lunedì 23 giugno 2014

Trappola europea per l'Ucraina

Trappola europea per l'Ucraina

Questo venerdì, l'Ucraina intende firmare la parte economica dell'accordo di associazione con l'UE. Il sogno dell'Europa e 11 miliardi di euro di aiuti economici dall'UE possono avere per gli ucraini un prezzo troppo alto.
 
Del denaro stanziato, solo poco più di mezzo miliardo sarà dato all'Ucraina quest'anno, più o meno l'importo, prelevato dai fondi UE, che le arriverà ogni anno fino al 2020. I restanti 8 miliardi sono destinati al finanziamento di progetti specifici dettati dal programma della Banca europea per la ricostruzione e lo sviluppo e dalla Banca europea per gli investimenti, progetti che per essere attuati obbligano l'Ucraina ad una certa efficienza economica.

Non è chiaro comunque a quali condizioni gli europei destinano a Kiev tali importi. Il testo finale del documento, la cui firma è prevista alla fine della settimana, non è ancora stato concordato. Tuttavia è chiaro che l'Ucraina sta aprendo il suo mercato alla regolare circolazione delle merci e si impegna a portare la sua produzione in linea con gli standard europei. Inoltre, l'Ucraina dovrebbe tagliare le prestazioni sociali e aumentare le tariffe ai cittadini. A lungo termine significa il collasso economico personale della maggior parte degli ucraini. Ne parla il capo del dipartimento che studia i processi economico-politici interni all'Istituto di Economia globale e Relazioni Internazionali Vladimir Pantin:
L'Europa, naturalmente, avrà a disposizione una nuova grande area di mercato, l'Ucraina. L'Unione europea ha quindi perciò fortemente insistito sulla firma di questo accordo. Per quanto riguarda i cittadini ucraini, qualcuno avrà, in un primo momento, un leggero aumento, forse, del tenore di vita, perché arriveranno nuovi prodotti, nuove tecnologie, ma dopo pochi mesi l'Ucraina andrà incontro ad un disastro per la sua economia. Lo affermano tutti gli esperti, tutti gli analisti economici. Inizieranno a chiudere la maggior parte delle imprese. Dall'industria leggera all'industria pesante, alla metallurgia, eccetera.... Entro l'autunno ci si può aspettare che l'Ucraina raccolga i pessimi frutti di questa firma, infatti non è certo un caso se le autorità ucraine vogliono a tutti i costi e soprattutto velocemente mettere fine alla ribellione nel sud-est. Poiché nel momento in cui le conseguenze di questa firma saranno chiare anche a chi le sostiene ora, il malcontento potrebbe aumentare, non solo nel sud-est ucraino.
Ovviamente l'accordo di associazione è vantaggioso per le imprese europee. Alle imprese ucraine nessuno pensa, esse si trovano in una posizione non invidiabile, perché il mercato russo sarà chiuso per loro come sottolinea il Dottore in Scienze Politiche, vice direttore dell'Istituto di Informazione Scientifica e di Scienze Sociali, all'Accademia Russa delle Scienze Dmitry Efremenko:
La firma di una zona di libero scambio con l'Unione europea è un'arma a doppio taglio perché mette in discussione la permanenza dell'Ucraina nell'area economica dei paesi della CSI. Ovviamente, dato che la situazione non è stata affrontata negli incontri della trilaterale fra Russia, Ucraina e Unione europea, la Russia è costretta a prendere alcune misure per proteggere i produttori nazionali. Questo è il minimo che ci si possa aspettare. Nel contesto attuale ucraino, in condizioni di reale guerra civile e di recessione economica, la firma di un accordo di associazione con l'Unione europea, almeno nel breve periodo, non può che complicare ulteriormente la situazione dell'industria ucraina.. Infatti uno dei requisiti importanti richiesti da questo accordo è l'adozione di norme e tecniche europee. Anche se con del tempo a disposizione le misure da adottare sono estremamente costose perché non richiedono solo la ristrutturazione delle singole imprese ma anche di interi settori chiave dell'industria ucraina. Necessita un investimento molto alto, ma, come sapete, l'Ucraina è ormai sull'orlo del default e il denaro semplicemente non c'è.
Secondo alcuni analisti le riforme economiche radicali andrebbero applicate in tempi di sconvolgimento sociale, quando il rapido declino degli standard di vita personali sembra il minore dei mali. Tuttavia, si prevede con una certa sicurezza che ci potranno essere disordini di massa in tutto il Paese. 

Cominceranno nel momento in cui gli ucraini capiranno finalmente che ancora una volta sono stai ingannati. A giudicare dallo stato deprimente di come stanno andando le cose in Ucraina, l'attesa per vedere questo scenario non è, purtroppo, molto lunga.


Serghei Duz 


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