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Il nostro nemico numero uno:
noi stessi ed il nostro atteggiamento deferente.
deferènte - (dal lat.
defĕrens -entis,
part. pres. di
deferre) - Che si rimette rispettosamente alla volontà, al giudizio, alle decisioni di
un’altra persona o di una autorità.
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Siamo deferenti verso le autorità, gli intellettuali di regime, i
professori ed i dottori, i giudici e gli onorevoli, dimenticando che nel
nostro paese, con buona probabilità, si sono accaparrati
il loro posto nella società con le raccomandazioni, gli scambi di
favori familiari oppure con l’appartenenza a quella o all’altra
consorteria o peggio alle mafie ed alle
massonerie.
Occorre insinuarsi in contesti sconosciuti rompendo i vincoli delle discipline, frammentate a bella posta per impedirci una visione d’insieme completa e significante. E’
necessario abbandonare la deferenza ed affidarci solo a noi stessi, unico metro infallibile della verità: non abbiamo bisogno di altri padri posticci,
così come non
abbiamo bisogno di guide illuminate, maestri ascesi e di chiunque si
frapponga tra il nostro entusiasmante istinto di libertà e la realtà.
L’uscita dal giardino dell’Eden (un campo di lavoro forzato) ha segnato l’inizio del glorioso percorso dell’umanità verso il bello ed il vero, non torniamo indietro in
contesti programmati, a prestare la nostra unica opera
senza prezzo a signori freddi e lontani, spesso crudeli ed indifferenti.
Abbandoniamo quindi la deferenza senza timore di restare
orfani, togliamo senso e valore al concetto di autorità. Tutto ciò è
possibile grazie ad un animo sereno ed equilibrato, senza conflitti, semplicemente ignorandone il peso
sociale, l’esistenza, la pretesa utilità ed indispensabilità.
Non essendoci più l’autorità non sarà più neanche la deferenza e l’ossequio. Il potere si è sempre agghindato di paramenti chiassosi per tentare di dare dignità al proprio ruolo
rubato, sottratto con la forza e l’inganno agli esseri umani. Oggi il paramento di cattivo gusto è stato sostituito dalla sobria eleganza austera che ben nasconde ferocia e
crudeltà, nonché dalla strafottenza della tecnologia utilizzata come arma di seduzione e di intimorimento. Superiamo tutto di un balzo e riappropriamoci delle nostre vite: ci
appartengono così come ci appartiene l’acqua, il cielo, la terra.
fonte: http://freeskies.over-blog.com/article-contro-la-deferenza-120202685.html
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