Partendo dalla teoria relativistica
della Gravità Quantistica [1] è stato sviluppato un set di 25 documenti.
Questi formano la teoria del Tutto (TOE) [2]. Il più importante aspetto
della TOE si riferisce a Dio, definito come Coscienza Suprema. Questa
coscienza gigante non solo sarebbe la più grande di tutte le coscienze
nell’Universo, ma anche il substrato di tutto ciò che esiste e,
ovviamente, tutto ciò che esiste sarebbe interamente in essa contenuto,
compreso tutto lo spazio tempo.
Pertanto, se la coscienza a cui ci
riferiamo contiene tutto lo spazio, il suo volume è necessariamente
infinito, di conseguenza, possiede un massa psichica infinita. Ciò
significa che contiene tutta la massa psichica esistente e, quindi,
qualsiasi altra coscienza che esiste sarà in essa contenuta. Quindi,
possiamo concludere che sia la Coscienza Suprema e che non ne esista
altra uguale: è unica. Dal momento che
la Coscienza Suprema contiene anche tutto il tempo, passato, presente e
futuro, per Essa il tempo non fluisce come fluisce per noi.
In questo quadro, quando si parla della Creazione dell’Universo, l’uso del verbo “creare” significa che “qualcosa” che non c’era è “divenuto esistente”, quindi si presuppone il concetto di flusso del tempo.
Per la Coscienza Suprema, tuttavia,
l’istante della creazione è mescolato con tutti i tempi, di conseguenza,
non esiste un “prima” o “dopo” la Creazione e, quindi, la seguente
domanda non è giustificabile: “Cosa faceva la Coscienza Suprema prima
della Creazione?”. D’altra parte, si può anche dedurre, da quanto
precede, che l’esistenza della Coscienza Suprema non abbia alcun limite
definito (inizio e fine), cosa che le conferisce la caratteristica unica
di increata ed eterna. Dal momento che la Coscienza Suprema contiene
tutte le coscienze, ci si aspetta che contenga tutte le conoscenze.
Pertanto, è anche onnisciente.
Di conseguenza, sa come formulare
immagini mentali ben definite con masse psichiche sufficienti per
materializzare il suo contenuto (mediante il collasso della funzione
d’onda). In questo modo, può materializzare tutto ciò che desidera
(onnipotenza). Tutte queste caratteristiche della Coscienza Suprema
(infinita, unica , increata, eterna, onnipresente, onnisciente e
onnipotente) coincidono con quelle tradizionalmente attribuite a Dio
dalla maggior parte delle religioni. L’opzione della Coscienza Suprema
del materializzare l’Universo primordiale in un volume critico indica la
la conoscenza di ciò che sarebbe successo nell’Universo a partire da
quella condizione iniziale. Pertanto, sapeva come l’universo si sarebbe
comportato secondo le leggi già esistenti.
Di conseguenza, le leggi non
sono state create per l’Universo e, di conseguenza, non sono “Le Leggi
di Natura “o” leggi poste sulla Natura da Dio”, come scritto da
Cartesio. Esse esistevano già come parte intrinseca della Coscienza
Suprema; Tommaso d’Aquino aveva un chiara comprensione di questo. Parla
della Legge Eterna “… che esiste nella mente di Dio e governa l’intero
Universo”. La Coscienza Suprema aveva tutta libertà di scegliere le
condizioni iniziali dell’Universo, ma ha optato per la concentrazione in
un volume critico in modo che l’evoluzione dell’Universo fosse
proceduta nella forma più conveniente per lo scopo che aveva in mente e
in accordo con le leggi insite nella sua stessa natura. Questo
ragionamento poi risponde alla famosa domanda di Einstein: “Qual’è il
livello di scelta che Dio avrebbe avuto nel costruire
l’Universo?”. Apparentemente, Newton fu il primo a notare l’opzione
Divina. Nel suo libro Optiks, ci dà una visione perfetta di come ha
immaginato la creazione dell’Universo:
“Sembra possibile per me che Dio, all’inizio, abbia dato forma alla materia in solide particelle compatte […] nel modo migliore possibile per contribuire allo scopo che Egli aveva in mente…”.
Con quale scopo la Suprema Coscienza ha
creato l’Universo? Rispondere a questa domanda sembra difficile.
Tuttavia, se si ammette Il desiderio primordiale di procreare della
Coscienza Suprema, cioè di generare coscienze individuali da sè stessa
in modo che queste ultime possano evolversi e manifestare i suoi stessi
attributi creativi, allora possiamo dedurre che, affinché possano
evolvere, tali coscienze necessitino di un universo, e questa potrebbe
essere la ragione principale per la sua creazione. Dunque, l’origine
dell’Universo sarebbe in relazione con la generazione di dette coscienze
e, di conseguenza, la materializzazione dell’Universo primordiale deve
aver avuto luogo nella stessa epoca in cui la Coscienza Suprema ha
deciso di creare le postulate coscienze, che da ora chiamerò Coscienze
Primordiali.
Per essere state direttamente individualizzate dalla
Coscienza Suprema, le coscienze primordiali hanno certamente contenute
in sé, anche se in uno stato latente, tutte le possibilità della
Coscienza Suprema, tra cui il germe della volontà indipendente, che
consente punti di partenza originali da stabilire. Tuttavia, nonostante
la somiglianza con la Coscienza Suprema, le coscienze primordiali non
potevano avere la comprensione di sè stesse. Questa auto-comprensione
nasce con lo stato mentale creativo che tali coscienze possono
raggiungere solo attraverso l’evoluzione.
Così, nel primo periodo evolutivo, le
coscienze primordiali devono essere rimaste in stato di incoscienza
totale, essendo l’inizio di un pellegrinaggio evolutivo da incoscienza a
supercoscienza. Per analogia con i corpi materiali, i cui spettri di
emissione sono, come sappiamo, identici a quelli di assorbimento, anche i
corpi psichici devono assorbire all’interno dello spettro in cui
emettono. In particolare, nel caso di coscienza umana, i loro pensieri
li fanno diventare emettitori di radiazione psichica in uno specifico
spettro di frequenza e, di conseguenza, ricevitori nello stesso spettro.
Così, quando un coscienza umana, dai suoi pensieri, è ricettiva di un
certo pensiero, detta radiazione sarà assorbita dalla coscienza
(assorbimento di risonanza). Entro queste circostanze, la radiazione
assorbita deve stimolare – attraverso il Principio di Risonanza, – detta
coscienza ad emettere nello stesso spettro, proprio come avviene con la
materia. Tuttavia, affinché tale emissione si verifichi in una
coscienza umana, deve essere preceduta dalla individuazione dei pensieri
identici a quelli che hanno originato la radiazione assorbita, perché
ovviamente solo pensieri identici potranno riprodurre, quando
collassano, lo spettro delle radiazioni psichiche “virtuali” assorbite.
Questi pensieri indotti – come i pensieri delle stesse coscienze –
devono rimanere individualizzati per un periodo di tempo (durata del
pensiero), dopo il quale la sua funzione d’onda collasserà, producendo
così la radiazione psichica “virtuale” nello stesso spettro delle
frequenze assorbite. La Coscienza Suprema, così come le altre
coscienze, ha un proprio spettro di assorbimento determinato dai suoi
pensieri – che costituiscono lo standard di un pensiero di buona
qualità. Ovvero, sono pensieri di risonanza nella Coscienza Suprema.
Così, solo pensieri di questo tipo, prodotti nelle coscienze umane,
possono indurre l’individualizzazione di pensieri simili nella Coscienza
Suprema.
Quindi, la Coscienza Suprema è immune al male che contiene (a
causa delle Coscienze Umane). Per lo stesso motivo, non può essere
maligna come pensava Einstein (“I have second thoughts. Maybe God is malicious.” Said to Vladimir Bergmann, as quoted in Einstein in America (1985)).
In questo contesto, un sistema di
giudizio è stabilito in cui il bene e il male sono valori psichici, con
la loro origine nel pensiero libero. Il buono è legato a buona qualità
dei pensieri, che sono i pensieri risonanti nella Suprema Coscienza. Il
male, a sua volta, è legato a pensieri di cattiva qualità, non risonanti
nella Suprema Coscienza. Di conseguenza, la morale derivante risulta
dalla Legge stessa, intrinseca nella Coscienza Suprema e, di
conseguenza, questa morale psichica deve essere la morale fondamentale.
Quindi l’etica fondamentale non è biologica né situata nell’azione
aggressiva, come pensava Nietzsche. Essa è psichica e situata nei
pensieri di buona qualità.
Essa ha un fondamento teologico e in essa la
creazione dell’Universo da un Dio preesistente è di natura essenziale,
opposta, per esempio, all’ “Etica geometrica” di Spinoza, che ha
eliminato le idee della Creazione dell’Universo da un Dio preesistente,
principale fondamento della teologia e filosofia cristiana. Tuttavia, è
molto vicina all’etica di Aristotele, nella misura in cui, da essa, ci
rendiamo conto che siamo ciò che ripetutamente facciamo (pensiamo), e
che l’eccellenza non è un atto, ma un’abitudine (Etica, II, 4).
Secondo
Aristotele: ‘”la bontà di un uomo è un lavoro dell’anima verso
l’eccellenza in una vita completa: … non è un giorno o un breve periodo
che rende un uomo fortunato e contento. “(Ibid, I, 7)
Referimenti
[1] De Aquino, F. (2010) Mathematical Foundations of the Relativistic Theory of Quantum Gravity, Pacific Journal of Science and Technology, 11(1), pp.173-232.
[2] De Aquino, F. (Nov 2012) TOE – Theory of Everything, http://vixra.org/abs/1210.0119
Fran De Aquino
Maranhao State University, Physics Department, S.Luis/MA, Brazil.
Copyright © 2012 by Fran De Aquino. All Rights Reserved.
[1] De Aquino, F. (2010) Mathematical Foundations of the Relativistic Theory of Quantum Gravity, Pacific Journal of Science and Technology, 11(1), pp.173-232.
[2] De Aquino, F. (Nov 2012) TOE – Theory of Everything, http://vixra.org/abs/1210.0119
Fran De Aquino
Maranhao State University, Physics Department, S.Luis/MA, Brazil.
Copyright © 2012 by Fran De Aquino. All Rights Reserved.
Tratto da God in the viewpoint of the Theory of Everything frandeaquino.org
Crediti immagine: shutterstock
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