martedì 24 novembre 2015

L’amore è libertà


Sto dando alla mia amata tutta la libertà che mi riesce di darle. Tuttavia, molto spesso finisco in situazioni spiacevoli nelle quali mi sento ferito. Vuol dire forse che non mi amo abbastanza, e proprio per questo mi metto al secondo posto?

Può essere molto più complicato di quello che pensi.
 

In primo luogo, l’idea stessa di dare libertà alla persona che ami è sbagliata. Chi sei tu per darle libertà? 

Certo, puoi amare, e l’amore comprende la libertà. Non è qualcosa che devi dare. Se sei tu a darla, allora nascono proprio quei problemi che adesso ti trovi ad affrontare.
 

Quindi, in primo luogo, stai facendo una cosa sbagliata. Non è che vuoi dare libertà in realtà ti piacerebbe che non nascesse mai la situazione in cui devi dare libertà. Però mi hai sentito ripetere tante volte che l’amore dà libertà, quindi ti forzi inconsapevolmente a dare libertà, perché altrimenti il tuo non sarebbe amore.
 

Ti trovi in un dilemma: se non dai libertà, il tuo amore diventa sospetto; se la dai cosa che non puoi fare comunque l’ego diventa molto geloso e crea mille domande, per esempio: “Non sarà che non sei abbastanza per lei, e quindi le devi dare libertà la libertà di andare con qualcun altro?”. È una cosa che fa male, e ciò che senti è: “Mi sto mettendo al secondo posto”.

Dandole libertà hai messo al primo posto qualcun altro, e te solo al secondo. Ciò va contro il tuo ego e non ti servirà affatto, perché finirai col vendicarti di quella libertà che le avevi concesso. Vorresti che ti fosse data la stessa libertà sia che ti serva oppure no, non è quello il punto solo per dimostrare di non essere stato imbrogliato. 

In secondo luogo, quando la donna che ami è stata con qualcun altro, ti sentirai un po’ strano con lei; ciò che è accaduto si metterà di mezzo. Ha scelto qualcun altro e ha lasciato te; ti ha insultato. E tu avevi fatto tanto; eri stato così generoso da darle libertà. Ti senti ferito, e farai in modo di ferire anche lei, in un modo o nell’altro. 


Tutto questo nasce da un fraintendimento. Non ho sostenuto che, se ami, devi dare libertà. Io ho detto che l’amore è libertà. 


Non è una questione di dare. Se dare è un obbligo, è meglio non dare affatto. Rimani alla stregua di tutti gli altri. Perché creare complicazioni, senza alcuna necessità? Ce ne sono già a sufficienza. 


Se il tuo amore è arrivato di per se stesso a una qualità che comprende la libertà, e il tuo amato non deve nemmeno chiederti il permesso… In realtà, se fossi stato al tuo posto e la mia amata mi avesse chiesto il permesso, mi sarei sentito ferito, perché allora sarebbe stata evidente la sua mancanza di fiducia nel mio amore. Il mio amore è libertà. Io l’ho amata; questo non vuol dire che devo chiudere tutte le porte e le finestre in modo che non possa ridere con qualcun altro, danzare con qualcun altro, amare qualcun altro… perché chi siamo noi? 


Questa è la domanda fondamentale che ognuno deve porsi: chi siamo noi? Siamo tutti stranieri. Su che base allora acquisiamo tanta autorità da poter dire: “Ti darò libertà”, oppure “Non ti darò libertà”, oppure “Se mi ami, non puoi amare nessun altro”?. 


Queste sono affermazioni stupide, che tuttavia hanno dominato l’umanità sin dai suoi inizi. Siamo ancora dei barbari, non abbiamo imparato cos’è l’amore. 

Se amo qualcuno, sono grato a quella persona perché mi ha permesso di amarla, non mi ha rifiutato. Questo è sufficiente. Ma non divento per lei una prigione: mi ha amato, e io come ricompensa le costruisco intorno una prigione; l’ho amata e, come risultato, lei crea una prigione intorno a me. Belle ricompense che ci diamo a vicenda! 


Se amo qualcuno, le sono grato e la sua libertà rimane intatta. Non è una cosa che le ho dato io. È un suo diritto naturale che non può essere cancellato dal mio amore. Come può l’amore togliere la libertà a qualcuno, specialmente la persona che ami? È un suo diritto. 


Non puoi neppure dire: “Le do libertà”. Chi sei tu? Solo un estraneo. Vi siete incontrati lungo la strada, casualmente, e lei è stata tanto gentile da accettare il tuo amore. Sii riconoscente, e lascia che viva come vuole, e anche tu vivi come vuoi. Nessuno dovrebbe interferire con il tuo modo di vivere. 

Questa è libertà: un amore di questo genere potrà aiutarti a essere meno teso, meno ansioso, e più ricco di gioia. 


Ciò che accade nel mondo è proprio l’opposto. L’amore crea tanta di quell’infelicità e dolore che ci sono persone che alla fine decidono che è meglio non amare affatto. Chiudono le porte del loro cuore, perché l’amore è solo un inferno, nient’altro. 


Ma chiudere le porte all’amore vuol dire anche chiudere le porte alla realtà, all’esistenza; quindi non è una cosa che suggerisco. Ti dirò invece: cambia completamente il tuo modo di amare! Hai costretto l’amore in una situazione orrenda cambia questa situazione. 


Lascia che l’amore diventi un sostegno per la tua crescita spirituale. Lascia che diventi nutrimento e coraggio di aprire il cuore non a un solo individuo ma all’universo intero. 




Tratto da: OSHOOltre la psicologia


fonte: http://risvegliati.altervista.org/osho-lamore-e-liberta/

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