Il modo in cui lo zio Sam ha inviato il suo consueto messaggio di disprezzo imperiale è stato l’invio di due bombardieri B - 52 che sono entrati nella zona di difesa aerea cinese. Non contenti di aver fatto qualcosa di tanto insensato, stupido e irresponsabile, gli americani hanno anche deciso di aggiungere una dichiarazione provocatoria.
Secondo la BBC, (riassumo con parole mie):
Steve Warren, colonnello USA del Pentagono ha detto che Washington aveva " fatto alcune esercitazioni nella zona delle isole Senkaku" - "Abbiamo continuato a seguire le nostre normali procedure, che NON prevedono che si depositino i piani di volo, NON informano via radio e NON registrano le frequenze radio usate” – ha detto – "Inoltre la Cina NON aveva detto niente."
Brilliant, no?
Quei geni del Pentagono hanno mandato due bombardieri strategici (attrezzate ad un attacco nucleare) direttamente in uno spazio aereo che i cinesi hanno appena dichiarato "zona di identificazione per difesa aerea", dove il mancato rispetto delle norme cinesi farebbe scattare "misure difensive di emergenza", per essere sicuri di riuscire a far perdere la faccia alla Cina che, sostanzialmente, hanno voluto prendere in giro per non aver preso nessun provvedimento.
Vorrei qualificare tutte queste azioni come spericolatamente criminali e straordinariamente stupide.
In primo luogo, immaginiamo solo per un secondo che i cinesi avessero abbattuto i due bombardieri … E allora ? Che avrebbero fatto gli Stati Uniti, che non hanno nemmeno avuto le palle per colpire l'Iran o la Siria, avrebbero attaccato la Cina? Gli Stati Uniti certo non avrebbero potuto andare al Consiglio di Sicurezza delle Nazioni Unite per chiedere un appoggio, almeno per evitare di far sentire le risate di Russia, Cina e, probabilmente, di molti altri paesi fino a fuori dalla sala del Consiglio.
E allora gli americani contavano sul fatto che i cinesi facessero la cosa giusta ? Se è così, allora l'unico messaggio inviato a Pechino è "Guarda , noi siamo solo incoscienti e sconsiderati, ma contiamo sulla vostra sanità mentale".
E’ molto improbabile però che questo abbia potuto impressionare qualcuno in Cina.
In secondo luogo, ora che i cinesi hanno fatto la cosa più intelligente e ignorato la stupidità degli USA, a che cosa è servita questa mossa, oltre ad alienarsi ancora di più la Cina ?
Uno dovrebbe davvero non sapere assolutamente niente dell’Asia per credere che si può far perdere la faccia a una superpotenza come la Cina senza dover pagare a caro prezzo questo affronto. La grande differenza tra USA e Cina è che la prima si comporta come un bambino viziato con capacità di attenzione e memoria di cinque o dieci minuti :
"I cinesi non hanno attaccato i nostri bombardieri - hanno capito la lezione!"
Sbagliato.
I cinesi ve la faranno pagare - a caro prezzo - per ogni umiliazione (e Dio sa che quante umiliazioni hanno subito negli ultimi due decenni - ricordate l'ambasciata cinese a Belgrado).
Ma pagherete tutto a suo tempo, quando decideranno loro, e ci potrebbero anche volere secoli.
La diplomazia e i politici cinesi hanno 4.000 anni di esperienza nel trattare con i barbari ignoranti e incivili , e sanno quanto sia importante non avere fretta ma agire con determinazione mirata . E si ricorderanno dell’umiliazione subita per tutto il tempo necessario per vendicarla.
In terzo luogo, qualcuno al Pentagono , a Foggy Bottom o alla Casa Bianca pensa davvero che le colonie/alleati USA nella regione avranno avuto una buona impressione? Certo che no !
I diplomatici di Giappone, Corea del Sud e Taiwan saranno rimasti inorriditi, sapendo di essere alleati con una banda di cowboy che giocano con l’atomica in tasca, ma terranno tutti la bocca chiusa perché tutti sanno che i loro paesi sono semplicemente "stati vassalli" della provincia USPACOM (United States Pacific Command ) dell'impero USA.
Infine , cosa hanno dimostrato gli Stati Uniti al resto del mondo, che sono potenti ?
Difficilmente. Dopo aver perso le guerre in Iraq e in Afghanistan, dopo aver perso il controllo della Libia ed essere stati sconfitti dalla Russia e dai diplomatici iraniani sulla Siria e sull'Iran, gli Stati Uniti sono un colosso obeso e antipatico, ma sicuramente non "potente".
Sì, è imprudente mandare dei bombardieri, letteralmente, nel cortile della Cina ( o a portata di mano – cogliete voi, la metafora ), ma l’incoscienza non è una qualità che impressiona nessuno in Asia , e gli americani si sono profondamente illusi, se hanno pensato di "spaventare" i cinesi .
L'unica cosa che ha raggiunto questa ultima provocazione degli Stati Uniti è di aver semplicemente dimostrato al mondo e, in particolare, all'Asia, che gli USA non hanno capito la natura e lo scopo della diplomazia.
Io personalmente non prendo assolutamente posizione sull’affare delle isole Senkaku / Diaoyu. Quello che sto dicendo è che questo tipo di controversia si può risolvere solo con attente trattative diplomatiche e con molto tempo, e poi aggiungo che se il Giappone avesse voluto davvero che la Cina rinunciasse alla sua pretesa su queste isole, il modo migliore per farlo sarebbe stato assicurarsi che questa trattativa non potesse far perdere la faccia a nessuno.
Ma per un paese che, fin dagli anni di George Bush ( senior), non ha mai avuto una Amministrazione capace di un ruolo diplomatico, questo tipo di provocazione a cui abbiamo appena assistito è consequenziale .
In conclusione,
vorrei dire qui che i politici statunitensi hanno sbagliato a ignorare la dialettica di Hegel e le sue regole. Qualche cambiamento quantitativo graduale ( nel tempo) alla fine porterebbe a dei cambiamenti qualitativi, e questo è quello che stanno facendo i militari cinesi che attualmente hanno avviato un vasto programma di profonda modernizzazione e riforme che, una volta completato, si tradurrà in un cambiamento strategico profondo nella regione dell'Oceano-Pacifico asiatico .
Contrariamente alle invecchiate e insufficienti forze armate degli Stati Uniti, le forze armate cinesi stanno recuperando terreno molto velocemente. Certo nel 1980 l'esercito cinese sembra un po’ come l’URSS alla fine degli anni ‘50 , ma il boom economico della Cina ha profondamente cambiato questa immagine , e oggi le forze armate cinesi stanno gradualmente acquisendo sempre più le caratteristiche degli eserciti del 21° secolo e presto riusciranno a superare il potenziale di Corea del Sud e Giappone.
Prima che quelli della Casa Bianca se ne rendano conto, gli Stati Uniti si troveranno di fronte un potenziale militare cinese grande e tecnologicamente alla pari se non superiore. La Cina è stata anche essere molto intelligente nel forgiare un'alleanza informale, ma davvero strategica, con la Russia che, a differenza degli Stati Uniti, fa ogni possibile sforzo per dimostrare rispetto e appoggio al suo grande vicino.
Se si dovesse mai arrivare ad uno scontro tra gli Stati Uniti e la Cina, io non ho nessun dubbio che la Russia darà pieno sostegno alla Cina, anche se non attaccherà direttamente obiettivi americani.
Nel frattempo, il segretario alla Difesa americano Chuck Hagel ha detto che l'allargamento della propria zona di difesa aerea fatto dalla Cina è stato un "tentativo destabilizzante di alterare lo status quo nella regione" , mentre la Casa Bianca ha detto che la zona era "unnecessarily inflammatory" ( N.dT. : .. non dovevate nemmeno farci perdere tempo !).
Vero. Ma questi cowboys si sono mai guardati allo specchio?
THE SAKER
atimes.com
The Saker è un blogger anonimo che collabora occasionalmente con Asia Times Online.
Fonte: www.atimes.com
Link: http://www.atimes.com/atimes/World/WOR-03-271113.html
Traduzione per ComeDonChisciotte.org a cura di BOSQUE PRIMARIO
http://www.comedonchisciotte.org/site/modules.php?name=News&file=article&sid=12643
-oOo-
Cina, “abbatteremo gli aerei ostili” nella zona di difesa aerea sopra le isole Senkaku
28 nov 2013 -
PECHINO - Sale la tensione intorno alle isole contese da Cina e Giappone
nel mare cinese orientale, dove ieri sono passati due bombardieri Usa.
Pechino potrebbe abbattere gli aerei che sorvoleranno, con intenzioni
ritenute ostili, la nuova "zona di identificazione aerea di Difesa". E'
l'avvertimento lanciato in un'intervista trasmessa sul sito web di China
News Service dal generale dell'aeronautica cinese Qiao Liang.
L'area di
identificazione aerea (nota come ADIZ) era stata istituita da Pechino
sabato scorso e prevede che gli aerei in sorvolo debbano rendere nota la
propria nazionalita', presentare il piano di volo e rimanere in
contatto radio con le autorita' di sorveglianza area cinese, durante il
sorvolo della zona. Gli Usa hanno definito "inquietante" l'atteggiamento
di Pechino. Il nuovo spazio aereo aveva generato da subito non poche
polemiche con il Giappone che aveva dichiarato che non avrebbe
rispettato le direttive cinesi, seguito nelle ultime ore anche da due
compagnie aeree di Tokyo.
Alle polemiche, Pechino aveva risposto che
l'istituzione del nuovo spazio aereo non è diretta contro nessun Paese
in particolare e serve solo a "proteggere la sovranita' e la sicurezza "
nazionale. Il commento del generale Qiao Liang e' stato reso pubblico
poco dopo l'annuncio da parte degli Usa di avere sorvolato la zona con
due aerei militari B-52 senza armamenti a bordo, che si sono levati in
volo dalla base americana di Guam nell'oceano Pacifico, senza avvertire
le autorità di Pechino. Già lunedi' scorso il Pentagono aveva dichiarato
che non avrebbe rispettato le nuove regole.
Il ministero della Difesa
di Pechino aveva reso noto nelle scorse ore di avere "monitorato" il
volo degli aerei militari Usa per tutta la durata del passaggio sulla
ADIZ. "Se il soggetto che si introduce nella zona -ha affermato il
generale- ignora tutti gli avvertimenti, i nostri piloti hanno il
diritto di abbatterlo". Nonostante le forti dichiarazioni, Qiao Liang
non chiude la porta al dialogo. Il generale dell'aeronautica ha voluto
precisare che la Cina cercherà comunque di risolvere pacificamente le
dispute riguardo alla nuova zona di identificazione aerea con tutti i
Paesi coinvolti. La Nuova area di identificazione aerea cinese comprende
anche le isole Senkaku, sotto amministrazione giapponese, che Pechino
rivendica come Diaoyu.
Alla vigilia
del suo viaggio in Cina in programma la prossima settimana, il
vicepresidente Usa Joe Biden si è detto "preoccupato" per le
dichiarazioni di Pechino. Un'alta fonte dell'amministrazione americana
ha spiegato che la missione di Biden a Tokyo, Pechino e Seul, che
durera' fino al 7 dicembre, "permettera' di fare un ampio punto sul
modello emergente di comportamento inquietante per i Paesi vicini e
sollevare questioni sull'operato della Cina nello spazio
internazionale". In ogni caso, al momento non e' prevista alcuna
iniziativa di protesta.
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