E’ un preparato ayurvedico estremamente equilibrato e ben tollerato. E’ composto da Triphala, un mix di tradizionale di tre erbe, e da una resina purificata (Commiphora mukul). Questo preparato è impiegato nella medicina ayurvedica da almeno 3000 anni.
Quando la Triphala è miscelata con il Guggul, forma una medicina di grande valore, impiegata tradizionalmente per la disintossicazione del corpo, per il corretto funzionamento del metabolismo e dell’intestino. In particolare, per il suo potere asciugante, viene utilizzato vantaggiosamente nelle diete dimagranti.
Per quanto riguarda l’effetto
disintossicante, questo è profondo e si esercita sui tessuti molli. Le
tossine accumulate nelle articolazioni, nella muscolatura e nel
connettivo sono responsabili di dolori reumatici, rigidità articolare,
mialgie, edemi e infiammazioni. Si crede che la Triphala Guggul riesca a
legare queste tossine ed eliminarle tramite gli emuntori.
Veramente, questa antica medicina ha
molti altri impieghi terapeutici, per esempio: astenia, indigestione,
malassorbimento, emorroidi, processi infiammatori, meteorismo, cefalea,
dismenorrea, ipotiroidismo. In particolare, con la sua azione di
tonificazione e purificazione, ha un ottimo effetto su tutto il tratto
gastrointestinale.
I vari testi ayurvedici tradizionali
tengono in somma considerazione la Triphala Guggul, considerandola quasi
una pancea. Da un punto di vista energetico, ha un’azione di
pacificazione su tutti tre i dosha.
Esercita il massimo dell’effetto,
soprattutto dimagrante e purificante, se assunta un’ora dopo i tre pasti
e sempre con acqua o tisane calde. Spetta al medico esperto in ayurveda
decidere quando e come usarla. E’ controindicata in gravidanza.
Francesco Perugini Billi ©copyright
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