CALDAIE A GASSIFICAZIONE O "A FIAMMA INVERSA"

1) LE "CALDAIE A GASSIFICAZIONE": COSA SONO

Sono moderne caldaie ad alto grado di rendimento che bruciano legna, lignite o carbone, e possono essere usate per riscaldare e per produrre acqua calda. In particolare, le caldaie a legna possono utilizzare sia legna asciutta con umidità inferiori al 20% (sotto forma di ceppi o grossi trucioli) sia altri tipi di biomassa legnosa: legna con umidità superiori al 60%, pellet, cippato, segatura, etc. Queste caldaie sfruttano il principio della gassificazione, in pratica una vera e propria "distillazione" del gas, presente in forma naturale in questi tipi di combustibile. Il funzionamento del sistema è completamente automatico e viene effettuato in base alle richieste degli utenti, che tramite un pannello di controllo possono regolare la temperatura dell'acqua in caldaia, il carico del combustibile, la ventilazione primaria, secondaria e di aspirazione dei fumi di scarico, etc. Le caldaie a gassificazione di ultima generazione sono dotate delle necessarie certificazioni su rendimenti ed emissioni per rientrare nelle agevolazioni fiscali.

2) COME FUNZIONA UNA CALDAIA A GASSIFICAZIONE

Il combustibile, posto in un vano ad hoc (serbatoio) nella parte superiore della caldaia, viene continuamente pre-essicato grazie a un aspiratore. Dopodiché, tramite una cloclea o un sistema idraulico, entra nel sottostante gassificatore, realizzato con uno spesso strato di materiale refrattario, e dove grazie alle alte temperature (1000°C) ha inizio il processo di gassificazione e combustione parziale. La combustione vera e propria, però, avviene in un altro vano della caldaia: il bruciatore. Il gas risultante dal progressivo processo di "distillazione" dal combustibile, in pratica, viene aspirato, tramite un sistema di ventilazione, nella parte inferiore della caldaia (si parla così di "fiamma inversa o rovesciata"), costituita da speciali elementi ceramici. In presenza di alte temperature, i gas si incendiano, generando una completa combustione, al termine della quale, completamente combusto, raggiunge le superfici dello scambiatore, cedendo il calore per il riscaldamento dell'acqua ed uscendo esausto dal camino di scarico.

3) I VANTAGGI DELLE CALDAIE A GASSIFICAZIONE

Le caldaie a gassificazione (con "fiamma rovesciata" e regolazione elettronica di funzionamento) sono presenti ormai da molti anni sul mercato mondiale del riscaldamento e garantiscono ottimi risultati. Si tratta di piccoli gioielli tecnologici, che si caratterizzano per il loro rendimento assai elevato (fino all'85%-95%, a seconda delle marche e dei modelli) e le basse emissioni inquinanti (nel locale caldaia non si genera alcun odore fastidioso): il sistema della fiamma rovesciata, infatti, tende allo sfruttamento massimo del combustibile, evitando, come nelle caldaie tradizionali, il formarsi di piccole particelle di residui incombusti. Le caldaie a gassificazione sono adatte per le case mono- e bi-familiari (isolate o a schiera), con modelli di varia potenza calorifica (tipicamente, 10-40 kW). Possono essere usate in combinazione con le più tradizionali caldaie a gas/gasolio. Richiedono una manutenzione semplificata, che tipicamente consiste nel semplice svuotamento della cenere ogni due settimane.

4) IL PROCESSO DELLA "GASSIFICAZIONE" E LA COGENERAZIONE

Le stufe e i caminetti di ultima generazione (ad es., le caldaie "a fiamma inversa" appena descritte, ma anche le caldaie a pellet) sfruttano il principio della gassificazione: qualcuna di queste, oltre a produrre calore, genera anche una discreta quantità di energia elettrica (circa 3 kW), mentre la tecnologia per usare il gas prodotto dalla gassificazione per la cogenerazione di media taglia (50-500 kW elettrici) è ancora troppo costosa. La gassificazione è un processo di conversione del carbone e/o della biomassa in combustibile gassoso, attraverso una decomposizione termica - in pratica, una ossidazione parziale - ad alta temperatura (900-1.000°C). Il gas prodotto, detto gas di gasogeno o "syngas", è una miscela di ossido di carbonio, anidride carbonica, metano, idrogeno, azoto, accompagnati da ceneri in sospensione, acqua e tracce di idrocarburi (catrami). La proporzione tra i vari componenti del gas varia notevolmente in funzione dei diversi tipi di combustibile e del loro contenuto di umidità.

5) LE AGEVOLAZIONI FISCALI E IL RIENTRO DELL'INVESTIMENTO

Grazie agli sgravi fiscali - noti come "Ecobonus del 55%" - riconosciuti per l'installazione di caldaie a biomasse legnose che utilizzano la tecnologia della gassificazione (caldaia a legna a fiamma inversa, caldaie a pellet, etc.), il 55% del costo della vostra caldaia lo paga lo Stato sotto forma di detrazione fiscale IRPEF. Analogamente, se decidete di installare un impianto con pannelli solari termici + riscaldamento a pannelli radianti + caldaia a gassificazione, la detrazione del 55% è valida sull'importo dell'intero impianto. Una caldaia a gassificazione costa senz'altro di più rispetto a una caldaia a gas/gasolio, ma il costo del combustibile è inferiore (notevolmente, rispetto al gasolio), e quindi alla lunga se ne ha un vantaggio. Ad esempio, nel caso di una caldaia a legna a fiamma inversa da 20 kW utilizzata per riscaldare un'abitazione di 200 mq e ipotizzando un fabbisogno termico di 45.000 kWh l'anno, e un costo della legna di 11 €/q, il tempo di rientro dell'investimento si aggira intorno agli 8 anni.

Confronto del "costo equivalente annuo" (c.e.a.) di un impianto di riscaldamento in funzione del combustibile usato. 


fonte: http://www.consulente-energia.com/caldaie-a-fiamma-inversa-rovesciata-gassificazione-guida-vari-tipi-bruciatore-pellet-legno-carbone.html