martedì 6 ottobre 2015

Obama alza la voce: “USA scrivono regole commercio mondiale, non altri Paesi”


Il presidente americano Barack Obama ha confermato la conclusione del trattato sul Partenariato commerciale Trans-Pacifico di 12 Paesi ed ha dichiarato in proposito che le regole del commercio mondiale verranno scritte dall'America, non da qualunque altro Stato, Cina compresa.

Nell'ambito del Partenariato Trans-Pacifico verrà creata una zona di libero scambio nella regione Asiatico-Pacifica. I Paesi del Pacifico rappresentano il 40% dell'economia mondiale e 1/3 del commercio mondiale. I firmatari dell'accordo sono Stati Uniti, Canada, Messico nell'America settentrionale, Perù e Cile in America Latina, Malesia, Brunei, Singapore, Vietnam e Giappone in Asia, così come Australia e Nuova Zelanda.

"Quando oltre il 95% dei nostri potenziali clienti vive al di fuori dei nostri confini, non possiamo permettere a Paesi come la Cina di dettare le regole dell'economia globale. Dovremmo scrivere le regole, aprire nuovi mercati ai prodotti americani e determinare standard elevati per la tutela dei lavoratori e dell'ambiente. L'accordo raggiunto oggi ad Atlanta fornirà tutto questo," — ha detto Obama.
Il presidente degli Stati Uniti ha anche assicurato che l'accordo difenderà l'occupazione negli Stati Uniti e l'ambiente "più di ogni altro accordo nella storia."

 
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 USA adotteranno misure per contrastare la Russia in Siria


Allo stesso tempo il numero uno del Pentagono ha detto che gli Stati Uniti e i loro alleati sono aperti ad una maggiore cooperazione con la Russia ed chiesto a Mosca di "agire con cautela" in Siria.
 
Il direttore del Pentagono Ashton Carter ha dichiarato che gli Stati Uniti e i suoi alleati prenderanno le misure necessarie per contrapporsi alla Russia a seguito dei suoi raid in Siria, ma contemporaneamente Washington rimane aperta alla cooperazione con Mosca.
"Gli Stati Uniti e i suoi alleati prenderanno le misure per contrastare la Russia. Le azioni della Russia hanno portato ad una escalation del conflitto in Siria. Abbiamo esortato la Russia ad agire in sicurezza. Siamo aperti ad una maggiore cooperazione con la Russia…", — l'agenzia "Bloomberg" riporta le dichiarazioni di Carter rese durante un intervento a Madrid.
In precedenza il ministro degli Esteri russo Sergey Lavrov aveva sottolineato che tutte le azioni dell'Aviazione russa in Siria sono rese pubbliche ed aveva aggiunto di non aver sentito parlare di piani USA per contrastare le forze aeree russe in Siria.

Dal 30 settembre, su richiesta del presidente legittimo Bashar Assad, le forze aeree russe effettuano raid mirati contro le posizioni dello "Stato Islamico" in Siria tramite i caccia "Su-25", i bombardieri "Su-24M" e gli aerei d'attacco al suolo "Su-34". Secondo il ministero della Difesa, l'Aviazione russa ha compromesso in modo significativo il sistema logistico e di comando dei fondamentalisti, così come ha danneggiato le infrastrutture usate per preparare gli attentati suicidi dei jihadisti.

Gli obiettivi sono selezionati sulla base dei dati di intelligence di Russia e Siria, inclusa la ricognizione aerea. Secondo il ministero della Difesa russo, gli armamenti dell'Aviazione russa permettono di colpire ISIS su tutto il territorio della Siria con "precisione assoluta".


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