La
sfida del Pentagono per il terzo millennio? Un esercito di robot,
ovvero, puntare sulla tecnologia per ridurre il personale e fare fronte
ai tagli sempre più pesanti inflitti al budget della Difesa.
Le forze armate americane stanno dunque pensando di sostituire migliaia di soldati con Robot terminator e per essere precisi, secondo quanto ha spiegato un alto ufficiale statunitense alla rivista militare «Defense News», si sta valutando di ridurre del 25% le dimensioni delle squadre di combattimento, rimpiazzando i soldati mancanti con robot e veicoli radiocomandati.
L’organico dell’esercito potrebbe così essere alleggerito passando dalle 540 mila unità attuali a 490 mila unità entro la fine del 2014 e forse a meno di 450 mila unità entro il 2019.
In un simposio dell’Army Aviation ad Arlington, in Virginia, il generale Robert Cone, responsabile della formazione dell’esercito, ha fornito alcuni dettagli considerati sorprendenti. «Pensiamo al successo che la Marina ha avuto in termini di riduzione del personale sulle navì», ha affermato l’alto ufficiale. «Anche nelle nostre squadre – ha quindi aggiunto – ci sono funzioni che potremmo automatizzare riducendo le unità.
Soprattutto perchè il personale rappresenta il nostro costo maggiore». Tra le idee al vaglio c’è, per esempio, quella di utilizzare veicoli o treni automatizzati al seguito di quelli guidati da persone in carne ed ossa nei convogli che trasportano i rifornimenti. Ma, in realtà, rimane per il momento lontana l’idea di vedere in prima linea robot in stile Terminator.
Il progetto, del resto, ha già sollevato diversi malumori nei ranghi delle forze armate. Il processo di automatizzazione va tuttavia avanti. E il trend sembra non limitarsi alle forze armate: diversi esperti del settore si aspettano che nei prossimi decenni gli automi prendano il sopravvento sugli umani in gran parte dei lavori manuali.
Secondo il nuovo libro di Ben Way, intitolato ‘Jobocalypsè, nei prossimi 30 anni addirittura il 70% dei lavori tradizionali verrà svolto da robot.
Fonte: segnidalcielo.it
http://www.ecplanet.com/node/4130
Le forze armate americane stanno dunque pensando di sostituire migliaia di soldati con Robot terminator e per essere precisi, secondo quanto ha spiegato un alto ufficiale statunitense alla rivista militare «Defense News», si sta valutando di ridurre del 25% le dimensioni delle squadre di combattimento, rimpiazzando i soldati mancanti con robot e veicoli radiocomandati.
L’organico dell’esercito potrebbe così essere alleggerito passando dalle 540 mila unità attuali a 490 mila unità entro la fine del 2014 e forse a meno di 450 mila unità entro il 2019.
In un simposio dell’Army Aviation ad Arlington, in Virginia, il generale Robert Cone, responsabile della formazione dell’esercito, ha fornito alcuni dettagli considerati sorprendenti. «Pensiamo al successo che la Marina ha avuto in termini di riduzione del personale sulle navì», ha affermato l’alto ufficiale. «Anche nelle nostre squadre – ha quindi aggiunto – ci sono funzioni che potremmo automatizzare riducendo le unità.
Soprattutto perchè il personale rappresenta il nostro costo maggiore». Tra le idee al vaglio c’è, per esempio, quella di utilizzare veicoli o treni automatizzati al seguito di quelli guidati da persone in carne ed ossa nei convogli che trasportano i rifornimenti. Ma, in realtà, rimane per il momento lontana l’idea di vedere in prima linea robot in stile Terminator.
Il progetto, del resto, ha già sollevato diversi malumori nei ranghi delle forze armate. Il processo di automatizzazione va tuttavia avanti. E il trend sembra non limitarsi alle forze armate: diversi esperti del settore si aspettano che nei prossimi decenni gli automi prendano il sopravvento sugli umani in gran parte dei lavori manuali.
Secondo il nuovo libro di Ben Way, intitolato ‘Jobocalypsè, nei prossimi 30 anni addirittura il 70% dei lavori tradizionali verrà svolto da robot.
Fonte: segnidalcielo.it
http://www.ecplanet.com/node/4130
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