Monte Everest |
Quest’oggi, in SPS, scriverò una pagina fluida d’informazioni, ricevute ed elaborate, spero, il meno possibile.
Lascerò
spazio alla pura sincronicità d’evento, cercando di essere un puro
canale, anche se… per via di alcuni argomenti trattati, è complesso –
dal punto della molteplice prospettiva – rimanere del tutto “neutro”. Ho come l’impressione di avere vissuto tutte la parti in causa.
Riconosco in me porzioni di ogni storia accaduta in un passato, che è
stato anche registrato da telecamere e riprodotto in foto:
un passato che, dunque, “è esistito ed esiste”…
Mi procura un’ampia "sofferenza" il ripercorrere talune tappe della storia che, seppure deviata, riporta frattalmente, nelle proprie “pieghe”, tutto ciò che è utile per rivisitarla/riviverla direttamente, secondo ciò che l’Analogia Frattale permette di sondare di sé, degli altri e dell’ambiente che contiene.
Ho
raccolto parecchio materiale, quest’oggi… ma non so se riuscirò a
terminare ciò che mi sono riproposto. Lo scrivo da subito, perché ad un
certo punto, se giudicherò di non farcela, taglierò l’articolo:
e ciò che doveva essere scritto oggi, non è detto che verrà scritto domani, essendo il domani tutta un’altra “storia”. L’ispirazione cambia rotta ogni giorno.
Il secondo grande conflitto mondiale è qualcosa di ancora “aperto”,
essendo relativamente vicino al presente; e “vive” sono tutte quelle
vicende che lo hanno caratterizzato, ad ogni latitudine e grado di
separazione.
Ognuno, a proprio modo, lo ha vissuto in maniera unica, dando luogo ad una grande "nube perenne" ad alta concentrazione di energia di morte e sofferenza e di una grande fase di “rinascita”, al suo termine.
(Ri)Nascita che, purtroppo, è immediatamente rientrata nel flusso ciclico delle 3d imperanti. I “liberatori” acquisiscono “carta bianca” su centinaia di milioni di persone, completamente da (ri)costruire, così come le città vengono riparate lentamente perdendo i “segni distintivi della guerra”.
"Segni" che, invece, rimangono nelle persone coinvolte direttamente nel conflitto. "Segni" che vengono ancora trasmessi, tramite il “sangue”,
ai propri discendenti che, oggi, hanno il compito di superare i blocchi
imposti da una intenzione, che non appare, e che ha pianificato ogni
ambito a tavolino, utilizzando tutto e tutti a loro insaputa.
Questo, occorre stamparsi chiaramente in mente e nella coscienza, una volta per tutte.
Non ci sono stati boia e vittime. Ci sono state solo vittime.
La separazione ha convinto di trovarsi davanti ad un nemico, che parlava un’altra lingua e che non capiva i propri usi e costumi e le proprie tradizioni. Un nemico che ha preferito anticipare quello che avrebbe potuto subire se… avesse scelto altre vie apparentemente diverse. Sì, apparentemente, perché la guerra doveva scoppiare e sarebbe scoppiata in un modo o nell’altro.
Ciò che "è" ma... "che non appare", ha saputo “convincere indirettamente” quegli individui predisposti geneticamente ad interpretare la parte assegnata.
I “molti” sono invece caduti nell’inerzia profonda delle decisioni dei loro "superiori" e si sono trovati, volenti o nolenti, a dover interpretare la propria funzione attraverso l'assunzione della propria parte...
La guerra è sempre una mono prospettica linea di interpretazione dell’esistenza, demandata al volere di una gerarchia, che non si sa dove inizia, ma si sa dove termina: al fronte.
Le
dichiarazioni finali degli alti gerarchi nazisti, al processo di
Norimberga, costituiscono un ampio accumulo informativo da analizzare
attraverso Analogia Frattale e Metodo Indiretto.
Quegli uomini (sì, perché erano tutti uomini) parlarono in maniera diretta ed autentica (a parte, forse, quei casi di “invasamento da terrore puro”), certamente in preda alle esalazioni della paura di morire, per cui… coloro che hanno rilasciato le proprie dichiarazioni, meritano oggi, a distanza di 70 anni, di essere “compresi, per quello che la situazione generale fu in grado di generare in loro, per quella forza immane che li investì irresistibilmente, senza lasciare loro spazio di autentica scelta, a causa della compresenza di un insieme di leggi, sentimenti e poteri… senza molti altri precedenti nel corso del Tempo”…
Ascoltare
l’originale dei discorsi in tedesco e vedere le immagini, sarebbe il
massimo, tuttavia, in mancanza di meglio, va bene anche la traduzione
delle estrapolazioni di ciò che dissero (certamente filtrate in vario modo).
Ciò che sento in me è la loro paura, la loro memoria e la sensazione generale, derivante dalle circostanze, per cui si trovarono nel "flusso", che condusse milioni di persone ad interpretare ciò che, in definitiva, ignoravano.
Un
ritornello che è sempre esistito e che si è ripetuto molte altre volte
dopo il 1946, in tutto il Mondo. Un loop che non smette mai di "tentare", perché le 3d attuali sono “fatte così” e quello che si è liberato è sempre “libero di agire” se la Massa non ne è consapevole…
Questo è il punto. A che serve studiare decine di anni il “cosa è successo” se… basta osservare la realtà ben scolpita ancora attorno a noi, nella società, negli animi, nei palazzi del potere che si rinnovano attraverso la propria fissità e attraverso uomini/donne, che si lasciano convincere ad interpretare i ruoli che rimangono “vacanti”, ogni volta, a causa della dipartita di coloro che li hanno preceduti.
Il Re è morto. Viva il Re.
La consuetudine rende ciechi gli individui (nel Tempo).
È una
grande emozione per me. Un coinvolgimento diretto di tutte quelle parti
che concorrono a formare la grande sinfonia dell’Essere. Un mix di
polarità che, inizialmente, “fa solo male”, in termini di… partecipazione diretta, in attesa che i frutti provenienti dagli altri livelli dell’insieme, inizino a dare cenni di esistenza. Sino a quando, ciò non accadrà, il Nucleo Primo rimarrà celato alla “vista”.
È, come ben abbiamo imparato a comprendere, tutto frattale questo
ambito dell’esistenza... regolato da piani diversi intrecciati.
Un grande onore il poter essere libero di “scrivere di tutto questo”.
Ringrazio quello che è disposto in tal senso, nel permettere la fruizione di una simile parte:
sono grato al “Destino” (qualsiasi cosa sia), anche per questo.
"Evaporare" è, comunque:
prendere le distanze dalla partecipazione univoca al solo livello 3d.
Ecco, forse, non sono mai stato tanto chiaro, prima di questo attimo, in tal senso.
Parto con il flusso ma non so se riuscirò a terminarlo… Per “leggere” occorre immedesimarsi nella parte, lasciando fuori ogni sentimento o logica derivante dalla “storia”, ogni odio o senso di parte convenzionale.
Al fronte sono morti da ogni parte…
Processo di Norimberga.
Dichiarazione finale di Wilhelm Keitel:
preferirei scegliere la morte piuttosto che farmi coinvolgere nelle trame di metodi così perniciosi. Da queste affermazioni l’Alta Corte può evincere il mio punto di vista. Penso di aver sbagliato. Non sono stato in grado di prevenire ciò che andava impedito. Questa è la mia colpa…
Dichiarazione finale di Hans Frank:
Dio ha pronunciato la sua sentenza contro Hitler…
Chi è “Dio”? Forse il potere che ha “liberato” l’Europa dalla presenza del Terzo Reich? Forse, “Dio” è l’Alta Corte, il Governo degli Usa/Urss?. O la paura di morire di Frank?
Dichiarazione finale di Ernst Kaltenbrunner:
in questa sede sono accusato perché servono dei sostituti per Himmler, non rintracciabile, e altri elementi a me del tutto avversi. Indipendentemente dal fatto che il mio punto di vista e le mie spiegazioni vengano accettati o rifiutati, vi chiedo di non mettere in relazione il destino e l’onore di centinaia di migliaia di vivi e di caduti delle SS, delle Waffen SS e dei funzionari che, credendo nei loro ideali difesero coraggiosamente il Reich fino all’ultimo con la vostra giusta causa contro Himmler.
Come me, anch’essi credevano di agire secondo la legge…
Dichiarazione finale di Fritz Saukel:
intendo affermare solennemente che fui veramente sorpreso dagli eventi in politica estera e dalle azioni militari. Non avrei contribuito in nessun modo a scatenare il folle piano di una guerra d’aggressione …
Dichiarazione finale di Wilhelm Frick:
sono convinto che nessun patriota americano o nessun cittadino di qualsiasi altro paese, avrebbe agito diversamente al mio posto, se il suo paese si fosse trovato nella stessa posizione. Perché agire diversamente avrebbe significato rompere il mio giuramento di fedeltà, commettere alto tradimento…
Storia della shoah: Il processo di Norimberga, il processo Eichmann, il tribunale dei giusti...
La storia deviata ricorda quello che fa comodo. A chi? Il “Chi” è sparso ad ogni livello; ogni frammentazione del potere permette di godere di briciole del potere stesso. Le circostanze, poi, hanno la capacità di convincere – nel Tempo – ogni animo convinto di “fare il giusto per il proprio Paese”:
Ossia:ecco il livello dell’attaccamento alle “cose”. Una qualità, l’altezza morale del procuratore capo statunitense Robert H. Jackson, che a Norimberga contribuì nel dare un senso a quell’ampia matassa di informazioni relative a... “non ciò che accadde all’origine del conflitto” ma “a quello che accadde nei campi di concentramento e nei confronti delle popolazioni invase dalla violenza nazista”.
il processo si sviscerò in una sola direzione, mentre i "liberatori si dividevano i territori invasi"...
Qualcuno doveva “pagare”, così... come Mussolini (testimone scomodo) cadde per opera dei servizi segreti e piazzale Loreto fu solo la relativa messa in scena, al fine di convincere che “giustizia era infine stata fatta” (ancora con la violenza, tra l’altro).
Lo so che posso risultare “offensivo” dal punto di vista della “morale pubblica”. Ma non ne posso fare a meno. Provo le sensazioni che hanno vissuto tutte le parti. Mi sento loro, sia che si parli di un internato, sia che si parli di un alto gerarca nazista, sia che si parli di un soldato russo o americano.
Il mio intento è “di non avere un intento”: una cosa singolare, dal momento in cui, ogni intento deriva dalla presenza inosservata di quel potere che “gioca a scacchi” con l’intera Platea 3d.
Essere… “è”: che altro?
Capisco e contemplo quello che successe e che succede… senza giudizio, senza trasmissione virale di “testimonianza”… solo, "essere presente ad ogni Tempo e latitudine" (Tutto il Mondo è Paese. Paese che vai usanza che trovi. La consueta polarità di superficie, bypassabile attraverso la prospettiva multipla della Consapevolezza)…
Chi è stato giudicato.
Chi ha giudicato.
Chi è morto.
Chi è vivo.
Non c’è differenza dal punto prospettico del mix di livelli derivanti dall’Essere. C'è differenza nell'osservazione da un solo livello...
Ognuno ha interpretato una parte. Ognuno si è trovato nel momento giusto al posto giusto (è
il vivere la parte, a prescindere dal tipo di parte, il seme da cui
deriva l’esperienza. Anche se poi occorre sapersi estrapolare dalla
parte, al fine di non permettere che “ciò che la parte ha accumulato”
diventi un testimone da passare nella scala “genetica” della discendenza
- ancora a se stessi).
Fare l’esperienza senza diventare l’esperienza derivante dalla parte, nè la parte, ma estrarne il significato, la memoria, il fatto nudo e crudo, la valenza, il simbolo, etc.
La cometa Ison polverizzata dal sole.
La cometa Ison è stata distrutta dal calore del sole. Questa la fine dell’astro che sembrava destinato a diventare il più luminoso del secolo. Fatta di ghiaccio e detriti, la cometa Ison ha attraversato l’atmosfera solare dove le temperature sono intorno a 5.000 gradi. Al termine del suo passaggio troppo ravvicinato non è riapparsa. Il Sole l’ha ridotta in polvere…
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Il Sole l’ha ridotta in polvere…
Il Sole (la Luce, la Presenza... ma anche il Filtro 3d)
L’ha “ridotta”, l’ha “ridimensionata”
In polvere - le ha fatto cambiare “dimensione”.
Moderno Icaro: l’astro che sembrava destinato a diventare il più luminoso del secolo.
Che cosa “non è successo” dunque?
Questo è un altro fattore che presenzia al cambiamento d’era, accompagnandola attraverso la propria presenza e controllandola – di fatto. Il cambiamento è sotto controllo. Le 3d non cambiano ma ciclano, dando l’impressione di cambiare… nella sostanza esse sono il frutto di una programmazione “sopra” al substrato funzionale della loro essenza neutra, di base.
La loro polarizzazione è qualcosa che è avvenuta sfruttando le leggi auto esistenti, che permeano le 3d a livello nativo. È come vivere sulla schiena di grosso animale, sfruttandola e caratterizzandola attraverso il proprio riflesso, tradizione, usi e costumi, etc., che ci si porta dietro e che si forma/rinnova vivendo nel reame del Tempo.
Si scrive “superficie” o “superfice”?
Alla domanda "si scrive superficie?", la risposta… necessita di considerazioni importanti:
Alla domanda "si scrive superficie?", la risposta… necessita di considerazioni importanti:
in questi casi, infatti, la forma corretta non è sempre una; ecco perché non vi deve sconvolgere che qualcuno possa ritenere "superfice" forma accettabile.
Certo, già la Rete ci dice che la differenza d'uso è abissale:
facendo una ricerca in data 25 novembre 2012, si scopre che "superficie" è attestata 182 milioni di volte e "superfice", invece, 490mila; vuol dire che la maggior parte delle attestazioni Google propendono per l'utilizzo della vocale.
Diversi vocabolari, però, considerano giustificabile anche la seconda forma, visto che "i" non serve affatto, essendo utilizzata solo per "rispetto" della base latina "superficies".
Treccani, per esempio, riporta:
“Superfìcie (meno com. superfice) s. f. [dal lat. SUPERFICIES, comp. di SUPER- e FACIES "faccia"] (plurale -ci, disuso -cie)”.
Come potete notare, anche sul plurale ci sono dei dubbi, che Treccani liquida, sottolineando che, pur essendo attestate entrambe le forme, "superficie" per indicare più di una superficie è in disuso.
La domanda, insomma, sorge spontanea: come ci si comporta in questi casi?
La domanda, insomma, sorge spontanea: come ci si comporta in questi casi?
Non si può parlare di una libera scelta,
almeno fino a quando entrambe le forme non si affermeranno con la
stessa valenza (182 milioni è davvero una cifra enorme, rispetto ai soli
490mila); ecco perché, fossimo in voi, opteremmo senz'altro per "superficie" al singolare e "superfici" al plurale (in quest'ultimo caso, tra l'altro, proprio Treccani scrive che la forma non è utilizzata moltissimo).
La lingua cambia, questo è vero, ma è altrettanto giusto considerare che il cambiamento deve essere accettato da gran parte dei parlanti e degli scriventi, prima di affermarsi totalmente.
È la Massa, dunque, che decide? Si e no. Perché la Massa è guidata “senza fili” (wireless) a “muoversi”.
Da Chi? Siamo sempre lì. Senza l’apparizione del livello di potere che controlla, non ci si schioda di molto dai limiti del “recinto” e non si può procedere oltre. Tutto risente del fatto che esiste solo l’ombra del controllo.
Ombra che viene scambiata puntualmente per altro; constatazione o ragionamento che non muove di molto l’ambito del “libero arbitrio” attuale e pre assegnato - superfic(i)e calpestabile.
Le leggi: per giudicare i prigionieri, a Norimberga, il sistema giudicante creò per la prima volta il concetto di “crimini contro l’umanità”; un qualcosa che non esisteva al Tempo del conflitto e che improvvisamente divenne una realtà in grado di essere interpretata retroattivamente e, dunque, di bypassare la consuetudine legata all’”obbedienza agli ordini superiori, senza ammissione di responsabilità personale alcuna”.
Le
legge si modifica ad hoc. È “viva” o perlomeno è… robotica, ossia, viva
in maniera artificialmente prodotta, controllata ed amministrata.
Da Chi? He. He. He… (Parapaponziponzipo...).
Dal Popolo? See. Tutto è schierato, apparentemente, per far credere alla Massa di essere necessitante di quel tipo di legge. Il comportamento massivo alimenta la necessita di leggi, per la sua “auto educazione” (loop)...
Questo “lato debole” (probabilmente il motivo per il quale gli individui fanno esperienza nei piani densi della Creazione) viene utilizzato dal potere infrastrutturale per mantenere sempre attuale, il proprio dominio sulle schiere in Vita, necessitanti di “esperienza”.
Quali opzioni abbiamo a disposizione in un contenzioso su una somma di denaro o su un prodotto o servizio? Le opzioni legali sono varie, inclusa una creata apposta per risultare semplice ed economica e per la quale non serve un avvocato.
Molti non lo sanno, ma in vari Paesi si applica il Procedimento europeo
per le controversie di modesta entità, ovvero cifre tra i 2.000 e i
10.000 euro. La procedura esiste anche per i contenziosi
transfrontalieri e Bruxelles sta per semplificarla...
Le autorità affermano che la procedura non è molto nota e la gente ha altre opzioni a disposizione.
Ne abbiamo parlato con un giudice che, in base alla sua esperienza, assicura che c‘è una grande richiesta di pronunciamenti in tempi brevi. “Vale
per i privati come per le piccole aziende: la maggior parte di loro non
può permettersi di stare mesi o addirittura anni senza disporre delle
somme spettanti, anche se piccole” sottolinea Andras Osztovits, giudice della Corte Suprema…
Link
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Un giudice che, in base alla sua esperienza, assicura che c‘è una grande richiesta di pronunciamenti in tempi brevi.
Questa “richiesta” deriva dall’azione diretta degli individui (comportamento). Sono loro, nell'insieme, che alimentano la richiesta e la necessità.
Qualcosa che viene loro dato attraverso il sistema amministrativo, giudicante, legislativo in vigore. Una gigantesca parata d’affreschi d’epoca, scambiata per il presente, camuffata come i giudici, con le loro lunghe ed intimorenti parrucche bianche.
Con
un comportamento “immaturo”, la Massa permette indirettamente che
qualcosa d’altro la amministri (controlli), visto che da sola essa non è
in grado di farlo.
Come fa la mamma col proprio figlioletto? Gli deve dire tutto...
Se il ticket del parcheggio è scaduto la multa è illegittima.
Il comma 6 dell’articolo 157 del Codice stradale, infatti, stabilisce che:
"Nei
luoghi ove la sosta è permessa per un tempo limitato è fatto obbligo ai
conducenti di segnalare, in modo chiaramente visibile, l’orario in cui
la sosta ha avuto inizio. Ove esiste il dispositivo di controllo della
durata della sosta è fatto obbligo di porlo in funzione".
Cioè,
se la sosta è a pagamento, il dovere dell'automobilista è di pagare la
sosta e di esporre il ticket in maniera ben visibile ai vigili urbani. Non parla però di sanzioni in caso di ritardo.
Fino ad oggi, la sanzione per tale illecito amministrativo ammonta a 25 euro, una cifra minore che gli automobilisti preferiscono pagare piuttosto che impugnare il ricorso davanti al giudice di Pace, molto più salato (la cifra si aggira intorno ai 37 euro), nonostante la sanzione fosse in sè illegittima, perchè non si parla in alcun modo di cosa fare in caso di ritardo.
Non essendoci norme specifiche a tale questione, si è cercato un "cavillo" nella legge stessa. Così, nel marzo 2010, un parere tecnico-legale del Ministero delle Infrastrutture ha decretato in materia di ritardo che:
Fino ad oggi, la sanzione per tale illecito amministrativo ammonta a 25 euro, una cifra minore che gli automobilisti preferiscono pagare piuttosto che impugnare il ricorso davanti al giudice di Pace, molto più salato (la cifra si aggira intorno ai 37 euro), nonostante la sanzione fosse in sè illegittima, perchè non si parla in alcun modo di cosa fare in caso di ritardo.
Non essendoci norme specifiche a tale questione, si è cercato un "cavillo" nella legge stessa. Così, nel marzo 2010, un parere tecnico-legale del Ministero delle Infrastrutture ha decretato in materia di ritardo che:
"Se
la sosta viene effettuata omettendo l’acquisto del ticket orario, deve
essere necessariamente applicata la sanzione. Se invece viene acquistato
il ticket, ma la sosta si prolunga oltre l’orario di competenza non si
applicano sanzioni, ma si da corso al recupero delle ulteriori somme
dovute".
In
parole semplici, in questo modo decade la sanzione di 25 euro,
risolvendo il tutto pagando soltanto le ore di sosta sforate senza
pagamento del ticket, una somma che piace molto di più agli
automobilisti perchè si riduce al massimo ad un paio di euro.
In mancanza di una normativa appropriata, dunque, attualmente si può ricorrere a questa interpretazione, sperando che non diventi l'abitudine degli automobilisti furbi, pronti a sforare la sosta per ore senza incappare più in alcuna sanzione.
Sino a quando sarà necessaria la figura del “legislatore/mamma”, l’umano sarà preda di quello che si cela oltre al legislatore.
Qualcosa che sapientemente non appare, per non rovinare il giocattolo perfetto, che ha saputo creare ispirando gli umani stessi.
La moneta? A qualcuno piace virtuale. Benvenuti nel mondo di Bitcoin, la valuta elettronica che, alle spalle, non ha alcun governo né banca centrale.
Anche perché non viene stampata, ma “generata” da una rete di nodi su Internet e può essere scambiata attraverso un sistema crittografato. La natura incorporea, però, non la salva dal pericolo di bolle speculative...
Il trasferimento di valenza (firma) è virale e totale, facendo perno sui due gangli centrali che sorreggono le attuali 3d:
- l’immaturità della Massa
- la non manifestazione del Nucleo Primo.
Con nel mezzo l’(Anti)Sistema, ossia, quell’insieme di infrastrutture che hanno polarizzato il Mondo 3d.
La Storia nascosta. L’attuale sito archeologico di Stonehenge è un falso.
Tutti conoscono il sito neolitico di Stonehenge, vicino a Salisbury, in Inghilterra, ma non tutti sanno che il sito attuale non assomiglia a quello antecedente il 1900.
Edificato attorno al 2600 a.C. e uno dei luoghi storici più famosi al mondo, Stonehenge è stato completamente restaurato tra il 1901 e il 1964.
Dal 1901 al 1964 la maggior parte del grande cerchio di pietre è stata restaurata attraverso una serie di interventi, ma si tratta di un’informazione che viene tenuta nascosta dai libri di storia, dalle guide turistiche, dalle pagine in Internet.
“La storia del restauro è stata taciuta per anni, ma oggi pensiamo sia un elemento importante del sito archeologico, un aspetto che deve essere rivelato – ha dichiarato l’archivista dell’università di Cambridge Christopher Chippindale – Non c’è molto di quel che vediamo a Stonehenge che non sia stato modificato, in un modo o nell’altro.”
Ogni anno Stonehenge viene visitato da circa un milione di persone.
Ognuna di loro rimane impressionata dal monumento e sorpresa dalla tecnica primitiva e dalla forza che erano servite per erigere pietre tanto grandi e pesanti nella piana di Salisbury.
Stonehenge viene presentato come il primo computer dell’umanità, immense pietre innalzate e posizionate con precisione millimetrica per prevedere le eclissi e studiare il moto delle stelle e dei pianeti...
Christopher Chippindale spiega che “Quasi tutte le pietre sono state spostate e poggiano su una base in cemento.”
Una delle gigantesche pietre era stata raddrizzata e cementata nel 1901. Altre sei fra il 1919 e il 1920. Tre pietre erano state sistemate nel 1959 e quattro nel 1964. Un restauro su vasta scala.
Link
Beh… che dire? La valenza proveniente degli Antichi viene ulteriormente drenata? Il dubbio avvolge ogni ambito dell’esistenza. Non ci si fida più di nessuno… allo stesso Tempo, “non cambia nulla”.
Anche se, in realtà, nella realtà intima dell’individuo, la necessità centrale di una “bussola per capirci qualcosa", lo espone al rischio di dipendere da quello che l’abitudine passa (agio, oblio, pigrizia, comodità)...
La verità deviata è la “moda”.
Slobodan Milošević… (Požarevac, 20 agosto 1941 – L'Aia, 11 marzo 2006) è stato un politico serbo. È stato presidente della Serbia e della Repubblica Federale di Jugoslavia come leader del Partito Socialista Serbo (SPS).
Tra i protagonisti politici delle Guerre nella ex-Jugoslavia, accusato di crimini contro l'umanità per le operazioni di pulizia etnica dell'esercito jugoslavo contro i musulmani in Croazia, Bosnia ed Erzegovina e Kosovo, contro di lui era stata mossa anche l'accusa di aver disposto l'assassinio di Ivan Stambolić, suo mentore negli anni ottanta del XX secolo e suo possibile avversario nelle elezioni presidenziali del 2000…
Milošević capisce di godere di un enorme sostegno popolare:
i Serbi vedono in lui la guida di una nazione orgogliosa, un capo carismatico. Gode inoltre del sostegno della Chiesa ortodossa serba…
Milošević
decide di cavalcare la campagna nazionalista. Nel marzo del 1989
modificò unilateralmente la costituzione serba, riducendo fortemente
l'autonomia del Kosovo…
Milošević è stato trovato morto per un attacco di cuore nella sua cella del carcere dell'Aia la mattina dell'11 marzo 2006. La morte dell'ex presidente serbo segue di pochi giorni quella - avvenuta nello stesso carcere - di Milan Babić, ex-leader dei serbi di Krajina (Croazia), suicidatosi il 5 marzo 2006 impiccandosi nella cella dove scontava una condanna patteggiata a 13 anni, e quella del serbo-croato Slavko Dokmanović, uccisosi in carcere all'Aia nel giugno 1998.
Poco prima della morte Milošević aveva espresso timori che lo si stesse avvelenando. Il 12 gennaio 2006, due mesi prima della morte, vi era stato uno scandalo in quanto nelle analisi del sangue di Milošević era stato rilevato l'antibiotico Rifampicin ordinariamente usato per la tubercolosi e la lebbra e capace di neutralizzare l'effetto dei farmaci che Milošević usava per la pressione alta e la cardiopatia di cui soffriva. Della presenza di tale farmaco nel suo sangue Milošević si era lamentato in una lettera inviata al ministro degli esteri russo…
Entro pochi giorni il Tribunale avrebbe dovuto decidere sulla richiesta, avanzata da Milošević, di un confronto in aula con l'ex presidente degli Stati Uniti Bill Clinton e con Wesley Clark, il generale statunitense che aveva guidato l'intervento Nato contro la Jugoslavia nel 1999.
La
morte di Milošević - che dopo anni di processo aveva ormai esaurito i
quattro quinti del tempo a disposizione per la sua difesa - precede di
qualche mese la data presumibile della conclusione del processo a suo
carico e mette in grave imbarazzo il Tribunale, che il 14 marzo 2006 ha
ufficialmente estinto l'azione penale e chiuso senza una sentenza il più importante processo per il quale era stato istituito.
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Che dire? Non c’è mai sufficiente chiarezza quando un “Uomo di Stato”, viene giudicato per gli atti gravi imputati dalle circostanze e persino dall’evidenza, che i media trasmettono tutti i giorni all’ora di pranzo, cena e colazione…
Milošević,
di origini Vasojevici, un clan montenegrino, nacque e crebbe a
Požarevac, Serbia durante l'occupazione tedesca nella II Guerra mondiale.
I suoi genitori si separarono subito dopo la fine del conflitto. Suo padre Svetozar Milošević, si sparò nel 1962, mentre sua madre, Stanislava Koljenšić, un'insegnante e membro attivo del Partito Comunista, si uccise nel 1972.
Si laurea in Legge all'università di Belgrado nel 1964…
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Quale stato d'animo, quale "tendenza", quali "traumi" avranno mai sospinto quest’uomo, quando divenne “centrale” e si trovò ad utilizzare la legge a "suo piacimento"?
Croazia: governo a sinistra, paese a destra.
In Croazia quando al governo c’è una coalizione di sinistra si ha la percezione che il paese svolti bruscamente a destra…
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Ecco la ciclicità duale, il loop ubiquo…
''Se sono disposto a dare a Silvio Berlusconi la mia solidarietà umana? Non capisco cosa voglia dire. Non sono lieto se qualcuno viene condannato, posso essere umanamente dispiaciuto. Ma uno dei principi in democrazia è che chi sbaglia paga, senza la giustizia non c'è vivere civile. E Berlusconi non è una vittima, non è un perseguitato. C'è in me amarezza, questo sì, per vent'anni che si chiudono in questo modo. Ma si dovrebbe prenderne atto con la maggiore serenità possibile. E con dignità, se se ne ha''…
Per quanto ripetitivi, alcuni slogan hanno ancora presa: c'è un’Italia che ha creduto a Berlusconi quando ha promesso di restituire l'Imu...
Gianfranco Fini
La verità a cui si è sottintesi, continuando a camminare lungo questa via, è questa...
Poveri, da giovani e da vecchi.
In Italia, ci sono tutte le condizioni per un cortocircuito del sistema pensionistico; scarseggiano invece gli “elettricisti” capaci di aggiustarlo con adeguate politiche del lavoro, di tutela dei redditi e di valorizzazione del risparmio, soprattutto quello di lungo periodo...
Pensione anticipata… I soggetti senza anzianità contributiva al 31 dicembre 1995 (sistema contributivo), possono conseguire il diritto alla pensione anticipata nel 2014 al compimento di 63 anni, a condizione che risultino versati e accreditati almeno 20 anni di contribuzione “effettiva” e che l’ammontare della prima rata di pensione risulti non inferiore ad un importo soglia mensile pari a 2,8 volte l’importo mensile dell’assegno sociale.
Ai fini del computo dei 20 anni di contribuzione “effettiva” è utile solo la contribuzione effettivamente versata (obbligatoria, volontaria, da riscatto), con esclusione di quella accreditata figurativamente a qualsiasi titolo…
Con meno di 20 anni di contribuzione “effettiva”, non si ha diritto alla pensione anticipata. 20 anni di lavoro che non contano nulla. Senza parlare di coloro che muoiono prima.
Che cosa accade al denaro che rimane “orfano” del suo legittimo proprietario? Domanda retorica, vero?
Se io volessi modificare questa regola, cosa potrei fare?
Mdc: Aeeg attua decreto energivori, pagheranno famiglie e piccole imprese.
Famiglie e piccole imprese saranno chiamate a pagare una parte delle bollette delle grandi imprese, per una cifra complessiva stimata in 4 miliardi di euro l’anno.
Sarà questo il risultato della delibera 467/13 adottata dall’Autorità per l’energia elettrica e il gas, con il quale viene istituita una nuova componente di tipo parafiscale AE, nell’ambito della rideterminazione degli oneri generali in bolletta prevista dal decreto legge 83/12, a carico di tutte le utenze non beneficiarie delle medesime agevolazioni, cioè famiglie e piccole imprese…
Link
Come posso rifiutarmi di pagare anche questo balzello?
La legge prevede sempre una via principale e infinite vie parallele (ombra).
Tornando a Norimberga, a proposito dell'interpretazione della legge, "leggiamo" la figura di quest’uomo.
Hjalmar Schacht.
Hjalmar Horace Greeley Schacht (Tingleff, 22 gennaio 1877 – Monaco di Baviera, 3 giugno 1970) fu un importante economista, presidente della Reichsbank, la banca centrale tedesca, e ministro dell'Economia nella Germania nazionalsocialista dal 1935 al 1937…
Schacht non fu mai membro effettivo del Nsdap, ma fu un finanziatore del partito di Adolf Hitler.
Nell'agosto del 1934 Hitler lo nominò Ministro dell'Economia. Schacht intraprese un politica economica simile a quella di Franklin Delano Roosevelt, il cosiddetto New Deal:
con una
forte politica di Lavori Pubblici promosse la costruzione della rete
autostradale tedesca e risolse i problemi di disoccupazione, creando dal
nulla milioni di posti di lavoro.
I principali provvedimenti intrapresi da Schacht furono:
l'annullamento del debito estero, la nazionalizzazione delle grosse imprese, la germanizzazione di quelle piccole; finanziò lo sviluppo attraverso i Mefo, delle obbligazioni emesse sul mercato interno.
Riuscì
inoltre ad annullare l'inflazione ed ottenne il pareggio del bilancio
dello Stato post-Weimar. Per quanto riguarda il commercio estero, ideò
un ingegnosissimo sistema per trasformare gli acquisti di materie prime
da altri paesi in commesse per l'industria tedesca:
i
fornitori erano pagati in moneta che poteva essere spesa soltanto per
comprare merci fatte in Germania. Il meccanismo, di stimolo al settore
manifatturiero, funzionava come un baratto: le materie prime importate
erano pagate con prodotti finiti dell'industria nazionale, evitando così il peso dell'intermediazione finanziaria e fuoriuscite di capitali...
Schacht venne accusato di crimini contro la pace. Si difese sostenendo di essere soltanto banchiere ed un economista, anche se le prove indicarono che aveva partecipato alle riunioni che avevano lo scopo di portare i nazionalsocialisti al potere e che aveva contribuito ad aggirare il Trattato di Versailles.
Pur avendo direttamente finanziato l'ascesa del movimento nazista, l'accusa al processo non riuscì sottoporre le prove del suo diretto coinvolgimento nella preparazione della guerra aggressiva e venne dichiarato "non colpevole" (unico insieme a Franz von Papen e a Hans Fritzsche)…
Ancora dubbi, vero? Sempre quelli. E chi non li “prova” è senza ombra di dubbio… di “parte” (filtro, blocco, vincolo, trauma, shock, etc.)...
Schacht venne accusato di crimini contro la pace. Si difese sostenendo di essere soltanto banchiere ed un economista…
Essere “solo” un banchiere ed un economista? Fu il capo della banca centrale tedesca… non un “banchiere” qualsiasi.
Il flusso del denaro ha mosso una intera nazione, ha fluidificato gli antichi meccanismi solo sopiti. Ha veicolato le persone giuste nei posti giusti per fare il giusto, dal loro punto prospettico, per il bene del loro Paese e, indirettamente, per il bene della prosecuzione del reame (Anti)Sistemico 3d, in toto.
Il Nucleo Primo è la fonte dell’ispirazione che si (in)spira e che permette di “vivere secondo un modello di scelte e di comportamenti che, non è esattamente… il proprio”.
Chi decide?
Ucraina: presidente Lituania, stop associazione a Ue è via sbagliata.
Per la Georgia la firma è stata apposta dal presidente della Repubblica, Giorgi Margvelashvili, per la Moldavia dal premier, Iurie Leanca…
- un solo uomo, decide per un intero Paese?
- un solo uomo, eletto dalla Massa?
- la “firma” è, tuttavia, quella di un solo uomo…
Nel dubbio, di non essere pienamente rappresentato dal “solo uomo di turno”, scelgo di “ripartire da me stesso”.
Quegli alti gerarchi nazisti (uomini) di fronte alla pressoché certezza di morire… hanno solo detto la verità!
Una verità
che non ha cancellato il loro agire. Una verità che, tuttavia, pesa
molto nel contesto più generale dell’interpretazione della parte pre
assegnata dalle circostanze che, non sono mai casuali…
Vittime, a loro volta di qualcosa che "non ha mai pagato"...
Le “circostanze” hanno una origine multi prospettica e… se un attore (livello) non appare, pur esistendo... la consapevolezza dalla quale si prendono le “decisioni” nelle 3d, viene resa monca e privata della sua più autentica valenza, relativa alla sfera della Sovranità di ogni Individuo/Creatore.
Mi dissocio da ciò che accade nel solo piano 3d dell’esistenza e da ciò che deriva dal “complesso che abito” e che mi rappresenta, in quanto flebile rimostranza della più alta e vera essenza, relativa al “Chi sono” e all’”Essere”.
Non per rifiutare le responsabilità, derivanti dalle mie azioni, ma per una evidente presa d’atto e di coscienza, di non essere messo nelle piene possibilità di poter manifestare la mia “Presenza/Firma”, nel piano dimensionale 3d, in cui si trova l’incarnazione (componente fisica dell’Essere).
Per questo motivo, riconosco di non vivere nel pieno delle mie facoltà spirituali, relative all’essenza e... con questo, intendo ritenere privo di ogni giurisdizione e competenza, qualsiasi potere che subentra alla mia attuale “mancanza”, in qualità di "tutore o di difensore" (in ogni sua componente o parte, ambito e circostanza) che, dunque, considero come “non autorizzato dalla mia presenza- non presenza/essenza”.
Qualsiasi forma di aggregato di controllo energetico, presente in me, di ogni Natura, causa ed evento, è pertanto decaduta e priva di ogni scopo e potere… Per qualsiasi atto pregresso, relativo a qualsiasi fruizione esistenziale, che "non ricordo", ma che è vivo e destabilizza il mio cammino spirituale, vale la stessa mia intenzione appena descritta:
sciolgo ogni forma di controllo, peso, karma, debito, peccato, vincolo, blocco, limite, agganciato in circostanze che ora non sono chiare, in quanto proprio questa "non chiarezza", comporta una visione alterata della mia esistenza, degli atti personali e del comportamento accaduto nel frattempo… Per cui, Io in qualità di unico mio tutore e rappresentante del mio stato di Essere Sovrano in auto educazione, comando la fine del mantenimento di ogni velo, mistero, dispositivo distorsivo, filtro di separazione, incantesimo e similarità, che tuttora non mi permettono di capire realmente, a fondo, che cosa abbia compiuto in un Tempo che sembra nemmeno essere esistito.
Al fine di sciogliere ogni nodo irrisolto, è opportuna la chiarezza relativa al mio passato, intrecciato con quello dei consanguinei o dei simili, che in ogni modo abbiano influito sulla mia sfera personale, "appesantendola".
Che sia tutto chiaro, dunque, al fine di un funzionale ravvedimento responsabile… oppure, decreto sin da ora la fine della mia adesione a questa forma di densità 3d, a cui evidentemente non sono più legato da nulla, nemmeno dal “caso”.
Così è.
Chiedo alla “Compagnia dell’Equipaggio” di contribuire, tutti insieme (chi può, vuole, desidera) ,nel mettere a punto una “dichiarazione liberatoria”, a partire da questa bozza, che sia il più possibile completa e che non lasci davvero nulla al “caso”…
Per “salpare occorre levare tutti gli ormeggi”.
Dipende da me, te, noi...
Davide Nebuloni
http://sacroprofanosacro.blogspot.it/2013/11/prendere-le-distanze-dalla.html#more
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