giovedì 19 giugno 2014

Le autorità di Kiev pensano a costruire un muro al confine con la Russia

Le autorità di Kiev pensano a costruire un muro al confine con la Russia

Mosca ha accolto con esplicita perplessità la dichiarazione dell’Ucraina riguardo la demarcazione unilaterale della frontiera ucraino-russa. La decisione è stata annunciata da Andrey Parubiy, segretario del Consiglio di Sicurezza Nazionale a Kiev, al termine di una seduta del Consiglio presieduta personalmente dal Presidente dell’Ucraina Petr Poroshenko.
 
Il 17 giugno al governo di Kiev è stato incaricato di elaborare gli aspetti pratici dell’impresa. Poi il Presidente Poroshenko dovrà firmare un relativo decreto ed infine si passerà a rimuovere i cippi di confine. Gli esperti russi dicono che un simile approccio alla delimitazione dei confini statali è qualcosa di inaudito nella prassi internazionale. “La demarcazione unilaterale dei confini non esiste, la Russia non riconoscerà mai tali confini”,- ha dichiarato in parlamento russo Alexey Pushkov, capo del Comitato Esteri della Duma.

Per la demarcazione viene sempre costituita una commissione mista e vi sono impegnate due Parti. In generale essa è oggetto di un accordo a parte tra Stati. Il confine tracciato da una delle Parti non ha validità, non è riconosciuto e non ha nessuna forza giuridica, per cui la demarcazione unilaterale è la via che conduce a continui conflitti confinari con la Russia.
Lo riconoscono gli esperti ucraini stessi che conoscono bene il complesso lavoro per la delimitazione delle linee di frontiera tra due Stati. Stepan Gavrish, ex primo vice Segretario del Consiglio di Sicurezza e di Difesa Nazionale dell’Ucraina, ha dichiarato al corrispondente della tv ucraina che in caso di demarcazione unilaterale del confine russo-ucraino da parte del nostro Paese la Russia potrebbe accusare l’Ucraina di occupazione di una parte del suo territorio. Questo processo non può essere unilaterale, - ha detto Gavrish. Secondo lui non è meno assurda l’idea, lanciata a Kiev, di erigere lungo il confine un muro d’acciaio alto cinque metri con il filo con la corrente elettrica. Gavrish ha ricordato che in alcuni luoghi la linea del confine tra l’Ucraina e la Russia passa in mezzo a centri abitati, attraversa ferrovie, ponti, aziende. È un’idea del tutto insensata, è una dichiarazione prettamente politica.

Mosca e Kiev si sono occupati della demarcazione degli attuai confini pressappoco dalla metà degli anni '90 del secolo scorso. L’accordo sulla demarcazione dei confini è stato firmato a Kiev nel maggio 2010 dall’allora titolare del Ministero degli Esteri dell’Ucraina Konstantin Grishchenko e dall’attuale Ministro degli Esteri della Russia Serghei Lavrov. Sempre allora è stata costituita la commissione bilaterale per la soluzione di tutte le questioni riguardanti la demarcazione. L’accordo era basato sul Trattato sul confine statale tra l’Ucraina e la Russia firmato nel 2004 Le norme internazionali non prevedono nessun altro meccanismo e nessuna unilateralità in questo campo.

Valentina Matvienko, speaker del Consiglio della Federazione del parlamento russo, ha dichiarato che simili intenzioni dimostrano ancora una volta l’incompetenza professionale e l’irresponsabilità delle attuali autorità ucraine.

Giudicando le azioni dell’attuale governo di Kiev gli esperti russi ricordano sempre più di frequente la sindrome dello stato di inadeguatezza. La psichiatria la definisce come reazione inadeguata all’insuccesso nella realizzazione di un obiettivo prefisso. Le sue manifestazioni principali sono: elevata suscettibilità, irriducibilità, negativismo e stile chiuso. Colpisce per lo più la popolazione infantile, ma non risparmia anche adulti.

Come vediamo si palesano tutti i sintomi. Il primo ministro Arseny Jatsenyuk ha portato la suscettibilità nei confronti della Russia ad un livello che il 16 giugno, dopo l’esplicito fallimento dei negoziati sul gas, ha dichiarato che Kiev non intende più pagare la Gazprom. Ciò mentre la Naftogas Ukrainy deve alla Russia, secondo i conti in rosso, 4,5 miliardi di dollari!? E il Ministro dell’Interno Arsen Avakov dimostra il suo stile chiuso comunicando con la popolazione dell’Ucraina e con la maggioranza dei suoi subordinati esclusivamente attraverso il suo profilo Facebook che fornisce notizie di licenziamenti o dell’inizio di nuove operazioni militari nel Sud-Est del Paese.

Ma la punta massima dell’anomalità è stato il comportamento del Ministro degli esteri ad interim Andrey Deshchitsa che si è presentato in prima persona davanti all’Ambasciata russa durante l'assalto nella notte del 15 giugno e ha approvato le azioni degli assaltatori, usando in pubblico parolacce nei confronti del Presidente Vladimir Putin.

Il Ministro degli Esteri della Russia Serghei Lavrov ha detto di non intendere parlare più con il personaggio Deshchitsa. L’Ambasciatore della Russia presso l’ONU Vitaly Churkin ha aggiunto che senza Deshchitsa la Russia non sentirà nessuna carenza di comunicazione.
Mister Deshchitsa per noi non esiste più. La sua unica funzione era di tradurre le istruzioni americane in lingua ucraina. Non è una grave perdita!
Oggi la Russia ha avviato il mandato internazionale di ricerca del Ministro Arsen Avakov e del Governatore della Regione di Dnepropetrovsk, igor Kolomojskiy, accusati di crimini di guerra. 

Quest’ultimo ha finanziato la creazione di un esercito privato forte di 10 mila banditi, ha promesso di pagare premi di molte migliaia di dollari per ogni russo ucciso. La Russia accusa entrambi di crimini a danno dell’umanità, dei bombardamenti di città pacifiche nel Sud-Est dell’Ucraina, dell'organizzazione dei sequestri e delle uccisioni dei giornalisti russi.

 


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