Ognuno di noi possiede, in misura più o meno grande, un
certo magnetismo, che irradia intorno a sé e influenza coloro che ha intorno.
Fin dall’antichità questa conoscenza è stata alla portata della classe sacerdotale,
la quale sapeva anche come incrementare la presenza di tale magnetismo negli
individui.
Lo Spirito, il Fuoco, il Vril, il mesmerismo... sono i nomi
con cui il magnetismo è stato conosciuto attraverso la storia. In questa pagina
sono presenti immagini della Società del Vril (=Vril Gesellschaft), e in
particolare della leader Maria Orsic (Orsitsch), la quale aveva ricevuto
comunicazioni da esseri abitanti nel sistema di Aldebaran, la stella più grande
della costellazione del Toro. La
Società del Vril è una società iniziatica occulta, costituita
da sole donne, che ha fatto della trasmissione del Vril sulla Terra la propria
missione. Il Vril è infatti un’energia proveniente dal centro della nostra
galassia, conosciuto come Hunab Ku, o anche Sole Nero (=Schwarze Sonne) come
veniva chiamato all’interno della Società del Vril; oppure, per gli scienziati,
un semplice “buco nero”, ossia un punto dove le leggi fisiche come le conosciamo
non hanno più valore e lo spaziotempo collassa.
Per poter entrare in risonanza con Hunab Ku, la Terra deve prima
armonizzarsi con il nostro Sole, pertanto nei prossimi anni si creerà sempre di
più una trasmissione energetica fra la
Terra, il Sole e il centro della galassia.Questo è ciò che sta accadendo a livello cosmico, come viene
spiegato da José Argüelles nel suo testo Il fattore Maya. E vi assicuro che
Argüelles ha ragione, perché ciò che afferma è anche ciò che è stato tramandato
a me negli anni del mio apprendistato. La Terra è un membro in evoluzione della grande
famiglia galattica e il suo compito è armonizzarsi con gli altri componenti
della famiglia: il papà (il Sole, il “Padre che è nei Cieli”, il nostro Dio) e
la mamma (Hunab Ku, il “grande utero”, La Grande Madre). Tutto
ciò contrasta con la cultura scientista moderna, per la quale l’umanità, la Terra e il Sistema Solare
non hanno uno scopo ben preciso, ma sono qui a caso e procedono a caso, il che
giustifica il fatto che anche il singolo individuo possa vivere a caso, ossia
senza un obiettivo chiaro per la sua vita.
I Maya dell’epoca classica – quelli che hanno lasciato il
pianeta nell’830 d.C. – sapevano bene come collocarsi e come collocare la Terra all’interno del Piano
più vasto di cui tutti facciamo parte. Loro possedevano una cosmologia partecipativa, una cosmologia
dove l’essere umano era inserito in un contesto cosmico e poteva fare molto per
l’evoluzione dell’Universo allineandosi con determinate energie. In realtà
tutte le maggiori civiltà del passato lavoravano coscientemente per la propria
evoluzione spirituale e per quella del pianeta. La nostra “civiltà” – se così
si può chiamare – costituisce un’anomalia che permane solo da qualche migliaio
di anni, in quanto stiamo attraversando un’epoca di decadenza mai vista prima
per tutto quello che concerne il reale sapere circa l’uomo e l’Universo. L’uomo
medio non alza mai gli occhi al cielo e si sente totalmente distaccato da ciò
che accade sul Sole o al centro della galassia. Pagare le bollette a fine mese
rappresenta per lui una preoccupazione molto più grande! Questa sua distrazione
gli costerà cara.
La Società
del Vril – ufficialmente nata in Germania agli inizi del ’900, ma in realtà
presente sulla Terra da molto più tempo – si propone, attraverso un percorso
iniziatico rivolto principalmente alle donne/sacerdotesse, di farsi canale per la
ricezione del Vril sul nostro pianeta. Proprio a ragione del suo carattere di accoglienza, le donne erano
inizialmente le uniche ammesse nel “cerchio interno” della Società; mentre con
il tempo ha cominciato a essere contemplato un percorso iniziatico al maschile,
grazie al quale anche gli uomini possono affrontare un cammino interiore
completo, ma in ogni caso, ancora oggi, non possono ricoprire incarichi di
rilevanza decisionale all’interno della Società, la quale ha il compito di
mantenere viva la sola energia femminile.
Farsi canali del Vril – divenire sacerdotesse e sacerdoti
del Vril – significa mettere progressivamente da parte il proprio ego al fine
di divenire ricettori e trasmettitori di questa forza occulta proveniente dal
centro della galassia Hunab Ku. Il magnetismo di cui è qui questione deriva
pertanto dalla capacità di canalizzare e poi irradiare tale forza intorno a sé.
Risulta molto chiaro che per potere fare ciò è indispensabile sviluppare un
atteggiamento femminile: accoglienza, riflessione, apertura, sintesi del Cuore
invece che analisi mentale, assenza totale di competitività. Che sono poi le
caratteristiche del vero guerriero e della vera guerriera spirituale, i quali
utilizzano sì la spada, ma in maniera intuitiva, studiando l’avversario e
armonizzandosi al suo comportamento, senza desiderio penetrativo/distruttivo
tipico invece dell’energia maschile.
La Società
del Vril è sempre stata composta da sacerdotesse e da guerriere divenute forti
proprio perché capaci di annullarsi in favore dello Spirito. L’ego tipico della
mente analitica e maschile si è messo da parte per fare spazio al Cuore
sintetico e femminile. Per tale motivo è un percorso che risulta arduo per gli
uomini ancora schiavi della mente intellettuale, la quale li costringe ad
analizzare e sezionare tutto (la vivisezione non può che essere una trovata
della mente maschile), anziché comprendere con la parte intuitiva del loro
essere (che è poi un lasciarsi penetrare).
Nel mio seminario Il
magnetismo del mago, che ho tenuto a Milano e adesso è acquistabile e
scaricabile direttamente a questo
link, spiego che per divenire canali di questa Forza è necessario compiere un lavoro di
trasformazione interiore che conduce all’apertura del Cuore. Con
umiltà si deve riconoscere che lo Spirito non origina in noi, ma noi possiamo
esserne canali più o meno perfetti e in tal modo aiutare gli altri. Il Vril –
che nel mio seminario chiamo magnetismo – alla pari del mesmerismo possiede
anche un potere curativo, sia sul piano psicologico che su quello più
prettamente fisico. Infatti gli antichi sacerdoti e sacerdotesse erano anche
terapeuti, tanto che un rituale magico – quello che noi oggi chiameremmo
“messa” – non di rado diveniva occasione di guarigione collettiva per chi vi prendeva
parte.
Il testo più
interessante e completo su tale argomento risulta essere Il
mito del Vril, di Bahn e Gehring.
Salvatore Brizzi
NON DUCOR DUCO
(non vengo condotto, conduco)
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