulta ora del 2,0%, con una revisione al ribasso di 0,2 punti percentuali rispetto alla stima in vecchio metodo di calcolo.
Si allenta la pressione fiscale. La pressione fiscale nel 2013 è stata rivista in miglioramento di 0,5 punti percentuali, al 43,3% dal 43,8%, con il ricalcolo che adegua i dati alle nuove norme europee Sec 2010. Rispetto al nuovo livello del 2012, pari al 43,2%, la pressione fiscale risulta in aumento frazionale.
Debito tagliato. Taglio netto al debito pubblico con le nuove norme di calcolo europee sui conti pubblici. L'Istat ha corretto al 127,9% il livello del debito italiano nel 2013, a fronte del 132,6% che risultava dal vecchio metodo. Ridimensionato anche il dato del 2012, che passa al 122% del Pil dal 127,0%.
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Il deficit in rapporto al Pil, la pressione fiscale, il taglio netto al debito pubblico… sono, dunque, solo dei valori alchemici, che non hanno a che fare con la tua situazione “fisica”.
Sono una "invenzione". Approfitta di questa situazione di (ri)calcolo, per divenire consapevole di ciò! Le regole che applicano oggi, possono essere cambiate domani con decorrenza... ieri (retro ingegneria).
Ti risulta, infatti, che la pressione fiscale sia diminuita? Naa. Figurati che questi (ri)calcoli si applicano al passato, luogo dal quale sei già "passato" e hai già pagato! Per cui, dovrebbero darti indietro dei soldi, no? Se ciò fosse vero, tu dovresti avere indietro del denaro da parte dello Stato.
Il debito scende, sì… ma non per i tuoi debiti fisici.
Lo Stato (ri)entra nei parametri europei, ma in che modo? Artificialmente. Ciò dimostra a pieno, se serviva farlo, che tutto ciò che ti regola è assolutamente di parte e "campato per aria" ma... con(senso) (di quale "parte e senso" si tratta? Domanda retorica, ovvio).
Manca (non si capisce, perchè strategica), come al solito, una figura principe che estragga del “guadagno” da una simile situazione. Qualcosa che “non esiste”, visto che lo Stato – ti dicono – essere tu.
Diciamo che lo Stato sei anche tu e che tu conti e partecipi solo per una certa versione dello Stato, mentre esuli completamente da un’altra versione dello Stato:
quella che ha mantenuto per sé, la leva del controllo.
Una strategia che, per avere un simile effetto/successo, deve necessariamente passare dall’essere inosservati, anzi, che deve passare da una non compartecipazione sullo/nello/dello stesso piano, entro il quale versa la Massa amministrata. Se il Nucleo Primo per te non esiste, tu non lo immagini nemmeno! Ottenuta questa proprietà, il Mondo intero diventa una propria (ri)serva, perché il vantaggio che ne deriva è totale.
L'Istat ricalcola il Pil 2013, il deficit migliora al 2,8%.
L'Istat ha rivisto al rialzo di circa 59 miliardi di euro ovvero del 3,8% il dato sul Pil nel 2013. La revisione è stata effettuata a  seguito dei cambiamenti introdotti dal nuovo sistema europeo dei conti.
Il Pil italiano del 2013 è quindi ora stimato a 1.618,90 miliardi, contro i 1.559,9 miliardi della stima in Sec 95.
Il nuovo sistema di calcolo del Pil prevede l’inclusione di alcune attività illegali come la vendita di droga, la prostituzione e il contrabbando ma anche delle spese per ricerca e sviluppo e per armamenti.
La revisione non ha avuto alcun impatto sulla variazione rispetto al 2012, che resta ferma a -1,9%.
C'è invece un impatto positivo sui parametri di finanza pubblica, che dovrebbe far piacere al governo. Il deficit del 2013 è ora pari a -2,8%. La stima pubblicata ad aprile scorso, definita in base ai criteri del Sec 95, era pari a -3,0%. Il debito si attesta inoltre al 127,9% del Pil, e non al 132,6% com'era col vecchio sistema.
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Il nuovo sistema di calcolo del Pil prevede l’inclusione di alcune attività illegali come la vendita di droga, la prostituzione e il contrabbando ma anche delle spese per ricerca e sviluppo e per armamenti…
Beh, allora, sul filo del discorso:
SPS (Io) scrive pubblicamente da 5 anni e come tale, rende un servizio alla comunità.
Se calcoli quanto denaro dovrei ricevere dalla comunità, lo potresti poi inserire nel calcolo del Pil, aumentandolo di conseguenza.
Perché SPS non dovrebbe ricevere questo compenso, visto che persino chi “lavora nell’illegalità” viene tenuto in considerazione dal prodotto interno lordo.

Se calcoli che sei nato, "senza chiederlo" (omettendo tutta una serie di ambiti che, ora, esulano, al fine di esemplificare), e sei stato subito assoggettato da una società che ti ha caricato trentamila euro di debiti, senza fare nulla per meritarlo, dunque… perché SPS non dovrebbe (ri)tenere di essere in credito nei confronti di tutti (Stato) per questi 5 anni di “lavoro/passione/funzione”?
Chi te l’ha chiesto? È vero che pensi così!
Ebbene, io non ho nemmeno chiesto di avere questo debito virtuale ma fisico (non ho chiesto nulla ma ritrovato tutto), nel momento in cui va a minare il mio futuro, perché lo Stato d’inquadramento ha, nel suo complesso, una condizione di precarietà economica che “lima tutto” di conseguenza…
 
Il modello LSD (Libero e Sovrano Denaro) sostenuto da SPS è una forma di mezzo, ad alto valore aggiunto, in queste 3d (che cambiano di conseguenza).

Il lavoro coincide con una tua passione e diventa qualcosa di diverso da un “lavoro”. Troppo bello? Troppo comodo? Bah… sei un assurdo che cammina come un replicante immemore e (ri)programmato. (Ri)destati… 
Moda e ambiente, da 6 aziende italiane no alle sostanze tossiche.
Una moda libera da sostanze pericolose per la salute. La sfida lanciata da Greenpeace ai più importanti marchi internazionali…
"Da parecchi anni abbiamo eliminato una serie di prodotti chimici pericolosi, cambiato i nostri processi produttivi adattandoli alle nuove esigenze ecologiche, abbattuto oltre del 60% i consumi dell'acqua - racconta Luigi Caccia, presidente di Italdenim, azienda della provincia di Milano - abbiamo investito parecchio, speso oltre 30 milioni di euro per costruire un'azienda tessile sostenibile in ogni passaggio".
Queste aziende hanno già eliminato dai processi produttivi 8 delle sostanze chimiche bandite da Greenpeace
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Riesci a concepire che anche ciò che ti metti addosso (vestito) sia tossico? Sì? No?
Pil: Ricalcolo Istat, Entrano Droga e Prostituzione
Una stima complicata ma efficace, per avvicinarsi a una stima esaustiva del prodotto interno lordo.
È quella prevista dai nuovi criteri europei di calcolo del Pil che l'Istat ha applicato per il triennio 2011-2013, includendo le attività illegali che "pesano" insieme all'economia sommersa.
Dal momento che "sono praticate da soggetti con forti incentivi a occultare il proprio coinvolgimento, sia come produttori, sia come consumatori, ciò rende molto incerto il carattere delle quantificazioni dei flussi economici da essa attivati", spiega l'Istat in una nota informativa sul ricalcolo del Pil diffusa il 9 settembre scorso in cui tiene a precisare che l'inclusione deriva da una decisione presa a livello europeo che rende operativo il principio secondo cui "i calcoli che esprimono il reddito di una nazione devono essere esaustivi e quindi tenere conto anche di attività vietate dalle leggi nazionali ma che hanno caratteristiche di scambio volontario tra soggetti economici"…
I conti, compilati secondo le nuove regole, devono essere trasmessi alla Commissione Ue, e quindi ad Eurostat, entro il 30 settembre di quest'anno. Mentre la diffusione dei dati da parte di Eurostat, basati sul Sec 2010, è prevista per il 17 ottobre. I nuovi standard internazionali prevedono anche nuove modalità di registrazione degli scambi di beni con l'estero in cui viene privilegiato il criterio del trasferimento di proprietà del bene rispetto al movimento fisico tra le frontiere.
Un cambiamento che non modifica il saldo netto dei flussi con l'estero ma ha effetto solo sui livelli delle due correnti dell'interscambio, meno beni e più servizi. Infine, vengono introdotti nuovi e più chiari criteri per la verifica del perimetro della amministrazioni pubbliche.
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Calcoli “esaustivi” ma sempre (im)parziali visto che l’attività di SPS, ad esempio, non viene tenuta in considerazione.
Che cosa accade, in termini di nuove possibilità?
L'Istat rivede i conti e apre 3 miliardi di "spazio" al governo...
Il nuovo scenario è leggermente più favorevole per il governo:
il deficit scende dal 3 al 2,8%.
Procede la revisione dei conti pubblici da parte dell'Istat, sulla base dei nuovi principi statistici europei, e rispetto ai dati diffusi a marzo 2014, calcolati sulla base del "vecchio" sistema dei conti nazionali, il livello del Pil nominale per l'anno 2013 viene rivisto al rialzo del 3,8%, con una crescita di quasi 59 miliardi di euro.
Cambia poco per le variazioni di un anno con l'altro, mentre si genera un piccolo "tesoretto" per il governo, che vede abbassarsi, seppur di poco, il rapporto tra deficit e Prodotto interno lordo...
I dati migliori per il governo arrivano sul versante del deficit e del debito.
L'indebitamento netto delle Pa, infatti, risulta al 2,8% del Pil per il 2013, meglio del 3% delle ultime stime ufficiali. Il debito pubblico 2013, ricalcolato dall'Istat, si attesta al 127,9% del Pil, da 132,6% calcolato secondo il vecchio sistema:
un miglioramento di oltre quattro punti percentuali.
Istat ha aggiornato gli ultimi quattro anni di conti pubblici e, rispetto all'aprile scorso, la revisione della stima per l'indebitamento netto in rapporto al Pil è migliorata di 0,3 punti percentuali nel 2010, 0,2 punti nel 2011, invariata nel 2012, 0,2 punti nel 2013. In media, dunque, si tratta di un miglioramento di 0,175 punti percentuali di Pil. Assumendo anche per l'anno in corso un saldo positivo, grazie alle revisioni delle metodologie statistiche, si potrebbe immaginare un vantaggio in linea con gli ultimi anni:
se questo fosse di 0,2 punti percentuali (in termini di rapporto deficit/Pil) si avrebbero 3 miliardi di spazio per non sfondare il parametro Ue.
Se fossero, in linea con la media, 0,175 punti, su un Pil di circa 1.600 miliardi, si avrebbero 2,8 miliardi. Soldi ottenuti "sulla carta", che non sono risorse già presenti al governo, ma sarebbero da reperire sui mercati; o che potrebbero attutire la necessità d'intervento a correzione dei conti pubblici...

Nel dettaglio dell'economia illegale, per i cui criteri si sono levate numerose critiche da autorevoli economisti, si annoverano 10,5 miliardi dalla commercializzazione della droga, 3,5 miliardi dalla prostituzione, 0,3 miliardi dal contrabbando di sigarette, 1,2 miliardi dall'indotto.

Link
Soldi ottenuti "sulla carta", che non sono risorse già presenti al governo, ma sarebbero da reperire sui mercati; o che potrebbero attutire la necessità d'intervento a correzione dei conti pubblici...

Che cosa?
Sei al ridicolo. Come puoi continuare a digerire tutto ciò, per tacito assenso? Risulta sempre più chiara la "doppia velocità delle realtà parallele", a cui sei "impotentemente" agganciato...
La massa dei disoccupati a che cosa serve? Serve per creare una differenza di potenziale

Ma, se questa (ir)realtà fisica, che esiste sparpagliata nel territorio, si mettesse a ragionare d’insieme? Se riuscisse ad anticipare le prossime mosse dei controllori del vapore?
Se dimostrasse di avere una propria centralità? Quale causa più forte è il “mal comune”?
SPS è “qua”, (ri)trovando la via per modificare il paradigma.

È (im)possibile?

Ha Ha Ha
 
 
Davide Nebuloni 
SacroProfanoSacro 2014

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