Il nostro modo di apprendere si divide in 3 fasi. Quali sono?
L'essere umano è in continua evoluzione.
Questo è vero dal momento in cui apprende cose nuove e amplia, in generale, la sua conoscenza, cioè la sua facoltà di percepire e apprendere.
A questo proposito, sono stati definiti tre specifiche stadi, chiamati le "3 fasi della conoscenza".
Le 3 fasi della conoscenza
- Prima: ci sono cose che non sappiamo di non sapere
- Seconda: ci sono cose che sappiamo di non sapere
- Terza: ci sono cose che sappiamo di sapere
Cerco di spiegarmi meglio.
Quando siamo molto piccoli, non sappiamo di non saper guidare: è un’azione che ancora non pensiamo neppure di poter fare.
Non ci poniamo nessuna domanda al riguardo, semplicemente viviamo ignari di non saper guidare.
Diventando più grandi, ci rendiamo conto che un giorno anche noi potremmo guidare.
Sarà così che sapremo di non sapere: saremo consci di dover imparare a guidare, ma altrettanto consapevoli di non saperlo ancora fare.
Così
arriviamo alla terza fase, dove, compiuti 18 anni o poco più, iniziamo a
mettere il piede sulla frizione e le mani sul volante.
Finalmente siamo capaci di guidare e ne siamo al corrente: sappiamo di sapere!
La quarta fase della conoscenza
C’è un’ulteriore fase a mio parere: non sapere più di sapere.
Accade
quando, sempre proseguendo con l’esempio sopra citato, dopo aver
imparato a guidare e dopo aver guidato per anni, ci capita di non dover
usare la macchina per un lungo periodo di tempo: magari abbiamo il
lavoro vicino casa, o preferiamo usare altri mezzi.
Sarà in quel momento che guidare diventerà una cosa superflua, come il fatto di essere al corrente di saperlo fare.
Ecco che alla nostra mente non interesserà più questa informazione e la metterà da parte.
Guidare è come andare in bicicletta e, dopo averlo imparato, sicuramente non lo dimenticheremo mai.
Sarà così che la mente lo darà talmente tanto per scontato che non ci sarà più bisogno di sapere che sappiamo guidare o, ancora meglio, non ci sarà più la necessità di dare importanza a questa consapevolezza.
Conoscete, conoscete, conoscete!
Dedico questo articolo a tutte le cose che so di non sapere e soprattutto a tutte quelle che non so di non sapere.
La conoscenza non ha confini: sempre ci sarà qualcosa da sapere, sempre ci saranno scelte da fare e cose da imparare!
Ecco perché auguro a me stessa e a ognuno di voi di trovare ciò che stiamo cercando, di apprendere sempre di più, e di sapere sempre di più di sapere, consci ovviamente del fatto che per quanto sapremo, ci sarà sempre qualcosa in più da scoprire!
Considerate la vostra semenza:
fatti non foste a viver come bruti,
ma per seguir virtute e canoscenza.
Dante Alighieri
Valentina Balestri
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