La
Russia ha scoperto e sconfitto l’ambizione del mondo unipolare del
cambio di regime in Siria. La vittoria russa contro il terrorismo ha
scatenato la guerra ibrida tra Stati multipolari e mondo unipolare
dall’Ucraina al Brasile. Ecco perché i filo-unipolari sono sorpresi
sostenere i tre mali; terrorismo, separatismo ed estremismo. Non solo la
Siria, ma molti Paesi del mondo, ed anche l’Europa, si ritrovano ad
affrontare terrorismo ed estremismo.
Il blocco europeo della NATO è uno
dei principali sponsor di tali mali in Siria attraverso Turchia e curdi.
Per combattere tali sfide la SCO ha creato la Struttura Regionale
Anti-Terrorismo degli Stati membri chiamata SRAT della SCO (Shanghai
Cooperation Organization). Quindi, questo è il momento per la SCO di
liberarsi di tali mali partecipando al ripristino di pace e stabilità in
Siria.
La speranza siriana e la SCO
La Siria molto probabilmente farà parte della SCO dato che il governo siriano ha chiesto di aderire al blocco della sicurezza degli Stati multipolari lo scorso anno. E la Russia combatte la guerra della SCO contro lo SIIL, perché è una potenziale minaccia alle patrie dello SCO. Afghanistan, Pakistan e Stati dell’Asia centrale erano il bersaglio dello SIIL, nella cui letteratura questi territori, come lo Xinjiang della Cina, sono visti come “Qurasan“, ramo dello Stato islamico. Le forze unipolari hanno creato lo SIIL in Medio Oriente dando vantaggio all’intervento degli Stati Uniti. Lo scopo occulto di questa nuova forma di terrorismo era contenere la grande strategia della Cina che istituisce la Cintura economica della Via della Seta e la Via della Seta marittima, (Cintura e Via) in Eurasia.
La Siria molto probabilmente farà parte della SCO dato che il governo siriano ha chiesto di aderire al blocco della sicurezza degli Stati multipolari lo scorso anno. E la Russia combatte la guerra della SCO contro lo SIIL, perché è una potenziale minaccia alle patrie dello SCO. Afghanistan, Pakistan e Stati dell’Asia centrale erano il bersaglio dello SIIL, nella cui letteratura questi territori, come lo Xinjiang della Cina, sono visti come “Qurasan“, ramo dello Stato islamico. Le forze unipolari hanno creato lo SIIL in Medio Oriente dando vantaggio all’intervento degli Stati Uniti. Lo scopo occulto di questa nuova forma di terrorismo era contenere la grande strategia della Cina che istituisce la Cintura economica della Via della Seta e la Via della Seta marittima, (Cintura e Via) in Eurasia.
Il tempestivo intervento
russo contro il terrorismo in Siria su richiesta del governo siriano
dimostra la saggezza del Presidente russo Vladimir Putin alla guida del
mondo multipolare. La Russia ha sconfitto l’imminente minaccia alla
multipolarità mondiale sotto forma dello SIIL in Siria. Cercando una
soluzione politica pacifica in Siria è necessario che la SCO affermi che
ai jihadisti recatisi in Siria dalle patrie della SCO sia impedito il
ritorno. Inoltre, la Siria deve apprendere l’esperienza della SRAT nel
sconfiggere le forze del male che combattono le forze siriane. A tal
fine, la Struttura regionale anti-terrorismo della Shanghai Cooperation
Organization (SCO RATTI) deve attivarsi nel caso siriano.
La partnership strategica Russia – Cina per la pace e la stabilità nel mondo multipolare
I leader del mondo multipolare Russia e Cina sono interessati a
costituire un meccanismo congiunto di sicurezza mondiale. A tal fine
hanno ridotto al minimo le differenze e creato un ambiente amichevole
per avere i massimi benefici dall’amicizia. Alla vigilia del 70°
anniversario della fine della Seconda guerra mondiale, tutto il mondo è
stato testimone di come Russia e Cina hanno scritto insieme la nuova
storia del mondo multipolare dalla Piazza Rossa di Mosca alla Piazza
Tiananmen di Pechino, inscenando le più grandi parate militari del
mondo. Tutti i rappresentanti degli Stati multipolari e i loro eserciti
parteciparono alla celebrazione della vittoria russa e cinese sul
fascismo, tranne i sostenitori del mondo unipolare. L’occidente cerca
d’impedire la multipolarità del globo, impantanando Russia e Cina in
diversi conflitti. Con l’escalation del conflitto ucraino la NATO ha
rafforzato la propria presenza militare sui confini russi negli Stati
baltici. Per indebolire l’economia russa hanno introdotto sanzioni
anti-russe.
Mentre nel Mar Cinese Meridionale, armare i piccoli Stati è
un tentativo del mondo unipolare per contenere la Cina attraverso il
blocco delle sue rotte marittime. L’ambizione occidentale guidata dagli
Stati Uniti per impedire la multipolarità sino-russa ha creato
l’opportunità di costruire un nuovo meccanismo di sicurezza comune e un
nuovo sistema di relazioni internazionali caratterizzanti una
cooperazione mutualmente vantaggiosa. Ecco perché il Presidente cinese
Xi Jinping nel suo primo discorso alla Nazioni Unite ha avvertito a gran
voce dicendo che la “legge della giungla” non dovrebbe essere il modo
con cui i Paesi conducono le relazioni; i guerrafondai la sconterebbero.
Entrambi i Paesi creano nuove opportunità per il mondo rafforzando le
istituzioni multipolari.
Sotto la guida di Russia e Cina, il più grande
istituto economico del mondo, i BRICS, ha già sfidato il dominio di FMI e
Banca mondiale attraverso la creazione della Banca per lo sviluppo e un
sistema degli scambi in valute nazionali nell’ambito dei BRICS e degli
Stati confinanti. La Banca d’investimento infrastrutturale asiatica
della Cina (AIIB) è sulla buona strada per spezzare l’egemonia
dill’Asian Development Bank (ADB) sui progetti asiatici. Dato che la
multipolarità del mondo non si ferma qui, esso si sviluppa attraverso
l’iniziativa Cintura e Via della Cina e l’integrazione dell’Unione
economica eurasiatica a guida russa.
L’estensione della SRAT della SCO
Infatti, la SCO è la rete di sicurezza dell’Eurasia ed è anche considerata la salvaguardia dell’iniziativa Via e Cintura della Cina. Attualmente la SCO opera per estendere le competenze su tutta l’Eurasia. Pakistan e India sono ammesse con status di membri a pieno titolo, Iran e Mongolia sono in attesa di ammissione piena. La maggior parte delle nazioni dell’Asia meridionale sono associate alla SCO come partner del dialogo. Siria ed Egitto hanno chiesto di aderire alla SCO e la Turchia è l’unico Paese della NATO collegato alla SCO come partner del dialogo, e qui è necessario ricordare che NATO e Turchia violano la sovranità di un altro potenziale partner del dialogo, cioè la Siria.
Infatti, la SCO è la rete di sicurezza dell’Eurasia ed è anche considerata la salvaguardia dell’iniziativa Via e Cintura della Cina. Attualmente la SCO opera per estendere le competenze su tutta l’Eurasia. Pakistan e India sono ammesse con status di membri a pieno titolo, Iran e Mongolia sono in attesa di ammissione piena. La maggior parte delle nazioni dell’Asia meridionale sono associate alla SCO come partner del dialogo. Siria ed Egitto hanno chiesto di aderire alla SCO e la Turchia è l’unico Paese della NATO collegato alla SCO come partner del dialogo, e qui è necessario ricordare che NATO e Turchia violano la sovranità di un altro potenziale partner del dialogo, cioè la Siria.
La Struttura
regionale anti-terrorismo (SRAT) della SCO fu creata dagli Stati membri
Russia, Cina, Kirghizistan, Tagikistan e Uzbekistan, mentre Pakistan,
India e Iran presto vi aderiranno. La SRAT della SCO, con sede a
Tashkent (Uzbekistan), è un organo permanente della Shanghai Cooperation
Organization che promuove la cooperazione degli Stati membri contro
terrorismo, separatismo ed estremismo, indicati come “le tre forze del
male.”
La SRAT della SCO nel mondo arabo e il caso della Siria
Secondo il briefing della SRAT della SCO al Comitato antiterrorismo del Consiglio di sicurezza delle Nazioni Unite, “gli Stati membri della SCO attualmente affrontano nuove minacce e sfide, tra cui coinvolgimento di terroristi stranieri e cittadini di Stati membri della SCO nelle zone di conflitto, in particolare in Siria, Afghanistan e Pakistan; incitamento a terrorismo ed estremismo violento attraverso l’abuso dei concetti religiosi; e finanziamento del terrorismo con i proventi della criminalità organizzata, come contrabbando e traffico di droga e armi. A questo proposito la SRAT della SCO ha identificato ambiti prioritari per affrontare tali sfide e ha già raggiunto alcuni risultati tangibili.
Secondo il briefing della SRAT della SCO al Comitato antiterrorismo del Consiglio di sicurezza delle Nazioni Unite, “gli Stati membri della SCO attualmente affrontano nuove minacce e sfide, tra cui coinvolgimento di terroristi stranieri e cittadini di Stati membri della SCO nelle zone di conflitto, in particolare in Siria, Afghanistan e Pakistan; incitamento a terrorismo ed estremismo violento attraverso l’abuso dei concetti religiosi; e finanziamento del terrorismo con i proventi della criminalità organizzata, come contrabbando e traffico di droga e armi. A questo proposito la SRAT della SCO ha identificato ambiti prioritari per affrontare tali sfide e ha già raggiunto alcuni risultati tangibili.
Ad esempio, il Comitato esecutivo della SRAT della SCO ha raccolto
informazioni riguardanti i combattenti che partecipano ai conflitti in
Siria e altre aree e li ha elencati nel suo database sulla sicurezza”.
Siria e Iraq hanno avuto significativo successo contro il terrorismo con
l’aiuto di Russia e Iran. Ora è giunto il momento di aiutare il governo
siriano e le sue forze ad eliminare tali mali in Siria prima che
arrivino nella Patria SCO. A questo scopo, la SCO espanderebbe la
Struttura regionale antiterrorismo in Medio Oriente. Siria ed Egitto
sono già con la SCO mentre Pakistan e Iran possono svolgere un ruolo
enorme sotto l’ombrello della SCO.
La partnership strategica Pakistan – Iran in Medio Oriente
I Paesi della Via della Seta, Pakistan e Iran, sono dei partner
strategici. La SCO collegherà i due Paesi con un corridoio energetico,
stradale e ferroviario nell’ambito dell’integrazione eurasiatica. Cina e
Stati dell’Asia centrale ne beneficeranno. Nella visita del Presidente
iraniano Hassan Rouhani, il Pakistan dava priorità al completamento del
gasdotto Iran-Pakistan. A causa di sanzioni e pressioni statunitensi, il
segmento pakistano era rimasto incompleto, ma ora la Cina è entrata e
le sue imprese costruiranno il segmento pakistano di questo gasdotto.
L’India è anche parte di questo corridoio energetico. Oltre al
partenariato regionale, entrambi i Paesi hanno legami religiosi e
culturali. Ecco perché alla firma del piano quinquennale di cooperazione
commerciale strategica Pakistan-Iran a Islamabad, il Presidente
iraniano Hassan Rouhani l’ha collegato alla sicurezza di Pakistan-Iran
dicendo che
“la sicurezza del Pakistan è la nostra sicurezza e la sicurezza dell’Iran è la sicurezza del Pakistan“.
Rouhani ha ragione perché, dopo l’Iran, il Pakistan è il secondo Paese
per popolazione sciita, mentre il Pakistan è l’unico Paese che
soffrirebbe molto in caso di scontro tra Arabia Saudita (KSA) e Iran.
Anche se il Pakistan gioca da mediatore tra Arabia Saudita e Iran, se
aderisse alla cosiddetta alleanza delle 34 nazioni del KSA, lo farà
perché tale alleanza non è iraniano-centrica.
Inoltre, l’Egitto può
svolgere un ruolo in questo senso. KSA e Turchia non sono riuscite a
rovesciare Assad e il mondo assiste alla loro campagna nello Yemen
divenuta inutile. Invece di essere amico e più stretto alleato militare
di Turchia e KSA, il Pakistan ha adottato la politica della SCO verso la
Siria. Si è rifiutato di usare forze militari o terroristiche per
rovesciare Assad. Così, attraverso questa alleanza, la monarchia saudita
vuole salvare il proprio regime impegnando il mondo musulmano in vari
conflitti. Secondo alcune fonti, il Pakistan aveva un patto per
proteggere gli interessi dei Saud in Arabia Saudita nel caso di proteste
interne, mentre la Turchia assicurava ai Saud protezione in caso di
minaccia estera.
Perciò l’Arabia Saudita ha inviato truppe e mezzi in
Turchia per assistere Tayyip Erdogan nell’agognata invasione della
Siria. Geopoliticamente il Pakistan prospera in una regione importante,
con altre tre potenze nucleari, India, Cina e Russia, oltre al Pakistan.
Questa regione non può permettersi alcun conflitto militare nel
presente scenario geopolitico in cui terrorismo, estremismo e
fondamentalismo già destabilizzano l’intera regione. In tale scenario,
il Pakistan deve comportarsi scrupolosamente salvaguardando i propri
interessi politici, economici e militari. Islamabad dovrebbe mantenersi
lontana dai conflitti e invece svolgere un ruolo di mediazione
sfruttando l’influenza cinese e russa nella regione per raffreddare la
situazione. Sarebbe un grande servizio per la causa dell’Ummah
musulmana.
Nel mondo arabo l’asse statunitense-saudita ha creato lo SIIL
lungo i rami della Via della Seta, cioè Kobaneh, Damasco, Baghdad e ora
Yemen. Da sempre amico della Cina e partner della Via della Seta, il
Pakistan dovrebbe non solo per garantire la stabilità dell’Asia del Sud,
ma anche farsi avanti per garantire i rami della Via della Seta nel
mondo arabo, accanto Iran e Russia. In questo momento il Medio Oriente,
da Siria a Yemen, da Libia a Palestina, è un campo di battaglia,
Pakistan e Iran possono svolgere un ruolo più importante nel mondo
musulmano mentre il mondo multipolare osserva richiedendolo.
Conclusioni
Lo scopo del testo è spingere i politici a colmare il vuoto sul meccanismo efficace tra Stati multipolari e loro istituzioni, prendendo il caso siriano come esempio da seguire. La situazione ostile della Siria è una minaccia da Terza guerra mondiale. Con il Primo Ministro russo Dmitrij Medvedev che avvertiva il mondo di “una nuova guerra mondiale” se si attivassero i piani per invadere la Siria.
Lo scopo del testo è spingere i politici a colmare il vuoto sul meccanismo efficace tra Stati multipolari e loro istituzioni, prendendo il caso siriano come esempio da seguire. La situazione ostile della Siria è una minaccia da Terza guerra mondiale. Con il Primo Ministro russo Dmitrij Medvedev che avvertiva il mondo di “una nuova guerra mondiale” se si attivassero i piani per invadere la Siria.
In realtà la
Russia ha dimostrato la presenza dell’esercito turco in Siria. A questo
punto, la SCO dovrebbe fare un passo coraggioso, utilizzando tuttui i
mezzi per evitare la guerra aiutando la Russia e il governo siriano
nella soluzione politica pacifica. Anche se la Turchia viola la
sovranità siriana, non sono favorevole all’espulsione dei turchi dalla
SCO, d’altra parte la SCO può utilizzare tutti i canali diplomatici per
spingere la Turchia a rispettare la sovranità siriana. Una risposta
positiva turca verso la SCO sulla Siria sarebbe l’occasione per la
Turchia di sbloccare le relazioni con la Russia.
Tayyab Baloch Gpolit 30 marzo 2016
Traduzione di Alessandro Lattanzio – SitoAurora
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