lunedì 24 febbraio 2014

Perché no?


Bisogna ammettere che, in questi ultimi tempi, i cittadini e talora pure qualche politico hanno acquisito una maggiore consapevolezza in materia economica. Ad esempio, hanno compreso che il perverso sistema del signoraggio crea un debito inestinguibile. Hanno pure capito che gli interessi di potenti gruppi internazionali sono anteposti a quelli di stati ormai defraudati della sovranità politica e monetaria.

Eppure costoro sono ancora lontani da una vera focalizzazione del problema. Ci tocca ancora leggere le “analisi” di Chomsky (disinformatore di lusso, ma sempre disinformatore) e di vari economisti che cianciano di neo-liberismo, di banche private da salvare, scorticando i contribuenti anche con prelievi sui depositi. Riusciamo a riflettere una buona volta? Gli istituti di credito più importanti possono anche essere afflitti da sofferenze, ma non possono fallire.

Ci tocca leggere di manovre finanziarie che servirebbero a mettere i conti a posto, di governi che hanno un disperato bisogno di denaro. Sono fandonie! La pressione tributaria aumenta in modo spaventoso, perché l’inasprimento del fisco è utile per distruggere l’apparato produttivo, per rovinare la società, per ridurre in miseria gran parte della popolazione. Questo è l’unico, vero scopo: generare caos e povertà per edificare un nuovo ordine sulle rovine fumanti del mondo attuale. Le dittature si instaurano con il sangue e gli stenti.

Le classi dominanti sono senza dubbio avide, ma qual è la differenza tra possedere dieci o cento ville principesche? Dunque la cupidigia non spiega per quale motivo la feccia globalista continui a spremere i popoli e ad affamarli. I ricconi hanno già tutto e di più: che senso ha arraffare tutto l’arraffabile? E’ evidente che i piani delle élites mirano ad altro: al dominio totale ed all’ingegnerizzazione di quasi tutta la Terra. La crisi è artificiale: è solo un pretesto per ulteriori giri di vite. La pecunia serve per i lussi della pletora formata dai parassiti che chiamiamo in modo improprio “politici”, ma i boss hanno risorse a iosa per corrompere questa massa di inetti.

Molti si chiedono: “Con la geoingegneria clandestina non contaminano un pianeta in cui essi stessi vivono? Non si ammalano anch’essi? Non hanno dei figli per cui preservare un ambiente il più possibile naturale?” Sono domande legittime, ma i guerrafondai e gli “scienziati” mentecatti se le sono mai poste, quando hanno compiuto duemila esperimenti nucleari in atmosfera tra il 1947 ed il 1998, oltre a quelli sotterranei? Eppure sapevano che le radiazioni atomiche erano letali: i militari lo sapevano, parecchi si sono pure ammalati e sono morti. Lo sanno, ma per lo più sono dei deficienti e dei fanatici. I soldati si limitano ad obbedire. I vertici dell’esercito seguono le direttive di presidenti pu-pazzi. Questi, a loro volta, seguono ordini impartiti da... altri. Gli ordini non si discutono: per chi protesta o si ammutina è sempre pronto un bell’infarto, un incidente automobilistico o un volo da una finestra.

Il criminale Henry Kissinger è ancora lì in forma smagliante. I capi sono simili alle blatte: evidentemente non patiscono le radiazioni nucleari ed altri veleni. Li possiamo definire attraverso l’ossimoro “architetti della distruzione”, ossia ideatori di tutti i progetti che sono finalizzati al sovvertimento, alla deturpazione, allo stupro della natura, della bellezza e della verità.

Molti concludono: “E’ possibile che i potenti intendano dominare il globo, ricorrendo alle armi ed alle strategie più dannose, senza badare alle conseguenze delle loro scelleratezze. Tuttavia, dopo aver trasformato la Terra in un globo sterile, popolato da una massa di schiavi, dove andranno a vivere, forse in basi sulla Luna o su Marte o su stazioni orbitanti?

Perché no?


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