Satana è un
appellativo che compare nella Bibbia con il significato di ‘Avversario’. Il
Satana quindi è un avversario di una parte, giocoforza la parte stessa diviene
avversa della prima, meritandosi quindi a sua volta l’oscuro appellativo. Dovremmo
quindi domandarci se il cosiddetto satanismo contemporaneo, molto diffuso in
ogni ceto sociale, sia da considerarsi tale e perché.
Oggi definiamo
satanico ciò che è oscuro, ritualizzato e contrario alle migliori aspirazioni
umane. Dobbiamo allora necessariamente allargare l’insieme del satanismo ai tanti
movimenti contrari all’uomo, come quello transumanista di palese impronta
eugenetica, oppure a quelli di protezione della natura che privilegiano la
natura selvaggia a quella antropizzata, sino a giungere alle tante procedure
più o meno istituzionalizzate che, in un modo o nell’altro, si occupano di
ingegnerie sociali ed ambientali.
Imporre al
pianeta, o ad una porzione di esso, l’effetto di operazioni frutto di un
pensiero unico di matrice scientista è avverso all’umanità e quindi propriamente satanico.
Già il dio
biblico appariva spesso in aperto contrasto all’umanità. Ne veniva infastidito
dal rumore, dalle secrezioni, dalla perfidia reciproca, sino a giungere a
desiderarne la fine, grazie al diluvio universale. La scoperta dell’esistenza
di alcuni superstiti (Noè & family) al tragico evento lo portarono ad uno
stato di rabbia, placato solo dall’aspirazione di fumi stordenti (il fumo della
carne bruciata, l’olocausto). Possiamo inserire il dio biblico nell’insieme del
satanismo, ossia dell’avversione all’umanità? Se così fosse potremmo asserire
che le religioni, emanazione di quel dio unico, sono di impronta satanica,
ossia avversa all’uomo.
Giungendo all’oggi
gli stati ed i sovrastati (ONU in primis) sono megastrutture che impongono i
loro dictat per scopi di ingegneria sociale ed ambientale e dato che l’effetto
di quei dictat è una strage silenziosa e lenta dell’umanità, dovremmo
inscrivere anche quei sistemi nel calderone ormai ricolmo del satanismo?
Nel piccolo, il
barone medico universitario che ‘sega le gambe’ al bravo concorrente a cattedra
per far spazio al rampollo scemo del collega, non è satanista anch’esso? Non
sta privando la comunità di una risorsa? Non sta agendo contro l’umanità che
aveva da giovane giurato di servire?
Per concludere
direi che dovremmo riconsiderare il termine Satana ed aggiornarlo alle odierne
tragiche contingenze.
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