Nel
risvolto di copertina del libro “Inferno” del famoso scrittore Dan
Brown leggiamo che il ritmo del romanzo, il simbolismo ed i personaggi:
conducono a un esito raro per i romanzi d’azione: instillare nel lettore il fascino del male, addirittura la sua salvifica necessità.
Ma di quale “male necessario e salvifico” si parla?
Vi
ricordate le parole pronunciate dal britannico principe Filippo
d’Edimburgo (il consorte dell'attuale regina Elisabetta) che suonano
grosso modo così: “se potessi reincarnarmi vorrei rinascere sotto forma
di un virus mortale per decimare la popolazione di questo pianeta”?
Ebbene
il libro narra di persone che si apprestano ad arrecare un grosso danno
alla popolazione umana avendo in mente il fine “salvifico” di ridurre
la sovrappopolazione globale.
Certo,
la sorappopolazione del pianeta è per certi versi un problema, e
persino io mi auguro una riduzione della popolazione terrestre, ma
ricordiamoci che la fame nel mondo non è causata tanto dall'eccesso di
popolazione quanto da certi rapporti di sudditanza economica dei paesi
più poveri nei confronti degli stati ex coloniali e delle loro
multinazionali, e che il mezzo più semplice e sicuro di ridurre la
sovrappopolazione è quello di eliminare la povertà: laddove aumenta la
ricchezza e la sicurezza la famiglia tente a fare meno figli. Chi avesse
dei dubbi al riguardo è pregato di leggere il datato, ma ancor valido,
saggio di Susan George intitolato "Come muore l'altra metà del mondo" (How the other half dies).
Più
preoccupante è il peso per l'ecologia del pianeta di diversi miliardi
di persone che vogliono tutte avere l'automobile, il frigorifero, il
cellulare, etc. Ma anche questo è un peso che deriva da una serie di
bisogni indotti dalla manipolazione dei mass media e della pubblicità,
nonché da una forma di pseudo-progresso che è avanzato quasi sempre
lungo una direzione anti-umana.
A
ben vedere anche la sensazione che la sovrappopolazione sia un grosso
pericolo per la sorte del pianeta (e che possa essere risolto solo
"grazie" a guerre ed epidemie) è indotta dallo stesso tipo di
manipolazione di cui sopra. Devo dire che molte persone, pur sapendo di
veri e propri crimini globali come la “geoingegneria clandestina”,
tendono a volte a giustificarla (non avendo bene approfondito la
questione) asserendo che in fin dei conti se qualcuno tramasse allo
scopo di ridurre la popolazione non farebbe poi troppo male. Ci sono
persone che invece che rivoltarsi in base ad un vitale istinto di
autodifesa, fanno spallucce e quasi giustificano le élite globali che
governano questo pianeta: siamo troppi su questo mondo pensano, l’uomo si comporta come un agente distruttore per gli equilibri ecologici del pianeta, affermano.
Quel
che tanti non comprendono a fondo, purtroppo, è che se l’uomo agisce in
maniera scellerata avvelenando il pianeta su cui egli stesso vive, sono
le porprio le potenti élite globali a pianificare questo avvelenamento,
rendendo l’uomo comune partecipe in certa misura dello scempio,
inducendolo a compiere quotidianamente azioni nocive (come per esempio
lavare la biancheria con detersivi che avvelenano l’ecosistema marino)
per poi addossare la colpa unicamente su di lui. E per far sì che l’uomo
comune non si renda conto della cospirazione che le élite perpetrano,
vengono utilizzati sofisticati mezzi di propaganda e di lavaggio del
cervello.
Certi
romanzi servono (come del resto viene palesemente ammesso nel risvolto
di copertina) ad instillare determinate idee nell’opinione pubblica. Il
messaggio (ormai non più subliminale) si somma a tanti altri messaggi,
vedi ad esempio la storia del cosiddetto riscaldamento globale
causato dalle attività umane che starebbe distruggendo gli equilibri
climatici del pianeta, in realtà una foglia di fico che serve a
nascondere una vera e propria guerra ambientale)
che sta letteralmente distruggendo la biosfera terrestre. Ma a forza di
ripetere sempre lo stesso concetto, pubblicità, mass-media e testi
scolastici, fanno sì che la gente finisca per introiettarlo.
Il romanzo “Inferno” risale allo scorso anno, un anno prima del recente esplodere di una nuova epidemia di Ebola, ed in esso si parla di tecnologie di manipolazione genetica per immunizzare la popolazione umana (propaganda ai nuovi vaccini?) e di transumanesimo.
Potrebbe sembrare di leggere nel libro una denuncia anche nei
confronti di questa filosofia, a me ben poco simpatica, ma … ricordate
le parole citate in apertura di articolo? Per altro in certe circostanze
vale anche l'adagio che si parli bene, che si parli male, purché se ne parli (è pur sempre pubblicità).
Da notare che sul finire del libro uno dei personaggi afferma:
Esiste un’unica forma di contagio che si trasmette più rapidamente del virus. Ed è la paura.
Sebbene questa volta ci sia da temere che l'agente infettivo sia stato artificialmente creato/trasformato
affinché sia davvero pericoloso, è sicuramente tramite la veicolazione
della paura che si riesce a manipolare la popolazione e si ottiene la
sua "obbedienza".
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