La questione biblica determinante è stabilire se l’Antico Testamento parla del “dio” unico oppure no.
Alla
luce di questa evidente premessa rilevo che uno dei problemi più
importanti e pesanti che la filologia biblica si trova da sempre ad
affrontare è quello della desinenza plurale del termine ELOHIM: se
questo vocabolo indica il “dio” unico, trascendente ecc ecc… perché
presenta la desinenza plurale che contrasta palesemente con il concetto
unitario monoteista?
Le spiegazioni che la filologia ha
tentato di elaborare nel tempo sono molteplici e non ci torno qui perché
le ho ampiamente analizzate in filmati e conferenze, mi limito ad
osservare che il contesto biblico documenta ripetutamente e in vario
modo la molteplicità degli ELOHIM .
L’osservazione sintetica che intendo offrire è costituita dai punti seguenti:
• il problema filologico è tradizionalmente mal posto;
• il problema filologico nella realtà
non ha alcun motivo di esistere e non richiede elaborate ipotesi
esegetiche o l’introduzione di speciali regole grammaticali;
• il problema nasce esclusivamente dalla
necessità di affermare e giustificare anche filologicamente la tesi
del monoteismo spiritualista che è stata teologicamente elaborata a
posteriori sull’Antico Testamento;
• vari ELOHIM sono addirittura
identificati con i loro nomi propri; cito qui solo due passi che
rimandano a due distinti ELOHIM (che si aggiungono dunque YAHWEH)
perché – come è evidente a tutti – la presenza di anche solo due
individui (definiti esplicitamente ELOHIM) è sufficiente per il
passaggio dal singolare al plurale sia dal punto di vista concettuale
che grammaticale: KAMOSH (Gdc 11,24) e MILKOM (1Re 11,33);
• il plurale di ELOHIM non richiede
dunque spiegazioni e/o giustificazioni, sta nei fatti chiaramente
narrati nell’Antico Testamento;
• contrariamente a quanto affermato
dalle varie tradizioni spiritualiste osservo quindi che il problema
sussisterebbe semmai se quella desinenza plurale NON ci fosse: è il
contesto biblico a renderla necessaria, coerente e inevitabile.
Per comprendere questo con grande
semplicità è importante – e anche sufficiente – leggere la bibbia che
abbiamo in casa sapendo che:
• quando in italiano c’è scritto “Altissimo” in ebraico abbiamo ELYON o EL-ELYON
• quando in italiano c’è scritto “Dio”
in ebraico abbiamo ELOHIM (plurale) o EL (singolare) o ELOHA
(singolare), con verbi sia al singolare che al plurale.
• quando in italiano c’è scritto “Signore” o “Eterno” in ebraico abbiamo YAHWEH. o YEHoWAH
Mauro Biglino
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