La parola greca gnôsis
significa semplicemente "conoscenza". Ma nella letteratura gnostica non
si tratta in alcun modo di un sapere qualunque. La gnosi è una
conoscenza dotata di meravigliosi prestigi.
Pochi possono possedere questa conoscenza; uno tra mille, due tra diecimila.
Simone il Mago comincia così la sua grande "Rivelazione" (Apophasis):
La gnôsis, possesso degli iniziati, si oppone alla volgare pistis (credenza) dei semplici fedeli. È meno una "conoscenza" propriamente detta che una rivelazione segreta e misteriosa. Le sette gnostiche pretendono di possedere libri di origine allogena,
cioè di origine esterna e superiore al mondo nel quale ci dibattiamo.
Tali libri sono attribuiti a personaggi prestigiosi, veri inviati
celesti. Ecco, per esempio, ciò che si afferma esplicitamente nel Libro Sacro del Grande Spirito invisibile, una delle opere usate nella setta dei setiani:
Tutti
gli gnostici cristiani pretendono di aver ereditato per vie misteriose
gli insegnamenti segreti dati da Gesù ai suoi discepoli: Basilide, per
esempio, pretendeva di aver ricevuto da Mattia le dottrine esoteriche
rivelate a questo apostolo dal Salvatore. I settari gnostici fecero
circolare molti Vangeli apocrifi: il Vangelo secondo gli Egizi, il
Vangelo di Maria. L'Apocrifo (nel senso letterale della parola greca:
"Libro segreto") di Giovanni, ecc. Gnosi implica trasmissione
di insegnamenti segreti, di "misteri" riservati ad un piccolo numero di
"iniziati", alla "generazione di fede inalterabile".
In che cosa si distingue dalle altre dottrine teosofiche ed occulte? "Si chiama o si può chiamare gnosticismo -anche gnosi-
ogni dottrina o atteggiamento religioso fondato sulla teoria o
sull'esperienza dell'ottenimento della salvezza attraverso la
conoscenza". La gnosi traduce sempre una necessità individuale di
salvezza, di liberazione:
La gnosi risponde sempre ad un'angoscia soggettiva dell'individuo, ossessionato dai grandi enigmi metafisici. La Pistis Sophia
("Fede e Saggezza"), la più celebre delle opere gnostiche in lingua
copta, contiene una lunga enumerazione dalle conoscenze delle quali si
avvantaggiano le anime elette: perché la luce e le tenebre furono
create, il caos, i tesori della luce, gli infedeli, i buoni, le
emanazioni della luce, il peccato, il battesimo, la collera, la
bestemmia, l'ingiuria, l'adulterio, la purezza, la superbia, la risata,
la maldicenza, l'obbedienza e l'umiltà, la ricchezza, la schiavitù;
perché esistono i rettili, gli animali selvaggi, il bestiame, le pietre
preziose, l'oro, l'argento, le piante, le acque, l'ovest e l'oriente, le
stelle, ecc. Cioè che, rivelandogli il mistero che copre la sua
origine ed il suo destino, la gnosi permette all'uomo di comprendere il significato di tutte le cose.
Una tale "conoscenza", una simile "illuminazione" convertono il suo beneficiario in un essere prestigioso:
Perché
l'uomo è un essere vivente divino che non deve essere comparato con gli
altri esseri viventi terrestri, bensì con quelli che abitano in alto,
nel cielo, e che chiamano dei. O piuttosto, se è necessario osare dire
la verità, è ancora al di sopra di questi dei che si trova l'uomo
realmente uomo, o esiste almeno una completa uguaglianza di potere tra
gli uni e gli altri.
In effetti, nessuno degli dei
celesti abbandonerà la frontiera del cielo né discenderà sulla terra;
ma l'uomo si alza fino al cielo stesso, lo misura e lo conosce da un
estremo all'altro; capta tutto il resto con esattezza e meraviglia
suprema, non ha nemmeno bisogno di abbandonare la terra per stare nel
cielo: tanto lontano si estende il suo potere.
È conosciuto il famoso passo di san Paolo frequentemente invocato dall'esoterismo cristiano:
Conosco
un uomo in Cristo che quattordici anni fa fu portato fino al terzo
cielo (e salì col suo corpo o senza di esso, io l'ignoro; solo Dio lo
sa) e so che quest'uomo fu elevato fino al Paradiso e che sentì parole
ineffabili che ad un uomo è proibito rivelare.
Grazie
all'illuminazione della quale è stato il beneficiario, lo gnostico si
serve dall'angoscia stessa per raggiungere la conoscenza definitiva.
È
amara, in effetti - ci dice Simone-, l'acqua che troviamo dopo il Mare
Rosso (Simone interpreta un versetto dell'Esodo): perché essa è il
cammino che conduce alla conoscenza della vita, cammino che passa
attraverso difficoltà ed amarezze. Ma trasformata da Mosè, cioè dal
Verbo, quest'acqua amara si converte in dolce.
La gnosi -simbolizzata dal fuoco
illuminatore e generatore- strappa l'anima dell'eletto dallo spesso
"sonno" in cui si trovava immersa: da lì l'impiego di metodi di
addestramento spirituale destinati a generare stati speciali di
coscienza e di sopracosciencia. Tuttavia, costituisce, una volta che è
stata raggiunta, una conoscenza totale, immediata che l'individuo possiede interamente o dalla quale manca in assoluto; è la "conoscenza" in sé, assoluta, che abbraccia l'Uomo, il Cosmo e la Divinità. Ed è solo attraverso questa conoscenza -e non per mezzo della fede o delle opere- che l'individuo può essere salvato:
qualsiasi siano i tratti caratteristici dello gnosticismo come
filosofia religiosa, la gnosi si trova definita per questa posizione
generale, ed anche per l'atteggiamento esistenziale dalla quale procede; è per la sua condizione di esperienza vissuta che la gnosi manifesta la sua vera originalità.
Paradossalmente,
in alcuni gnostici cristiani si nota il desiderio di conoscere
l'origine del male: in una delle versioni del mito di Sophia, l'errore di questa "saggezza" consistette in voler contemplare la Divinità insondabile; un'altra entità mitico-metafisica, Horos,
"il Limite", darà a Sophia coscienza dei limiti della sua natura.
Basilide annuncia la venuta finale della "grande Ignoranza", che si
impadronirà di tutti gli esseri esistenti, che non cercheranno oramai di
conoscere quello che li sorpassa: " Sono immortali tutti gli esseri che
rimangono nel posto che corrisponde loro". Ma tale atteggiamento è
completamente eccezionale nello gnosticismo.
Lo
gnostico si salva mediante la conoscenza; ma da che cosa deve essere
salvato? Questa domanda ci esige di studiare l'atteggiamento dello
gnostico rispetto al suo corpo, al mondo visibile e all'esistenza
sensibile in generale.
Scritto da Serge Hutin
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Non credete minimamente a ciò che dico. Non prendete nessun dogma o libro come infallibile. (Buddha)
lunedì 24 febbraio 2014
Gnosi: La Conoscenza Salvatrice
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