“Uguale è sempre la via per arrivare al cielo,
da qualunque punto si parta.”
(Anassagora)
Secondo
Rudolf Steiner, tutta la vita materiale ha origine da stati di
coscienza spirituali che non solo si inseriscono nel nostra mondo a tre
dimensioni, ma che esistono anche al di fuori della nostra realtà
tridimensionale. Steiner era un grande veggente che vedeva le dimensioni
spirituali e le entità celesti. Per le persone comuni questa visione
non è possibile perciò, tranne quando siamo in profonda meditazione,
quando dormiamo o sogniamo, non sappiamo vedere i regni dello spirito.
I
veggenti dicono che la realtà materiale è governata da una fonte di
intelligenza suprema che risiede ad un livello sublime, perciò il mondo
della materia è solo l’ombra del mondo spirituale. La realtà terrena è
il riflesso del mondo spirituale, e le gerarchie angeliche sono i
mediatori con sfere d’intelligenza superiore. Il grande veggente,
mistico, matematico, fisico e biologo svedese Emanuel Swedenborg, in
“Cielo e Inferno” descrive ciò che vide durante i viaggi compiuti nei
mondi angelici per mezzo di uno stato di profonda meditazione.
Il
grande veggente svedese dice che la saggezza degli angeli supera
l'intelligenza umana perché gli angeli percepiscono tutto con una
saggezza superiore. La saggezza degli angeli è indescrivibile perché una
singola parola degli angeli esprime quello che mille parole degli
uomini non riescono a dire. Quello che angeli possono comunicare
possiede innumerevoli livelli di saggezza, perché gli angeli sono in
continuo contatto con una conoscenza che nessun uomo potrà mai
raggiungere.
Swedenborg
dice pure che il mondo spirituale è disposto in una serie di società,
di classi e di organizzazioni che seguono l’ordine divino. Le varie
gerarchie spirituali che vide presiedono allo svolgimento di molti ruoli
diversi e tutte le loro azioni che fanno seguono le regole definito da
Dio. Tutte le schiere angeliche sono un’espressione della volontà di
Dio, perciò queste entità agiscono come “sensi” ossia come “strumenti”
di Dio.
Le
varie schiere angeliche esprimono varie direzioni e rappresentano
livelli ed espressioni spirituali o materiali con cui Dio fa
l'esperienza di Se Stesso attraverso delle entità, spiriti o livelli di
coscienza diversi. Nella cabala si rappresentano le anime come le foglie
di un albero in cui gli angeli e gli arcangeli rappresentano i rami,
mentre l’albero intero rappresenta Dio. L’umanità è raffigurata come uno
dei rami più alti della creazione, perché l'uomo contiene tutti i regni
della terra e del mondo celeste.
L’intero
schema dell’albero fu impresso nella singola foglia, perciò abbiamo la
capacità di sviluppare diversi livelli e tipi di coscienza mentre
viviamo del corpo. L’uomo possiede un ampio sistema di organi percettivi
però alcuni li ha sviluppati, e deve perfezionarne altri nel futuro.
Gli angeli, gli arcangeli e le anime umane mostrano tante forme diverse
dell’individualizzazione di Dio, perciò ogni anima è un frammento di Dio
e la terra è solo un frammento di un universo fatto di molti mondi.
Tutta
la coscienza collettiva della Terra e delle sue creature è solo una
briciola. Ma la briciola diventa importante se la dimensione più piccola
contiene lo schema del tutto e il microcosmo diventa copia del
macrocosmo. L’universo possiede l'ordine della gerarchia, e la gerarchia
prevede una scala che sale in senso ascendente e pure discendente,
perciò tutte le creature seguono la regola. Tutti gli esseri angelici
lavorano separatamente ma il loro scopo finale è unico: aiutare a
guarire.
Ogni
forza o legge dell’universo governa uno degli esseri che aiutano
l’umanità e questo dimostra le molteplici sfaccettature della realtà
divina. Le gerarchie celesti furono descritte dal mistico, lo
Pseudo-Dionigi l’Aeropagita che visse nel 5° secolo d. C, e che disse di
aver avuto l’esperienza dei regni celesti durante le sue visioni
mistiche. Nella "Gerarchia Celeste" afferma che il mondo materiale è
solo un aspetto di una realtà molto più ampia, e delineò 9 ordini di
esseri angelici che, in ordine decrescente, definì: serafini, cherubini,
troni, dominazioni, virtù, potenze, principati, arcangeli e angeli.
I
serafini sono gli esseri angelici più elevati e il loro nome deriva da
“seraphs” che significa “amore.” I serafini sono rappresentati dal fuoco
mistico che purifica dalle impurità delle distrazioni terrestri. Nel
Libro di Isaia, uno di essi mette un carbone ardente sulle labbra di
Isaia per purificarlo dai suoi peccati. I serafini circondano il centro
da cui sgorga la coscienza e la creazione, perciò nascono dalla “musica
delle sfere” e fanno parte del coro che loda sempre Dio.
La
musica dei cieli viene prodotta dai serafini perciò l’uso del canto e
della musica durante la preghiera e la meditazione dinamizzano l’uomo e
facilitano il contatto con Dio. I cherubini rappresentano il secondo
ordine e il loro nome deriva dall’assiro e significa “colui che prega” o
“colui che intercede”. Ezechiele ebbe la visione dell'uomo accompagnato
dai cherubini e predisse la venuta del Messia.
Ezechiele
disse di aver visto un uomo che giungeva in mezzo agli angeli e i
cherubini. Costui prese dei pezzi di carbone (che simboleggiano i
cherubini) e li gettò sulla città. La visione rivela che il Messia è il
Divino Intercessore che verrà a purificare il karma dell’umanità perché è
colui che intercede per la nostra salvezza. I cherubini rappresentano
la memoria di Dio e quella degli angeli, perciò custodiscono tutte le
testimonianze della conoscenza e sono considerati i “donatori della
conoscenza.”
I
cherubini vengono considerati anche i custodi del “Libro dei Ricordi di
Dio” ossia i custodi delle testimonianze che sono contenute nelle
Cronache dell’akasha. Essi contemplano la Saggezza di Dio perciò la
emanano come parte del loro ministero. Il Giardino dell’Eden fu posto
sotto il controllo di un cherubino con una spada di fuoco, affinché
custodisse l’albero della conoscenza del bene e del male. Satana viene
considerato un essere di questo livello e di segno opposto, perchéè il
donatore della conoscenza del male.
Quando
gli uomini cercano una guida spirituale interiore, la conoscenza che
giunge loro tramite ispirazioni e intuizioni proviene dal ramo dei
cherubini celesti. L’ordine che completa la triade suprema è quello dei
troni che amministrano la giustizia di Dio. I troni sono una fonte delle
forze del karma, e Dionigi dice che attraverso loro, Dio esercita la
sua giustizia verso gli uomini. Secondo una fonte ebraica sembra che
molti angeli caduti erano troni che si unirono ai ribelli perciò molti
troni decaddero dal cielo.
Non
è un caso se gli angeli caduti ha portato l’ingiustizia sulla Terra,
perciò le discordie e le ingiustizie che vediamo furono a causa degli
angeli ribelli che appartenevano alla gerarchia della giustizia. Steiner
dice che, la lotta tra bene e male comportò la caduta degli angeli
ribelli, e la lotta si è spostata sulla Terra e dentro l’uomo.
I
troni creano l’inclinazione a trascendere le meschinità per “tornare a
casa” perciò esercitano una potente attrazione per la condizione divina.
La triade di livello inferiore inizia con le dominazioni che si
mostrano come le forze della natura che agiscono nel regno minerale,
vegetale e animale. La bellezza della natura riflette l’ordine divino
per mezzo delle dominazioni, perciò la manifestazione materiale inizia a
questo livello.
Le
dominazioni possiedono lo schema secondo il quale tutte le cose
dovranno tornare a riflettere la perfezione finale che è stata prevista
da Dio per la sua creazione. Le virtù fanno parte dell’ordine angelico a
cui appartengono le forze che manifestano il potere della grazia
divina. Questo schema viene rafforzato dal racconto biblico in cui si
afferma che furono due angeli delle virtù che scortarono Gesù durante
l’ascensione che avvenne 40 giorni dopo la resurrezione.
Le
virtù accompagnarono lo stato di grazia che raggiunse Gesù che fu il
primo essere umano pienamente perfezionato in corpo, in anima e in
spirito. Il terzo gruppo della gerarchia di livello intermedio è
rappresentato dalle potenze, angeli guerrieri che combattono i demoni e
gli angeli caduti che agiscono in cielo e in terra. Le potenze sono
forze angeliche che regolano il potere punitivo, la compassione, la
legge e il governo sovrano perciò queste forze hanno il potere di
scacciare il diavolo e di sconfiggere le forze demoniache.
Le
potenze sono forze benefiche pure e queste forze governano ogni potere
del mondo fisico perciò regolano anche la legge di causa e di effetto.
Se il potere viene usato in modo malefico per volontà umana, i troni
rimanderà l'azione malvagia al mittente. Le potenze muovono la legge del
karma in cui è prescritto che si raccoglie sempre ciò che si è
seminato, perciò le potenze compiono la giustizia di Dio.
La
gerarchia ancora inferiore è quella dei principati che proteggono le
nazioni, e che influenzano quelli che decidono il destino dei popoli.
Così come accade per le persone che hanno un destino individuale, anche
le nazioni hanno un destino frutto dell'azione collettiva. Quando tutta
la nazione concorre a realizzare il suo destino, allora diventa un
“corpo unico.” I principati sono considerati come “centri nervosi” che
attivano il risveglio spirituale dei popoli, ma entrano in azione solo
quando il comportamento delle nazioni segue linee di condotta umanitarie
che mirano a creare una cultura unitaria.
Il
ruolo degli arcangeli che è la gerarchia immediatamente inferiore, è
quello di sovrintendere alle attività delle nazioni. Per questo, le
epoche della terra vengono sottoposte al governo di vari arcangeli che
regnano e che ispirano la Terra tramite l’arte, la letteratura, la
musica, la religione e gli stati di coscienza. Gli arcangeli vengono
collocati nella gerarchia inferiore, ma hanno la prerogativa di ordinare
a tutte le forze divine di compiere il loro dovere.
Gli
arcangeli agiscono in terra come dei messaggeri divini e trasmettono i
messaggi che provengono dai troni, dai principati e dalle virtù. Le
gerarchie superiori a loro vanno immaginate come le fonti da cui
proviene l’attività, e gli arcangeli sono l’ordine che entra in azione
per compiere l’attività che viene stimolata. Da questo si desume che i
principati, le virtù e i troni, con un altro stato di coscienza, possono
diventare gli arcangeli.
Gli
arcangeli, pur potendo ascendere a livelli superiori e progredire,
hanno scelto di non farlo e di aiutarci a sviluppare il nostro
potenziale spirituale. Steiner dice che l’arcangelo Michele guiderà lo
sviluppo spirituale futuro, perché la sua missione è quella di aiutarci a
sviluppare la Coscienza Cristica, a livello cosciente. Michele è
raffigurato con la spada che usa per dividere l’ignoranza e le cattive
influenze e separare il male dal bene.
L’ordine
più vicino all'uomo sono gli angeli che rappresentano il collegamento
tra il regno divino e quello umano, tra il mondo invisibile e quello
visibile, e che si mostrano nelle forme più varie. Gli angeli sono
presenti nella vita degli uomini e sono anche i messaggeri che
presentano le nostre azioni nel regno celeste. Essi restano davanti al
“trono della grazia e della misericordia” di Dio per mostrare ciò che
l’anima ha realizzato con la conoscenza, l’intelletto e la comprensione
che ha maturato.
In
questo modo l’anima resta in contatto con il suo Creatore, perché
l’angelo ci mantiene in contatto con la luce, la speranza e l’amore, e
ci preserva dal male che viene dalla disperazione, dall’oscurità e
dall’ignoranza. L’angelo registra tutte le nostre esperienze e, dopo la
nostra morte, presenta le nostre azioni a Dio. L’angelo non ci giudica
per le nostre azioni, perché il suo amore è incondizionato perciò è
indipendente dagli errori e dal male che possiamo aver fatto. L’angelo
ci aiuta a progredire sviluppando l’anima durante la vita.
Buona erranza
Sharatan fonte: http://lacompagniadeglierranti.blogspot.it/2016/08/le-gerarchie-spirituali.html
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