mercoledì 7 ottobre 2015

Siria, il nemico del mio nemico è mio amico


È stato convocato questi giorni il Consiglio della Nato dopo la violazione dello spazio aereo turco da parte della Russia, la Turchia è infatti un membro dell'Alleanza atlantica e secondo le regole interne qualsiasi Paese membro subisca violazioni o sia coinvolto in conflitti deve essere difeso dall'intera Organizzazione

Nel frattempo gli attacchi aerei e militari di Mosca colpiscono 9 postazioni dello Stato islamico e il Ministro degli Esteri russo, Sergey Lavrov, afferma che la Federazione russa è anche pronta ad avere contatti con Esercito siriano libero (Esl), nato in opposizione a quello regolare del presidente Assad, esercito che però per ora pare essere "un fantasma", come afferma lo stesso Lavrov, la Russia ha chiesto informazioni agli Usa su quest'entità.

Solo nelle ultime 24 ore l'aviazione militare russa ha effettuato 25 raid aerei che hanno colpito con successo ben 9 obiettivi dell'Isis, tra cui una posizione di artiglieria e un campo di addestramento con deposito di munizioni, nella provincia di Idlib, un centro di comunicazioni a Homs e un posto di comando nella provincia di Hama. Nei raid nella provincia di Idlib è stata distrutta anche una base con 30 mezzi, inclusi tank T-55 sottratti dai terroristi all'esercito siriano.

Nella provincia di Homs sono stati distrutti due depositi di armi, che hanno preso fuoco dopo alcune contenute esplosioni. Sono i risultati di un giorno d'azione militare della Federazione russa in Siria, tra domenica e lunedì, come ha reso noto il generale, Igor Konashenkov, portavoce del Ministero della Difesa russo.


Si potrebbe dire: niente male! Le spallate russe allo Stato islamico in appena pochi giorni dall'inizio dell'offensiva russa sembrano essere concrete, credibili, precise e di successo. Quantomeno un successo di gran misura maggiore rispetto a quello raggiunto in oltre un anno di attività dalla coalizione anti-Isis formata e guidata dagli Stati Uniti.

Nonostante questi indiscutibili successi di Mosca finalizzati all'annientamento del "nemico comune", il terrorismo islamico internazionale, la Nato non pare sospendere i suoi rimproveri burocratici e pretestuosi legati a formalismi assurdi.

 
La Turchia, Paese membro della Nato dal 2003, ha infatti denunciato che un jet militare russo avrebbe violato il suo spazio aereo ai confini con la Siria. L'ambasciatore russo Andrey Karlov, è stato convocato dal Ministero degli Esteri turco che ha fatto sapere di aver avanzato dure proteste e annunciato "possibili reazioni in caso tali incidenti dovessero ripetersi". 
 
È inoltre intervenuto il Segretario generale della Nato Stoltenberg che ha definito "inaccettabili le violazioni aeree russe dello spazio turco" ed ha convocato il Consiglio atlantico per discutere la questione. Insomma la saga continua: mentre la Russia cerca, e già ottiene risultati tangibili, di annientare l'impero del male, la Nato la rimprovera, "gioca" a risiko e fa riunioni contro la Russia stessa. 
 
All'assurdo non c'è mai fine e stiamo certi che non è ancora finita, ma ora è il mondo intero, Occidente compreso, ad iniziare a chiedersi chi sta con chi ed a porsi sempre più quesiti. Ma soprattutto c'è da preoccuparsi: in diplomazia militare è valido il detto, "il nemico del mio nemico è mio amico", oggi non è forse la Nato il miglior alleato dello Stato islamico? Se avessimo dubbi sull'Alleanza atlantica difficilmente potremo averne su Barack Hussein Obama e suoi pochi amici.

 
Alessandro Bertoldi
 

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