Il presidente americano Barack Obama ha confermato la conclusione del trattato sul Partenariato commerciale Trans-Pacifico di 12 Paesi ed ha dichiarato in proposito che le regole del commercio mondiale verranno scritte dall'America, non da qualunque altro Stato, Cina compresa.
Nell'ambito
del Partenariato Trans-Pacifico verrà creata una zona di libero scambio
nella regione Asiatico-Pacifica. I Paesi del Pacifico rappresentano il
40% dell'economia mondiale e 1/3 del commercio mondiale. I firmatari
dell'accordo sono Stati Uniti, Canada, Messico nell'America
settentrionale, Perù e Cile in America Latina, Malesia, Brunei,
Singapore, Vietnam e Giappone in Asia, così come Australia e Nuova
Zelanda.
"Quando oltre il 95% dei nostri
potenziali clienti vive al di fuori dei nostri confini, non possiamo
permettere a Paesi come la Cina di dettare le regole dell'economia
globale. Dovremmo scrivere le regole, aprire nuovi mercati ai prodotti
americani e determinare standard elevati per la tutela dei lavoratori e
dell'ambiente. L'accordo raggiunto oggi ad Atlanta fornirà tutto
questo," — ha detto Obama.
Il presidente degli Stati Uniti ha anche assicurato che l'accordo
difenderà l'occupazione negli Stati Uniti e l'ambiente "più di ogni
altro accordo nella storia."
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USA adotteranno misure per contrastare la Russia in Siria
Allo stesso tempo il numero uno del Pentagono ha detto che gli Stati Uniti e i loro alleati sono aperti ad una maggiore cooperazione con la Russia ed chiesto a Mosca di "agire con cautela" in Siria.
Il
direttore del Pentagono Ashton Carter ha dichiarato che gli Stati Uniti
e i suoi alleati prenderanno le misure necessarie per contrapporsi alla
Russia a seguito dei suoi raid in Siria, ma contemporaneamente
Washington rimane aperta alla cooperazione con Mosca.
"Gli Stati Uniti e i suoi alleati prenderanno
le misure per contrastare la Russia. Le azioni della Russia hanno
portato ad una escalation del conflitto in Siria. Abbiamo esortato la
Russia ad agire in sicurezza. Siamo aperti ad una maggiore cooperazione
con la Russia…", — l'agenzia "Bloomberg" riporta le dichiarazioni di
Carter rese durante un intervento a Madrid.
In precedenza il ministro degli Esteri russo Sergey
Lavrov aveva sottolineato che tutte le azioni dell'Aviazione russa
in Siria sono rese pubbliche ed aveva aggiunto di non aver sentito
parlare di piani USA per contrastare le forze aeree russe in Siria.
Dal 30 settembre, su richiesta del presidente
legittimo Bashar Assad, le forze aeree russe effettuano raid mirati
contro le posizioni dello "Stato Islamico" in Siria tramite i caccia
"Su-25", i bombardieri "Su-24M" e gli aerei d'attacco al suolo "Su-34".
Secondo il ministero della Difesa, l'Aviazione russa ha compromesso
in modo significativo il sistema logistico e di comando dei
fondamentalisti, così come ha danneggiato le infrastrutture usate per
preparare gli attentati suicidi dei jihadisti.
Gli obiettivi sono selezionati sulla base dei dati di
intelligence di Russia e Siria, inclusa la ricognizione aerea. Secondo
il ministero della Difesa russo, gli armamenti dell'Aviazione russa
permettono di colpire ISIS su tutto il territorio della Siria con
"precisione assoluta".
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