Controllati, sorvegliati, schedati: è questo il nuovo mondo
digitale all’indomani dell’11settembre 2001. Per contrastare il
terrorismo, l’UE ha tentato di rafforzare i sistemi di video
sorveglianza che, a quanto pare, non sono bastati. Adesso arriva il
Project Indect, un sistema di intelligenza artificiale per il
monitoraggio globale dove, con o senza consenso, tutti saremo ‘spiati’:
controllo della voce, della mimica e degli spostamenti, oltre che
supervisione dei movimenti sul web. Addio privacy. Accade già in Italia:
gli USA hanno raccolto quasi 46 milioni di dati sensibili nel nostro
Paese. Gli Anonymous invitano gli italiani a scendere in piazza il 1
febbraio 2014 e ribellarsi per tutelare la propria privacy.
Un grande fratello mondiale in pieno stile Orwell – così come lo scrittore immaginava nel suo romanzo ‘1984’ - che
supervisiona ogni spostamento, ogni dialogo, ogni movimento sul web in
nome della sicurezza globale. Tutto questo è apparentemente necessario
per contrastare il terrorismo ma che, in realtà, si rivela un modo di
mascherare il totale abbandono della privacy, che in Italia viene
tutelata con il Dlgs 196/2003.
GIORNATA INTERNAZIONALE IN DIFESA DELLA PRIVACY - Il diritto di difesa dei dati personali sembra ormai non esistere più: per questo il 1 febbraio 2014, in occasione della giornata internazionale della privacy,
è stata organizzata una manifestazione di ribellione verso la
sorveglianza degli individui e il monitoraggio delle comunicazioni, in Italia sostenuta dal gruppo Anonymous perché anche il nostro Paese, insieme a l’Europa, volge verso il Project Indect, un sistema che rasenta lo squadrismo.
PROGETTO INDECT: UNA DITTATURA MODERNA, FINANZIATA DALL’UE – Dopo
l’11 settembre 2001 è cominciata la lotta al terrorismo. L’Europa
decide di contrastare le minacce incrementando la video sorveglianza che
si rivela, comunque, essere insufficiente. Così volge la sua attenzione
e le sue finanze al Progetto Indect – che sta per INtelligent DEteCTion
– un sistema di monitoraggio e controllo che, sotto l’apparente volontà
di contrastare le minacce di terrorismo, sarà un modo per abolire
totalmente la libertà dei cittadini.
L’UE ha già finanziato il progetto con la Commissione Europea FP7 di
cui partens sostenitori sono – tra i vari nomi: Universidad Carlos III
de Madrid, University of York dell’Inghilterra, University of Wuppertal
della Germania, Police Service of Northern Ireland e General
Headquarters of Police della Polonia.
L’Indect, che dovrebbe partire quest’anno in alcuni Paesi Europei, è anche definito ‘intelligenza artificiale’ perché eliminerà totalmente la presenza umana nel processo di analisi e controllo dei dati. Attraverso programmi automatici, Indect vedrà, sentirà e analizzerà tutto in tre tempi: con il monitoraggio intelligente delle aree urbane; con il controllo e il rilevamento del web, rendendo così internet sempre meno libero e attraverso l’analisi di dati sensibili che – secondo quanto garantiscono – saranno comunque protetti da una commissione etica.
Il Progetto, presentato come un sistema infallibile, controllerà tutti attraverso un incrocio di dati: sorvegliati dalle telecamere, i GPS- GSM, controllati su internet ed esposti alla lettura delle targhe, telefonate vigilate,
l’Indect svilupperà modelli di comportamento sospetto da segnalare alle
telecamere a circuito chiuso dette CCTV. Così, per riconoscere
situazioni pericolose, il sistema studierà il tono della voce, i movimenti del corpo e la mimica facciale. E l’Italia non sarà esente a questo tipo di spionaggio.
LA NSA SPIA L’ITALIA – Stando a quanto dichiarato dal premier Enrico Letta alla Camera, riferendosi all’ultimo rapporto dei DIS – l’intelligence all’italiana –, nel nostro Paese non è stata commessa nessuna violazione della privacy. Peccato che queste dichiarazioni sono opposte alle rivelazioni di Edward Snowden, il giovane che ha sottratto i documenti segreti alla NSA, rendendoli pubblici.
L’Italia è stata spiata dall’America: solo tra il 10 dicembre 2012 e il 9 gennaio 2013 l’agenzia sulla sicurezza statunitense ha raccolto ben 45.893.570 metadati telefonici che permettono di ricostruire la vita degli italiani. La SCR – Special Controll Service,
addetta a controllo delle leadership governative – si è infiltrata
nell’ambasciata di Roma, con agenti sottocopertura, e a Milano perché
capitale economica del Paese.
Eppure è ben consolidata la fedeltà che lega a doppio filo l’Italia
all’America, perché decidere di spiarla? Di sicuro nei file forniti da
Snowden, ex tecnico della CIA ed ex contractor per la NSA, oggi in asilo
politico in Russia, i dati sensibili spiati in Italia permettono di
ricostruire come una ragnatela la vita dei politici, dei loro familiari,
degli assistenti, degli imprenditori con cui stringono rapporti,
osservando dall’alto tutto il Parlamento.
Mentre il Governo italiano continua a parlare di ‘tutela della
privacy’, i cittadini fanno i conti con la nuova dittatura dell’era
digitale e gli Anonymous sollecitano alla ribellione
https://www.youtube.com/watch?v=KKPbpTVWngM&feature=youtu.be.
-Maria Cristina Giovannitti-
fonte: http://www.articolotre.com/2014/01/spionaggio-in-italia-controllati-da-indect-e-dagli-usa-siamo-tutti-schedati/248135
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