Cosa c’è dietro?
Djokovic: "Finché non ci sono prove, sono speculazioni".
Il numero 1 del mondo parla a proposito del nuovo scandalo scommesse:
"Si può creare una storia simile su qualsiasi match... servono fatti, non chiacchiere"...Link
Qualcuno sta, forse, mettendo in dubbio il dominio di Djokovic?
Logicamente (secondo quale... logica?), però, lui tende a pensare che tu lo pensi. Altrimenti, perchè reagisce in questa maniera?
Per timore di... (mentre le "cose" continuano ad accadere come se niente fosse, inosservate anche quando sono osservate. Non "ascoltate", a livello di profondità frattale espansa).
A "ragion di logica, qua, così... ti servono le 'prove', anche per essere certo/a di 'non stare urinando contro vento'". Non ti accorgi da solo/a? Sì, ma non è la stessa cosa.
Perchè, tu sei come disinnescato/a ed il "tuo sentire" non corrisponde -
da solo - al decorso della "pubblica giustizia (di parte)".
Lascia perdere, per ora, “a chi/che cosa?”.
C’è una comunicazione, che funziona in maniera selettiva.
Ossia, ciò che è maggiormente caratteristico, nel durante della Vita terrena, si condensa e, infine, viene trasmesso, dando luogo ad una continuazione.
Un po’, il concetto di “seme”.
Qualcosa che non riguarda solo concetti legati alla riproduzione sessuale. Come se, attraverso gli organi riproduttivi “ordinari”, si formasse l’hardware… mentre, attraverso gli organi riproduttivi “non ordinari”, si trasferisse il software.
E, “poi”, cos’altro ti stai perdendo, perché lo hai già perso? In cos’altro ti stai disperdendo, in quanto già disperso?
Non c'è un addivenire. C'è un essere.
Per qualche motivo “di base (caratteristico), l’apparenza inganna”. Perché? Perché… ciò avviene?
Perché “dietro/sotto/prima” c’è sempre qualcosa di diametralmente opposto all’apparenza?
Perché “l’abito non fa il monaco”? Su quale pregresso, ti sei già formato/a?
Il perché è "qua, così", ovviamente, sfuggevole… proprio dal momento in cui, non puoi confutare il fatto che l’apparenza è una copertura, ergo: un fatto non di certo, casuale.
Il perché, la ragione, è sempre al di là di quello che puoi riuscire a “vedere, qua, così”. Perché… il reale manifesto è un “luogo conquistato”:
- l’invasione
- il conflitto tra le parti
- la conquista
- è già avvenuta, finita, terminata
ed, “ora”
- ne stai subendo la conseguenza.
C’è un Dominio, che è diventato tale perché “ha vinto”. Ed il vincitore decide tutto, perché – ormai – è “a casa propria”, sulle rovine altrui.
Ecco il perché di tutto.
L’apparenza inganna, non tanto perché “è per forza così”, bensì, inganna perché – così – intende il Dominio (strategia).
L’unico modo per risalire la china è “accorgerti (come più banalmente puoi constatare, allorquando ti muovi in contesti meno totali e, dunque, più alla tua portata usuale).
Accorgendoti “non cambia nulla, del/nel reale manifesto”, ma cambia tutto ("è") dentro di te ed è proprio “lì”, che inizi a forgiare (recuperare) “una versione di te, più centrale ed adesa alla sostanza di 1) ciò che c’è, 2) ciò che sei e 3) ciò che devi smuovere”.
Hai sempre l’impressione che la realtà sia duale (male e bene). Eppure, ti si parla spesso di “trinità”, soprattutto in ambiti che non capisci, ma ai quali sei chiamato/a a “credere (fede)”.
Il “tuo terzo stato, lato proprio” è quella parte di collegamento d'interazione centrale, di te/in te, che risulta come assente, sepolta come è stata, da una serie di eventi che riguardano la tua storia non emersa alla luce del Sole (dimenticata).
Il termine wetware è utilizzato per descrivere l'interazione tra il cervello umano e il software.
Wetware può inoltre indicare:L'importanza del mondo wetware non è sfuggita all'agenzia di ricerca avanzata del Pentagono (Darpa), che da anni investe sulle tecnologie finalizzate all'integrazione tra hardware, software e wetware.
- l'essere umano come antitesi del software e dell'hardware
- l'integrazione tra il sistema nervoso centrale e la mente umana mediante un processo di astrazione analogo a quello utilizzato per descrivere, in ambito informatico, l'hardware e il software
- il cervello inteso come insieme di capacità logiche e computazionali dell'essere umano.
Uno dei progetti finanziati da Darpa, il C3Vision (Sistema di visione accoppiata computer - corteccia), realizzerà una interfaccia tra cervello e computer per l'identificazione di immagini con una velocità superiore a quella della coscienza umana.
Con un particolare casco per elettroencefalogramma collegato ad un computer, un essere umano sarà in grado di visionare filmati rilevando anche elementi rilevabili solo inconsciamente, oppure potrà monitorare filmati che scorrono a velocità molto maggiori del normale.Link
Senza
questo "casco", dunque, non sei in grado di accorgerti di quale tipo di
informazione, più profonda, trasmettano, ad esempio, tutti i Media.
Frattalità espansa: natura, cervello, labirinto, cella, strategia, Dominio... La trinità è una “tri unità”:
- tre stati “sovrapposti” ed in comunicazione non convenzionale, se… ometti dalla tua conoscenza, l’esistenza dello strato centrale d’interfaccia tra gli altri due che, solo a questo punto, risulteranno distaccati – apparentemente – iniziando a funzionare dualmente e, quindi, in maniera sfasata rispetto al potenziale.
È come osservare, oggi, ciò che rimane (rovine) relativamente a qualcosa che, nel passato, fungeva da centro di collegamento imperiale:
di che cosa ti accorgi? Come puoi farti l’idea esatta, della sua "ex" centralità è portanza?
Dalle rovine che cosa puoi dedurre? Se non applichi – per analogia frattale – l’esempio frattale espanso (lato memoria)… le rovine ti appariranno esattamente per quelle che sono nel presente: rovine.
A livello frattale espanso, le rovine sono sempre quelle che erano, nel passato: centralità funzionale.
"Albero di... trasmissione"... |
La legge, strumento e memoria, frattale espansa… riassume, in sé, ogni parte in gioco/giogo… mantenendole collegate, in ogni caso, alla loro origine (sulla quale il tempo, quando “negativo”, stende un velo di dimenticanza, nel senso che… credendogli, tendi a dimenticare se… il Dominio attua una strategia della dimenticanza, riprogrammazione, terra ri formazione ad hoc, etc.).
Anche solo dalle rovine, per mezzo della memoria frattale espansa, puoi ricavare ampia informazione. La sincronicità, dunque, che cosa è? Cosa è, se non la tua condizione più o meno centrale, in grado di richiamare/attirare a sé, le informazioni in fase, ossia, tanto più autentiche quanto più tu sei "originale".
La “provvidenza (di manzoniana memoria)” è la constatazione simbolica, del mettersi nelle “grandi” mani altrui, non ben definite perché dimenticate.
Forze di torsione... |
Tu sei in mani non tue, “qua, così”.
E, conseguentemente, tutto quello che “fai/sei”, è inclinato e dipende da… “tu non sai chi (e proprio per questo, SPS – ogni giorno – te lo rammenta)”.
Tu sei alle dipendenze del Dominio.
Tu sei ricompensato - in cambio della “tua” Vita - con questa forma di reale manifesto.
Una
forma di equilibrio, visto che tu consegui per tacito assenso, ritenendo
un certo ambito, che ti riguarda, molto più “grande” di te. È come
se in gioco ci fossi tu, ma… tu fossi convinto/a di non essere
all’altezza della situazione, demandando un simile argomento a… chi/che cosa?
A… Dio. Dunque?
A coloro che ne “fanno le veci”.
Agli intermediari… perché di Dio non v’è alcuna traccia fisica e tu sei diventato/a, nel frattempo, un essere raziocinante, logico, fisico, quadrato, che necessita delle prove (di un certo tipo, pre confezionato, pre visto) per provare qualsiasi “cosa”.
Per cui, disegni un non evidente paradosso:
- se non credi in Dio, credi sempre in qualcosa di più grande di te (naturale, iniziale, misterioso, inspiegabile, scientifico, etc.)
- pur professando logica e “testa sulle spalle”.
Annodato/a in questa maniera, procedi lungo la via, all’interno del solco dell’aratro dominante.
Credendo e/ma non credendo, tuttavia, non credendo e/ma credendo, etc.
Insicuro/a, prosegui concedendoti sicuramente allo status quo, poiché… senza forze sostanziali, senza Oltre Orizzonte, senza una “fede tua, centrale” in grado di guidarti al di là di ogni convenzione.
E... più scorri nella più grande convenzione esistente, il tempo, e più sei soggetto/a alla "limatura (consumarti)" nel tempo.
Allora, diventa elementare – per la conformazione dominante – raffinare il “tuo” processo, in toto, plasmando anche tutto ciò che “devi trasmettere geneticamente, di te o – meglio – della tua esperienza di Vita ‘qua, così’”.
Se, infatti, sei costretto/a a vivere in una certa maniera (normalità apparente), è perché – proprio a partire da quella condizione – tu andrai a trasmettere “informazione codificata geneticamente in te”, in maniera controllata all’origine.
Se, ad esempio, conduci una esistenza depressa, che cosa andrai mai a trasmettere ai “tuoi” figli?
Così, ti trasformi in un simbolo vivente, non conscio e non auto osservato, della “credenziale/referenza, di cui gode la realtà manifesta, con il Dominio ‘dentro e centrale’”.
Tu sei, allora, il “biglietto da visita”, che convince ogni nuovo rinato, ad accettare “per forza di causa maggiore, non violenta ma… violenta sottilmente”… lo status quo, che rimane tale proprio per questa sostanziale inarrivabilità generazionale.
Qualcosa che fa perno centrale sulla non manifestazione e, dunque, sull’apparenza (che cela qualcosa d’altro).
Ergo:
- come, in “natura”, tutto ciò dovrebbe apparire, dal momento in cui – la “natura” – è uno specchio riflesso della condizione generale, della quintessenza proiettata dalla grande concentrazione di massa dominante, per delegazione frattale espansa?
La risoluzione ambientale diventa, “è”:
- solida apparenza (frattale espansa).
Quello in cui credi, perché devi crederci.
Questa modalità della “delegazione (frattale espansa)” è un meccanismo iniziale, in leva, che permette di “muovere grandi decisioni, senza muovere un… dito”. Ok?
È un
po’ come gli “antichi egizi” hanno potuto edificare la “grande
piramide”, utilizzando la leva che erano in grado di muovere:
- in apparenza, la schiavitù
- più modernamente, la dipendenza
- nella sostanza, la legge, strumento (e memoria) frattale espansa.
Qualcosa
che, livello per livello (gerarchia), si può ritradurre e codificare,
ad esempio, a titolo di “conoscenza superiore (a quella della Massa)”. Un
vantaggio che discende dal Dominio, andando a creare, alimentare e
sostenere il “lignaggio dei servitori dominanti, alias, i Punti di
Riunione AntiSistemici”:
- la rete di potere del Dominio
che
- emerge alla luce del Sole
- permettendo di imperare indirettamente
- concedendo “briciole della propria valenza”
- nella misura in cui, anche una briciola è molto di più del “nulla massivo”.
Il termine wetware è utilizzato per descrivere l'interazione tra il cervello umano e il software…
Link
L’interazione
tra “due Mondi, che si rassomigliano a livello frattale espanso”. Due
livelli sostanzialmente “identici”, nella gerarchia che ricondiziona
tutto “qua, così”.
Ad “immagine e somiglianza”:
- il cervello crea la distinzione tra software e hardware, riunendole così… in sé (che è mente e cervello: ancora software e hardware)
- la “riunione per separazione” è apparenza, nonché, interazione centrale non apparente.
Il Mondo ricreato, è comandato dal ricreatore.
Come potranno, allora, espandersi le “intelligenze artificiali”, vista la loro “potenziale grande portata”?
Come se… gli "esperti" lo impediranno?
È lo schema che si ripete. Il libero arbitrio, che è un condizionamento, una… assurdità, quando rientra sempre e solo in una scala gerarchica, senza essere il livello fondamentale della stessa (origine).
Qualcosa che si può conquistare e/o riconquistare?
Sì.
Iniziando ad accorgerti.
Quando l’invasore (conquistatore) è presente fisicamente in campo (è tra le vie del “tuo” Paese), lo sai in quale esatta situazione sei.
Anche se le truppe d’occupazione non sono esattamente né il “loro” Paese, né il Dominio, ma… solo strumentazione, come prolungamento dell’equipaggiamento che portano con sé.
Sai, ad
esempio, che se non segui le regole, imposte dagli invasori, pagherai
una diretta conseguenza, molto spesso – in tempo di guerra – soprattutto
“corporale” (perché la via più immediata ed efficace, per procurare
sofferenza e dolore, in maniera tale da convincere meglio di infinite
parole).
L’esempio concretizzato, insegna concretamente e molto velocemente.
Quando,
l’invasore, “non c’è, ma esiste/non esiste, ma c’è”… le cose cambiano
solo a livello apparente, rimanendo la sostanza “sempre quella”.
Accorgersi diventa, dunque, rendersi conto che “non è mai cambiato nulla, qua, così”.
Ed il tempo non separa e divide nulla, nella sostanza imperiale dominante, perché è “sempre stato così, da un certo punto iniziale che, ora, ricade inesorabilmente al di fuori della ‘tua’ portata mnemonica”…
Non ricordi.
Non di certo casualmente.
Accorgiti.
Cosa c’è, sempre, dietro/sotto/prima?
Perché tendi a fidarti, senza sfidarti… nel tuo senso più profondo ed intuitivo?
Perché dai un peso maggiore alla “ragione di parte, emersa nel corso della storia deviata (metodo scientifico)”?
Perché, all’opposto, non applichi più la “sentenza”:
ognuno è il miglior medico di se stesso…
Ogni ambito reale manifesto è diventato – davvero - troppo complesso per te?
Davvero, ti devi per forza avvalere del sapere altrui (esperto), al fine di poter meglio “decidere, per ‘te’”?
Come è potuto succedere questo “decadimento”?
Quando è potuto succedere? E… perché? Come?
Il paradigma in auge, recita la massima “è sempre stato così”. Per cui, lasci perdere, sempre, ogni volta, nonostante tutto quello che… senti, ma non ascolti.
Ti puoi abituare a tutto.
E… questa remissione è la caratteristica che trasmetti geneticamente, in maniera tale da diventare il “miglior testimone diretto possibile ed immaginabile, al fine di garantire la continuazione dello stato di dominazione imperiale dominante perpetua, imperitura, eterna, etc. Sino a quando ‘qualcosa’ inizierà ad… accorgersi della diabolicità della ‘non azione’ che, pur sbagliando… non impara mai da sé, in sé… perché sotto ad occupazione invasiva e pre determinante il relativo futuro, per mezzo di tutto e tutti”.
È come “il darsi la zappa sui piedi, da soli” e continuare a farlo, perché diventato normale.
Perché “è così”. Perché “lo fanno tutti”.
La senti la “puzza”? Tutto deodora di… Dominio.
E… quando la puzza è nell’aria e la respiri usualmente, dopo “un po’”… diventa persino normale, perché ormai ti sfuggono i termini per la comparazione con ciò che c’era prima.
Persino il ricordo sfuma, temporalmente.
Ricordi?
Riconosci lo stato di occupazione, che caratterizza questo reale manifesto.
Non è questo o quello, ma è il Dominio.
La guerra dei poveri serve a questo:
ad auto man tenerti, impegnato/a… sempre a fare altro.
“Fin che la barca va, lasciala andare…”?
Beh… è per questo che una parte del Mondo è in “pace” (a discapito dell'altra).
È per questo che nel futuro (dove "serve") non esisterà più la guerra, per come la conosci abitualmente.
Una volta che la guerra sarà dentro di te, non sarà più necessario alimentarla anche fuori di te, perché sarà come un fuoco sempre acceso ed indicante un perfetto stato, che solo la memoria frattale espansa, nonostante tutto, continuerà per sempre a “denunciare”…
A cosa credi? Dove “sei”? Chi/cosa… ascolti?
Questo è l’esito del “tuo” comportamento… a dipartire dal “tuo” atteggiamento (wetware, avente un senso di scorrimento dal Dominio a te, come un collegamento non apparente ma funzionale e sempre sensato).
Usando un “motore di ricerca”, affermi quello che “intendi fare/essere/ricercare/ritrovare”.
La comunicazione è biunivoca: ne sei conscio/a?
Oltre al “servizio (comodità, modernità)” c’è sempre altro, in attesa di te.
“Taci. Il nemico ti ascolta”.
La strategia è diventata altro, trasformando tutto per inversione dei termini di riferimento:
- con te al suo interno
- convinto/a del contrario
- nonostante l’intuizione.
A rigor di logica, “sei fritto/a, qua, così”. Riesci ad... ascoltare?
Stai... urinando sempre contro vento.
Davide Nebuloni
SacroProfanoSacro 2016/Prospettivavita@gmail.com
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