mercoledì 3 settembre 2014

Gli ebrei erano veramente un popolo monoteista?

Chi sono veramente gli ebrei? Da dove provengono? Erano veramente un popolo che seguiva un solo Dio? Da nessuna scrittura o testimonianza antica non mi risulta che qualche popolo della terra avesse un culto monoteista. 
 
Nel mondo antico tutti gli popoli adoravano centinaia di dèi; ogni uno di loro avendo un ruolo importante nella società degli umani. Per loro si costruivano tempi dove gli uomini li chiedevano consigli, per essere sicuri che gli dèi sarebbero stati favorevoli nelle loro imprese. Errano gli dèi che decidevano la sorte dell’uomo, erano loro che consigliavano o aiutavano gli uomini, ed erano sempre loro che distruggevano quelli che non volevano ubbidire.
 
Leggendo la Bibbia decine di volte, spontaneamente mi sono fatta una domanda insolita. Come mai che un popolo che aveva un solo Dio che faceva dei meravigliosi prodigi, era misericordioso, giusto, buono, che aveva dato loro delle regole e dei comandamenti da seguire, che aiutava loro in ogni impresa, manteneva le promesse, dava loro da mangiare, e ha dato loro anche una terra meravigliosa, non veniva seguito quasi mai? Nella maggior parte del racconto biblico, il popolo eletto ritornava subito al culto dei loro dèi. Perché?
Cerchiamo di capire con l’aiuto della Bibbia chi sono e da dove provengono gli ebrei...
Nel Deut.7/7 Dio spiega al suo popolo perché ha scelto proprio loro “non perché siete più numerosi di tutti gli altri popoli, il Signore si e’ unito a voi e vi ha scelto; ché anzi vuoi siete i più piccoli di tutti i popoli. Ma perché il Signore vi ama e per mantenere il giuramento fatto ai vostri padri”.
Questo piccolo popolo di quale parla Dio, non esisteva, e non poteva essere scelto a questo punto. Dio non ha scelto un popolo, Dio ha scelto una famiglia, quella di Abramo. Da questa famiglia scelta da lui è nato il popolo ebreo. Da quando sono stati scelti da Abramo e la sua famiglia fino all’uscita dall’ Egitto, gli ebrei, nel decorso di 400 anni, sono cresciuti tantissimo in numero. Ma loro sono cresciuti con il loro Dio, che amavano e seguivano ciecamente. Allora perché la Bibbia ci dice che tornavano sempre al culto degli dèi? Perché adoravano Baall, Ishtar e Maloch che per altro erano i dèi del Summer, Accad e Babilonia, e non adoravano i dèi egiziani Ra, Amon, Horus che venivano adorati nella terra dove loro avevano vissuto per più di 400 anni? Semplice. Perché questo Dio è stato seguito solo da personaggi come Abramo, Isacco e Giacobbe, invece il popolo seguivano loro solo perché erano i preferiti degli dèi, non perché credevano e adoravano il loro Dio. Cerchiamo di capire il comportamento del popolo ebreo verso Dio di Abramo, Isacco, e Giacobbe.
 
Giacobbe sposo le sue due cugine, figlie di Labano fratello di sua madre. Quando andrò via dalla casa del suo zio e suocero nello stesso tempo, Rachelle sua moglie rubo due idoli che appartenevano asuo padre. Suo padre se ne accorse e andò a cercare questi idoli che rappresentavano i suoi dèi, (come le icone per noi rappresentano dio o Gesù) nelle tende di Giacobbe e dei suoi servitori. Sua figlia invece gli nasconde bene e lui non li trovo. Gen.31/19 e 32
 
La domanda è: se Dio ha mandato Giacobbe per prendersi moglie dalle figlie di Labano, suo zio, significa che Labano era una persona fidata che amava Dio di Giacobbe. Allora perché doveva avere degli idoli e perché doveva fare tanta storia per la loro perdita, se lui adorava veramente Dio? Quando hai un Dio unico e buono perché devi avere degli altri dèi?
 
Risposta: perché Labano non adorava Dio, cosi come non lo facevano nemmeno le sue figlie, le moglie di Giacobbe. Loro adoravano gli dèi che conoscevano e amavano da tante generazioni.
 
Un altro episodio interessante succede con Mosè. Lui va sulla montagna per ricevere da Dio le due tavolette della legge e vi rimane 40 giorni con Dio. Nel frattempo, il suo popolo, stufo di aspettare, costruisce un vitello d’oro per adorarlo come facevano con il loro dèi. E la stessa domanda: perché? Se mi rispondete che hanno pensato d’essere stati abbandonati, io vi chiedo: ma erano tutti orbi? Non vedevano la montagna dove Mosè era andato a parlare con Dio? Non vedevano la nuvola seduta sopra, i tuoni e i lampi, e la montagna tremando? Non è che non dovevano avvicinarsi perche se no morivano? 
 
Risposta.: loro non adoravano questo Dio ( il Dio di Abramo ) ma i loro dèi ( idoli ).
 
Quando sono usciti dall’Egitto per andare verso la terra promessa, per tutto il tragitto nel deserto non hanno fatto altro che dubitare e lamentarsi di questo Dio di Mosè. L’antico testamento dall’inizio fino alla fine non fa altro che raccontare del popolo di Dio che dimenticava spesso di lui, tornando ai vecchi culti e ai loro dèi che amavano da sempre, e che venivano sempre puniti da Dio per il loro comportamento.
Nel libro di 2Re 21/4-5 ci viene descritto il comportamento del re Manasse che“ricostruì le alture che suo padre Ezechia aveva distrutto; eresse altari a Baal e fece un palo sacro, come aveva fatto a Cab, re di Israele, venerò tutto l’esercito del cielo e gli rese un culto. Costruì pure altari nel tempio del Signore, riguardo a quale il Signore aveva detto: “in Gerusalemme porrò il mio nome””.
Manasse sali al trono quando aveva 12 anni e regnò a Gerusalemme per 55anni. Era il figlio di re Ezechia che era un grande seguace di Dio. Com’è possibile che un ragazzo di soli 12 anni, che è stato cresciuto da un padre che ha sempre adorato Dio, che ripose tutta la sua fiducia nel Signore, torna a ricostruire altari agli dèi, brucia suo figlio, pratica la magia e la divinizzazione e stabilisce negromanti e indovini contro il culto di Dio di suo padre. Perché? Se era cresciuto con il culto di Dio, quando ha avuto il tempo di imparare il culto degli idoli? La risposta e semplice: gli ebrei fino a qualche secolo fa a.C. non sono mai stati un popolo monoteista. Loro hanno sempre creduto nei loro dèi.
 
 

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