Che lo sappiamo o no, che ci piaccia o no, che lo vogliamo o no, tutti noi siamo impegnati in una lotta, una battaglia che riguarda la difesa dello spirito umano da una lunga serie di tremendi attacchi.
Lo spirito non è un fantasma o una apparizione vaga.
Esso è di fronte a noi ed è anche al centro di questo mondo cieco. Esso
ha un grande potere. Lo spirito crea il pensiero e la visione. Non si
accontenta di qualche teoria semplicistica sulla armonia. Non è un
arcobaleno fatto di felicità. Non è una favola per bambini.
Negli articoli raccolti nella collezione La Matrix Rivelata ho asserito più e più volte che il
pensiero umano abbia origine da una sfera non-materiale. Una sfera
ubicata al di fuori di ciò che definiamo 'energia', 'spazio' e 'tempo.'
Questo vuol dire che il cervello in realtà non pensa, ma si limita ad
eseguire una serie di istruzioni provenienti da qualcosa che è molto di
più di un riflesso chimico / biologico.
La tecnocrazia e le sue fantasie utopistiche forniscono un perfetto
esempio negativo. I ricercatori tecnocratici stanno attendendo con ansia
il giorno in cui il cervello, collegato a un computer di massa, un
'super-cervello', avrà accesso immediato a così tante informazioni da
evolversi fino ad un nuovo livello di conoscenza e potere ... fino ad
accedere ad una Realtà Superiore.
Ma su quali presupposti si basa questa fantasia?
In primo luogo si potranno 'scaricare' informazioni da tale 'super-cervello' percependo ed incorporando in qualche modo qualsiasi cognizione. Traduzione: il super-cervello con le sue super-cognizioni finirà per imporsi su di te. Questo si chiama controllo della mente,
puro e semplice. Ed anche essere in grado di pensare attraverso un
super-cervello che diriga modelli di pensiero e conclusioni, sarà niente
di più che controllo mentale.
Il super cervello sarà come un padre molto, molto saggio che ti fornirà le 'migliori' informazioni e di seguito le 'migliori' conclusioni. Tu obbedirai perché sarai convinto che questo grande padre sarà giusto, corretto, e non farà altro che i tuoi interessi.
Come se ciò non bastasse, sarai anche in grado di 'acquisire nuove
conoscenze', dato che il tuo cervello e il super-cervello (computer)
saranno costantemente sincronizzati. Ma niente di tutto ciò comporterà
un reale pensiero attivo, dato che tutta l'operazione avverrà in
automatico. Perciò le cosiddette 'intuizioni', qualsiasi cosa siano, ti saranno suggerite. Se questa è libertà, allora Pavlov era Thomas Paine.
L'attività cerebrale a qualsiasi livello, sia esso biologico o chimico o
informatico, non ha niente a che fare con la libertà. Essa è solo un processo che si innesca per eseguire una serie di direttive maturate mediante il libero arbitrio.
Il vero pensiero non può prescindere dalla libertà. Il pensiero reale è basato sulla libertà. L'atto
del pensare, vale a dire porsi domande, prendere decisioni e giungere a
conclusioni, avviene sempre al di fuori della attività cerebrale
automatica gestita dalla chimica e dalla biologia.
Tu non sei il tuo cervello. Se tu fossi il tuo cervello il libero arbitrio non esisterebbe, e a quel punto potremmo impacchettare tutto e tornarcene a casa scordandoci della vita e del futuro.
Pertanto, questo super-computer di cui si vagheggia in certi ambienti,
tutto farà fuorché fornirti la libertà. Sarà solo una questione di
programmare dei riflessi automatici basati sugli algoritmi studiati da
qualcuno.
Come siamo arrivati in questo pasticcio? La risposta è semplice: abbiamo dimenticato cosa sia la libertà. Per decenni l'abbiamo data per scontata e abbiamo trascurato lo studio delle sue implicazioni.
La tecnocrazia è tutta una fornitura delle
'migliori risposte.' E' una favoletta in cui tutti gli esseri umani
vanno avanti seguendo un 'piano collettivo.'
E per quanto riguarda dadi e bulloni ... pensi davvero che accedendo a
un programma che insegni una lingua straniera, saresti immediatamente in
grado di parlare quella lingua? Se il super cervello ti desse in un
secondo tutte le informazioni sulla riparazione automobilistica, pensi
davvero che subito dopo saresti in grado di aprire il cofano della tua
auto e risolvere il problema? Credi davvero che assorbendo una gran mole
di dati concernenti il suonare il pianoforte, poi riusciresti a
comporre musica?
Prendiamo il gioco degli scacchi. Abbiamo visto come i grandi
calcolatori siano in grado di sconfiggere campioni di scacchi umani.
Pensi che tutto ciò significhi che collegando il tuo cervello ad un
programma per computer diventeresti più abile di Bobby Fisher? Avere accesso a una serie di informazioni 'vincenti' che vanno per conto loro e fare qualcosa di individuale sono due cose molto diverse. Fare qualcosa significa scegliere e prendere decisioni, liberamente. Non significa lasciarsi guidare ciecamente da un modello meccanico.
La tecnocrazia incarna l'idea folle per cui uno possa ricevere tutto ciò
che desidera su un piatto d'argento, senza sforzi. Ebbene, la notizia è
che in fondo la gente non vuole il piatto d'argento. La gente vuole vedere i frutti dei suoi sforzi; la gioia proveniente da quegli sforzi e dalle scelte che ha liberamente compiuto.
La tecnocrazia è l'ultimo sforzo di spiegare il mistero della genialità. Vuole vendere l'idea folle che il genio sia solo un programma che può essere caricato in un cervello. Tale concetto si può leggere come metafora, ma è perfetto anche sotto forma di spiegazione letterale.
Il talento e la fantasia creativa sono molto più interessanti e
miracolosi rispetto ai software. Provengono da una dimensione non
materiale in cui l'individuo inventa e pensa. Matrix è la somma degli
sforzi di negare e di cancellare questo fatto.
Ecco perché faccio il lavoro che faccio.
Tutto ciò mi fa tornare col pensiero alla fine del 1980, quando conobbi
un brillante ipnoterapeuta di nome Jack True, il quale cambiò per sempre
il mio punto di vista. Jack mi confidò una cosa semplice: "Ho smesso di praticare l'ipnosi quando ho capito che i pazienti che venivano nel mio studio si trovavano già in uno stato di ipnosi."
Jack non intendeva dire che si trovavano in uno stato di trance sul
genere degli zombie. Voleva dire che la loro attività incessante
soffocava la loro coscienza dormiente. In altre parole, le persone erano già del tutto succubi di un programma che le istruiva su come percepire la realtà.
Tale complesso programma è stato concepito per occultare il loro innato
potere non-materiale di cambiare la realtà, inventare nuove realtà su
scala radicale.
Perché è proprio così che si ottiene la
proiezione della realtà di massa: diffondendo amnesia circa la capacità
creativa illimitata di ogni individuo umano.
La tecnocrazia si nutre di tale amnesia. Della resa nei confronti di quella amnesia.
E' un film campione d'incassi carico di effetti speciali che nascondono
la pochezza narrativa. E' il baratto del pensiero libero per il
pensiero avanzato. E' un copione semplicistico che ha lo stesso impatto
del cibo-spazzatura piacevole al palato ma privo di nutrienti.
"Prima di prendere atto dell'inganno, sarai intrappolato in un nuovo sistema."
Questa è la sfida che ci è stata lanciata.
Ed il futuro della vita sul pianeta dipenderà da come sapremo reagire a questa sfida.
La nostra risposta dipenderà da ciò che nel profondo penseremo di essere realmente: esseri liberi e intensamente creativi, o periferiche biologiche collegate alla Grande Macchina.
Ed il futuro della vita sul pianeta dipenderà da come sapremo reagire a questa sfida.
La nostra risposta dipenderà da ciò che nel profondo penseremo di essere realmente: esseri liberi e intensamente creativi, o periferiche biologiche collegate alla Grande Macchina.
Articolo in lingua inglese, pubblicato sul blog di John Rappoport
Traduzione a cura di Anticorpi.info
http://www.anticorpi.info/2014/01/tecnocrazia-controllo-mentale.html
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