“Gli ucraini sono pazzi” è la descrizione classica di quello che succede in Ucraina.
Ma nessuno prova a capire le
particolarità della morbosa mutazione della “supernazione”, che presenta
un interesse speciale per gli psicoanalisti. Eppure esiste un materiale
ricchissimo, perché nel paese si svolge un unico esperimento sociale a
cielo aperto.
Avrei mai potuto pensare, quando
studiavo sedendo nella biblioteca della facoltà di filosofia dell’
Università Statale di Kiev che sarei diventato testimone di un tempo in
cui i demoni della coscienza di Sigmund Freud e Carl Jung si sarebbero
rianimati? Che avrei visto per due volte la realizzazione degli schemi
di comportamento delle masse predetti da Gustav Lebon? Non lo avrei
immaginato nemmeno in sogno. Invece è tutto diventato realtà. Certo, per
un ricercatore è un regalo del destino. Eppure, sinceramente, la vita
in una situazione di questo genere è assolutamente insopportabile.
L’11 maggio 1945 Carl Jung scrisse: “Io
credo che i demoni esistano”. Subito dopo la sconfitta della seconda
guerra mondiale, milioni di Tedeschi si trovarono in uno stato di
torpore. Jung chiama questo stato “colpa collettiva”. “Per uno
psicologo” scriveva Jung “è assolutamente chiaro che la divisione fra
tedeschi “buoni” e “cattivi” è molto ingenua, perché sono tutti complici
e responsabili degli errori della guerra: nessuno sa cosa succedeva nei
campi di sterminio e, nello stesso tempo, lo sanno tutti.”. Parole
profetiche. Oggi milioni di Ucraini si trovano nella stessa situazione.
Si considerano europei, ma si rallegrano sinceramente per il blocco
della Crimea, progettano la creazione di “campi di filtraggio” per i
“separatisti” delle repubbliche di Donetsk e Lugansk, giustificano in
pieno le uccisioni degli abitanti del Donbass, tengono discussioni
seriose sulla necessità di applicare l’eutanasia ai pensionati, che la
pensano in altro modo.
Le prime prove di risveglio dei demoni
dell’inconscio collettivo sono state fatte al tempo della “rivoluzione
arancione”. La “trance arancione” è durata due anni, ma al “demone”
mancavano le forse di compiere un passo decisivo. Yushenko era odiato da
tutti, a cominciare dalle persone che lo circondavano e per finire con
il mandante americano. E ciò ha fatto fallire l’esperimento sociale in
modo tale che, dopo, il solo pensiero di un nuovo Maidan sembrava
ridicolo. Ma il demone, in cui si può riconoscere una reincarnazione del
nazifascismo nel XXI secolo, non era vinto. Era nutrito dalla energia
delle sette che ricevevano sovvenzioni dagli Stati Uniti e dall’Europa.
La rinascita del nazifascismo è stata messa in atto secondo schemi ben
elaborati. E’ stato fatto un lavaggio dei cervelli. In breve tempo
persone giovani e sane hanno preso a sognare di bruciare più poliziotti
possibili e i pagliacci della opposizione di ieri sono diventati i
demoni dei nuovi tempi. Questa volta i demoni hanno deciso di andare
fino in fondo. Al primo Maidan mancava il componente principale, il
sangue umano. La seconda volta tutto è riuscito meglio. “I demoni sono
le forze interne proiettate all’esterno” ha scritto Jung. Grazie a riti
di sangue, a tecniche di controllo psicologico, alla mistificazione
totale e agli omicidi politici il tetro inconscio politico degli Ucraini
è stato destato.
Jung ha scritto che dopo la guerra il
dieci per cento della popolazione è divenuta psicopatica. in Ucraina
questa percentuale è molto più alta. Sarebbe un errore pensare che, dopo
due anni di dominio dei demoni, la nazione possa guarire. Non è così. I
demoni sono forti perché la Nazione ucraina è entrata nell’ epoca
dell’odio. Odiano i loro capi politici, i quali non hanno risposto alle
attesa di fare diventare il paese la nazione più ricca del mondo senza
nessuno sforzo. Odiano Putin, che considerano responsabile di tutti i
loro problemi, compresa l’impotenza. Odiano gli Europei e gli Americani,
che hanno tradito gli Ucraini, perché non gli hanno dato armi e danaro.
Negli ultimi due anni gli Ucraini, una nazione di 42 milioni di
abitanti, non hanno scritto libri degni di nota, non hanno girato film,
non hanno costruito monumenti. Non sono capaci di creare. Riescono solo
ad odiare.
E dunque non può esservi alcuna
guarigione o risveglio. Jung ha scritto che solo un completo
riconoscimento della colpa può provocare la liberazione dai demoni: “il
potere dei demoni è grandissimo, e al loro servizio vi sono i sistemi di
ingegneria del consenso come la stampa, la radio, il cinema. Nondimeno
esiste una strada attraverso cui è possibile liberarsi di loro.
L’Ucraina ancora non ha imboccato questa strada. E’ ancora nel potere
dei demoni.
E io credo che esistano. Ora ci credo.
* * *
Riflessione fattaci pervenire da una cittadina di Kiev che ha chiesto di rimanere anonima
liberamente tratto da: Ucraina: i Demoni Esistono di Aleksander Yablokov
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