martedì 17 novembre 2015

L’arte dell’equilibrio


La vita è formata da estremi. La vita è una tensione fra opposti. Essere esattamente nel mezzo significa essere morti. La via di mezzo è solo una possibilità teorica; solo di rado si è nel mezzo, in quanto fase di transizione.

Immagina di camminare su una corda: non potresti mai stare nel mezzo a lungo. Se ci provi, cadi. Essere nel mezzo non è una condizione statica, è un fenomeno dinamico. L’equilibrio non è un nome, è un verbo: è un equilibrarsi.

Non evitare gli estremi, e non scegliere mai alcun estremo. Resta disponibile a entrambe le polarità- questa è l’arte, il segreto dell’equilibrarsi. Certo, a volte sii totalmente felice, e a volte sii totalmente triste – entrambe le cose hanno una propria bellezza.

La nostra mente ama scegliere: ecco perché insorge il problema. Rimani libero da scelte. E qualsiasi cosa accada, e ovunque ti trovi, a destra o a sinistra, nel mezzo o non nel mezzo, godi il momento nella sua totalità. 

Quando sei felice danza, canta, balla – sii felice! E quando giunge la tristezza, cosa inevitabile… già si sta affacciando, deve giungere poiché è inevitabile, non c’è modo di scacciarla… se cerchi di evitarla, dovrai distruggere la possibilità stessa di essere felice. Il giorno non può esistere senza la notte, l’estate non può esistere senza l’inverno, e la vita non può esistere senza la morte.

La persona viva continuerà a muoversi – dalla rabbia alla compassione, dalla compassione alla rabbia. E le accetterà entrambe! E non si identificherà con nessuna delle due. Rimarrà distaccato, sebbene coinvolto. 

Rimarrà distante, sebbene si impegni. Godrà, eppure rimarrà come un fiore di loto sull’acqua – nell’acqua, eppure l’acqua non lo potrà toccare.


Tratto da: OSHO Meditazione, Motivazione & Management

fonte: http://risvegliati.altervista.org/larte-dellequilibrio/

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