domenica 26 gennaio 2014

"Euromaidan": la tregua non ha retto a lungo

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Foto: EPA

Una breve tregua nella contrapposizione tra l'opposizione e le forze dell'ordine a Kiev è cessata la scorsa notte. I disordini di massa si sono ripresi in via Gruscevskij. Le autoritàstanno cercando di raggiungere l'armistizio con i militanti, promettendo di rivedere le leggi approvate il 16 gennaio scorso. Maidan invece non è pronta a fare concessioni.


Oltre ai cocktail Molotov e pneumatici dati alle fiamme, già diventate una parte integrante dei disordini, gli oltranzisti stanno dando la caccia ai poliziotti. La scorsa notte su Maidan hanno catturato tre agenti delle forze dell'ordine, uno dei quali più tardi è stato ricoverato all'ospedale, mentre altri due sono tuttora trattenuti nella sede dell'ufficio del sindaco di Kiev presa d'assalto. In precedenza in un altro rione della capitale ucraina con un colpo sparato alla testa è stato ucciso un agente della polizia che stava rincasando nel suo alloggio dopo il turno di lavoro.

Nel frattempo le autorità non perdono la speranza di risolvere il conflitto in modo pacifico.Continuano a fare appelli all'opposizione, invitandola ai negoziati, e fanno concessioni. Ilpresidente Viktor Yanukovich ha promesso l'amnistia a quei partecipanti ai disordini che non hanno commesso gravi crimini e di rivedere le leggi approvate i 16 gennaio scorso, che hanno provocato lo scontento dei manifestanti coinvolti nelle proteste.
Se il popolo è sceso in piazza - vuol dire che c'era qualcosa che non andava. E dietrodi ciò ci sono le persone. Noi insieme con i deputati prenderemo la decisione nel corso di questa sessione. Il presidente firmerà il decreto e noi fare il rimpasto del governo.
Nel frattempo la geografi delle proteste in Ucraina si sta espandendo in modofulmineo. Sono state prese d'assalto le sedi amministrative nelle regioni occidentali e centrali: a Leopoli, Ternopol, Ivano-Frankovsk, Cernovzy, Rovno e Cercassi. In risposta atali azioni nelle regioni orientali si riuniscono i comizi in sostegno del potere al governo. Ilpresidente del Parlamento della Crimea Vladimir Konstantinov lancia appello al governo, chiedendo il ripristino dell'ordine nelle regioni assaltate.
Per l'ennesima volta ci rivolgiamo al presidente dell'Ucraina Viktor FedorovichYanukovich, al Consiglio della Sicurezza Nazionale, ai deputati del popolo dell'Ucraina con l'appello di fermare illegalità, anarchia e violenza che hanno sommerso il paese e di introdurre lo stato di emergenza. Proponiamo di bloccare il finanziamento pubblico delleregioni che si sono proclamate fuorilegge, dove il potere è stato destituito con mezzi violenti fino al ristabilimento in esse dell'ordine costituzionale.
Ciò che sta accadendo a Kiev e in altre città dell'Ucraina già da tempo è andato oltre al quadro delle proteste, nessuno ricorda più lo scopo iniziale di queste azioni. Gli oppositoriavanzano sempre nuove richieste al potere e, nonostante la disponibilità del governo ai negoziati e alle concessioni, continuano le operazioni di guerra. Anzi apertamente lancianoappelli ai loro partner occidentali, chiedendo loro di intervenire nel conflitto. Lo hadichiarato, dopo l'incontro on Štefan Füle, commissario europeo per l'allargamento e la politica europea di vicinato della Commissione Europea, Arsenij Yazeniuk, uno dei leader dell'opposizione.
Ora non abbiamo più una crisi politica, ma civica. E siamo giunti alla conclusioneche sarà molto difficile uscirne senza i partner stranieri. I negoziati devono essere condotticon la partecipazione dei politici che godono di fiducia dell'opposizione. Mi rendo contoperò che il governo non è pronto ad accettare qualsiasi coinvolgimento da parte dell'Occidente.
Martin Schulz, Presidente del Parlamento europeo, ha dichiarato che l'UE puòbloccare conti correnti bancari e limitare la libertà di movimento della leadership ucraina nel caso non dovesse essere trovata la soluzione accettabile per tutte le parti. Štefan Füle invece ha invitato le autorità e l'opposizione dell'Ucraina a cessare la violenza e a continuare il dialogo. A suo turno il ministro degli Esteri della Russia Sergey Lavrov ha dichiarato: "E' molto importante che non siano lanciati dall'esterno appelli di qualsiasi genere, che l'opposizione possa recepire come un incentivo". Dal canto suo il presidente dell'UcrainaViktor Yanukovich ha attribuito una parte della responsabilità per i disordini proprio agli stranieri.
Sono scoppiati disordini violenti e in ciò sono stati coinvolti non solo gli ucraini, mamolte persone, arrivate dagli altri paesi, che avevano partecipato a diversi conflitti regionalie sono ricercate a livello internazionale.
Ora la situazione in via Gruscevskij è relativamente calma: gli oltranzisti si stanno scaldando vicino ai falò di pneumatici, la polizia per ora si astiene dalle azioni attive, cercando di spegnere le barricate in fiamme. Intanto, secondo i dati in possesso delle forzedell'ordine, i manifestanti che avevano preso d'assalto edifici amministrativi a Kiev, hanno a disposizione una considerevole quantità di armi da fuoco. L'ente per la lotta alla criminalitàorganizzata ha dichiarato che sta facendo tutto il possibile affinché queste armi non siano usate contro cittadini e agenti delle forze dell'ordine.



Maria Baliabina


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