La Russia ha mostrato in un video aereo ripreso la notte dell’1-2 ottobre di esser passata a una nuova fase dei bombardamenti, molto più ampi. I principali obiettivi erano depositi di munizioni e carburante, parchi veicoli, centri comando e comunicazione dello SI nel nord, centro ed est della Siria. L’obiettivo è ridurre la capacità di combattimento dello SI, assicurandosi che non abbia munizioni e capacità di manovrare, coordinarsi e comunicare. Così, dopo 4-5 giorni di bombardamenti dell’Aeronautica russa, l’esercito siriano fedele a Bashar al-Assad non incontrerà alcuna resistenza significativa, prendendo il controllo del territorio nazionale. 4 Su-34 hanno bombardato diversi bunker utilizzati come depositi di munizioni dello SI a Madan Jadid.
In una seconda sortita, gli stessi 4 Su-34 colpivano presso un posto di comando, una colonna di veicoli dello SI, nei pressi di Qasr Faraj, la maggior parte dei quali autocisterne. Le straordinarie capacità del nuovo bombardiere russo Su-34 sono state dettagliate in un precedente articolo. Questi due obiettivi sono situati nel governatorato di Raqqa, nel centro della Siria (occupato interamente dallo SI). Il governatorato è un noto centro di rifornimento sull’Eufrate, il nucleo principale dello SI in Siria è dispiegato quasi totalmente nel governatorato confinante, Dayr al-Zur. Il governatorato centro-orientale della Siria è sorvegliato 24 ore 24 da aerei da ricognizione senza pilota russi.
A Dayr al-Zur, i terroristi dello SI
controllavano l’unico collegamento per Damasco, passando attraverso il
famoso sito archeologico di Palmyra. Con i raid aerei, non è più così.
Un centro di comando, due nodi di trasmissione e una base di
addestramento dello SI a Dayr al-Iza, nel nord-est del governatorato di
Aleppo, sono stati bombardati da 6 Su-24M2 russi. È vero, il primo
giorno di bombardamenti in Siria, i russi hanno colpito altri gruppi
ribelli. Il motivo è che un paio di giorni dopo l’atterraggio degli
aerei russi, alcuni gruppi ribelli islamici avevano lanciato un attacco a
sorpresa con artiglieria e razzi sull’aeroporto di Lataqia. La portata
dei razzi è di 20-40 km, dell’artiglieria di 15-25 km.
Se tali ribelli
erano stati addestrati dagli statunitensi nelle basi in Arabia Saudita e
Qatar, ed inviati a combattere in Siria, chi li ha esortati ad
attaccare la base aerea di Lataqia? In un contesto in cui gli
statunitensi avevano le foto satellitari che mostravano l’arrivo di
aerei da guerra russi nell’aeroporto di Lataqia.
La risposta dei russi
alle proteste statunitensi è: come avrebbero reagito se si fossero
svegliati con i ribelli islamici dotati di corazzati e artiglieria a
meno di 30 km dalla base aerea di Incirlik (Turchia) da dove bombardano
lo SI? In ogni caso, i russi avevano cercato, senza successo, a giugno
di far partecipare gli statunitensi alla loro coalizione anti-SIIL e
avendo dubbi sulle reali intenzioni degli Stati Uniti in Siria, hanno
iniziato ad accompagnare i propri bombardieri con aerei da combattimento
Su-30SM.
I russi dicono che prima d’iniziare i bombardamenti, avevano effettuato intense ricognizioni per diversi mesi, con i loro aerei senza pilota, monitorando tutti i movimenti dei ribelli nel territorio siriano e il traffico aereo al confine tra Turchia e Siria e sulle coste mediterranee. Contrariamente alle affermazioni dei funzionari degli Stati Uniti, intensamente pubblicizzate dalla stampa occidentale, sulla Russia che avrebbe ucciso donne e bambini bombardando centri abitati, lo Stato Maggiore dell’Esercito della Federazione Russa ha detto che le foto pubblicate dalla stampa occidentale che mostrerebbero i risultati dei primi attacchi aerei russi in Siria (30 settembre), sono false.
Risalgono al 25 settembre, quando alcun aereo russo aveva ancora
iniziato a volare per acclimatarsi sulla Siria. I russi dicono che sono
nella fase in cui i combattenti dello SI si troveranno senza munizioni,
carburante e mezzi di trasmissione. I depositi di munizioni e carburante
dello SI nelle zone occupate dall’organizzazione terroristica
appartenevano all’esercito siriano e si trovano fuori dalle città. I
centri di trasmissione dello SI furono abbandonati dall’esercito siriano
in ritirata. Le loro antenne devono essere piantate sui rilievi
dominanti aree remote. Pertanto, gli attacchi delle forze aeree russe
non avevano modo di colpire la popolazione civile in Siria.
Valentin Vasilescu – Reseau International 6 ottobre 2015
Per l’incidente al confine con la Siria, la Turchia rischia rappresaglie da Mosca
Ufficiali
turchi, nell’anonimato, hanno affermato che un bombardiere russo che
effettuava una missione di attacco in Siria, sarebbe entrato per 9 km
nello spazio aereo della Turchia, secondo le agenzie AFP e Reuters.
Due F-16C turchi sarebbero decollati dalla base aerea di Incirlik per
intercettare il bombardiere russo e accompagnarlo fuori dallo spazio
aereo della Turchia. La NATO aveva ricevuto una notifica dalla Turchia,
tenendo una riunione di emergenza su tale argomento. La base aerea di
Incirlik in Turchia, vicino a città di Adana, è a circa 100 km a
nord-est del confine con la Siria. Questa base aerea è sede del 10°
reggimento caccia dell’Aeronautica turca, dotato di F-16C/D.
Gli
statunitensi vi hanno anche schierato F-16C, aerei radar AWACS e sistemi
RU-21J (ELINT) coinvolti negli attacchi aerei contro lo SI. È da tempo
che un’enormità del genere, presa sul serio dalla NATO, non viene
diffusa dai media. La velocità di 720 chilometri all’ora, con cui volano
gli aerei Su-24, Su-25 e Su-34, corrisponde a 12 km/minuto. Questo
significa che, per i radar dell’esercito turco, il bombardiere russo ha
evoluto nello spazio aereo turco per 45 secondi, corrispondenti
all’intrusione per 9 km, prima che il bombardiere rientrasse nello
spazio aereo della Siria. Il tempo minimo di decollo dei caccia F-16
dalla base turca è di 5 minuti. Per prendere quota e coprire la distanza
di 100 km dal confine con la Siria, l’F-16 richiede ancora 8 minuti.
Cosa hanno intercettato gli F-16 turchi? E come potevano accompagnare il
bombardiere russo nello spazio aereo siriano?
Per evitare di essere rilevati dai satelliti della NATO i bombardieri russi effettuano le missioni sugli obiettivi dello SI vicino al confine siriano-turco accompagnati da aerei di combattimento Su-30SM. Questi aerei pattugliano l’area operativa al confine, dove possono rilevare qualsiasi decollo dalla base aerea di Incirlik. I Su-30SM sono aerei di 4.ta+ generazione, con prestazioni simili agli F-15C degli Stati Uniti e superiori a quelli degli F-16C. Armati con missili aria-aria R-77 o R-27ER (gittata di 130 km) i Su-30SM possono abbattere gli F-16C appena staccatisi dalla pista di Incirlik.
Chi può credere che la NATO ignori
che lo spazio aereo della Siria sia costantemente pattugliato dai
velivoli da ricognizione ELINT russi Il-20M1, che hanno un’autonomia di 8
ore senza rifornimento? Oltre al radar Kvalat-2 che rileva bersagli
aerei e a terra fino a 300 km, l’Il-20M1 ha una fotocamera ad alta
risoluzione (A-87P) e dispositivi di intercettazione e disturbo delle
comunicazioni militari, dei radar e della telefonia mobile. Nelle
operazioni come quella di cui si parla, l’Il-20M1 aveva intercettato fin
dall’inizio l’ordine di avvio dei motori dagli aerei, dato via radio ai
piloti turchi dai caccia nell’area di servizio nella base aerea di
Incirlik. I caccia Su-30SM di pattuglia sarebbero stati subito avvertiti
che gli aerei turchi stavano decollando per l’intercettazione. La
procedura standard in questi casi è l’interferenza dei radar a bordo
degli F-16 turchi da parte dell’Il-20M1.
Tuttavia, se i radar degli
F-16C non venivano disturbati e sfuggivano al cacciabombardiere russo, i
piloti dei Su-30SM non avrebbero esitato ad abbatterli. L’esercito
turco ha detto il giorno dopo che 2 caccia turchi F-16C furono
“molestati” presso il confine con la Siria da un MiG-29 non
identificato. Poiché i russi non hanno MiG-29 in Siria, i turchi hanno
confuso i MiG-29 con i Su-30SM. E le “molestie” si riferiscono
probabilmente al fatto che i radar degli aerei turchi furono offuscati
totalmente dall’Il-20M1. Ciò ha permesso ai velivoli russi di
avvicinarsi inosservati e d’inquadrarli, quali che fossero le manovre
evasive eseguite dai turchi. Perché la Turchia ha inventato tale
incidente da gettare alla stampa?
I russi hanno detto che uno dei loro
aerei aveva attaccato una colonna di munizioni dei ribelli islamici
presso al-Yamdiyah, località siriana nel governatorato settentrionale di
Lataqia, al confine con la Turchia. La colonna era probabilmente
scortata da veicoli dei servizi d’intelligence turchi. Il quotidiano
turco Cumhuriyet ha pubblicato un video che
mostra il trasporto di munizioni dei servizi segreti turchi ai ribelli
islamici in Siria, entrando da al-Yamdiyah camuffato da aiuto
umanitario.
Valentin Vasilescu, Resau International 6 ottobre 2015
Traduzione di Alessandro Lattanzio – SitoAurora
https://aurorasito.wordpress.com/2015/10/07/la-russia-ha-cambiato-la-sua-strategia-in-siria/
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