Nell’ultima opera letteraria di Mauro Biglino ‘La Bibbia Non è un Libro Sacro’, l’autore delinea con maggiore nettezza,
rispetto alle sue opere precedenti, le caratteristiche di quell’individuo peculiare dal probabile nome di Yahweh.
Ne
esce fuori un quadro generale terrifico e sconfortante al tempo stesso,
descritto all’interno di una
narrazione (quella biblica) quasi del tutto priva di riferimenti
spirituali, concentrata invece a tramandare ai posteri il rapporto
esclusivo di una congrega eterogenea di genti con il loro
anomalo ‘comandante in capo’, colui al quale era stato assegnato, da
entità a lui superiori, quel particolare spazio del pianeta Terra. Tra
l'altro codesti alieni esigevano il tributo dei
primogeniti (sacrifici umani).
Un
tenutario quindi sostanzialmente indifferente ai popoli che doveva
governare con le armi della forza e
della lusinga, forte delle sue avanzate conoscenze tecnologiche.
Questo individuo costringeva sostanzialmente i popoli da lui diretti ad
un addestramento
paramilitare per poterli utilizzare in continue
guerre sanguinose al fine di espandere il più possibile il suo dominio
terreno, ai danni degli altri Elohim: esseri simili a lui ai
quali erano state assegnate altre porzioni contigue di Terra.
Si evince quindi come il nostro pianeta non sia stato affatto
‘nostro’ ma appannaggio esclusivo di umanoidi
di ben altre provenienze e fattezze che probabilmente insistevano da
millenni sugli stessi suoli che hanno visto la genesi del
genere ‘homo’ sino all’attuale definizione di ‘sapiens’.
Di questa alterità al governo a dire il vero ci eravamo già accorti considerando le spaventose condizioni in
cui versiamo oggi. Gli apparati statali impongono con la violenza i loro dictat in modo assai simile alle modalità con cui l’alieno Yahweh (allo stesso modo dei suoi simili
Anunnaki o Elohim che chiamarli si voglia) imponeva i suoi.
Dobbiamo
concludere quindi che il predominio Anunnaki non sia mai cessato
nonostante la loro apparente
dipartita nei primi anni dopo la nascita di Cristo? Possiamo dedurre
che la loro azione sia stata da allora sostanzialmente elusiva, tranne
che in alcune fugaci apparizioni pubbliche frutto di
disattenzione, errore od inganno?
L’azione
di governo degli Stati ‘moderni’ non è mai stata così lontana dai
desiderata delle popolazioni che
dirigono. Il potere effettivo è in mano alle stesse persone che lo
detengono da sempre. La cosiddetta democrazia non è altro che un logoro
paravento per proseguire indisturbati nel saccheggio del
territorio e nella predazione delle energie materiali e spirituali
delle genti, oggi come sempre considerate come animali da soma da
sfruttare e trattare come tali.
Che il dominio odierno sia ancora in mano agli anunnaki oppure agli umani corrotti e pervertiti in
definitiva poco importa. Importa invece paragonarlo alla procedura di comando dell’alieno che si faceva chiamare Yahweh. Evidentemente ci troviamo di fronte alla stessa sfrontata mancanza di empatia
verso i sottoposti (noi), e ad una azione di governo fredda ed
implacabile perché condotta con le armi della superiorità
militare e tecnologica. L’implementazione delle capacità di
controllo giungerà all’apoteosi quando verremo impiantati (ed avverrà
senz’altro) da un microchip ricetrasmittente
sottopelle. Oggi comunque siamo già costantemente monitorati e lo
spazio di libertà residuo è davvero esiguo. Ogni nostra azione viene
registrata e la mole di dati personali espressi in forma
digitale di ognuno di noi è ben sufficiente a non lasciare spazi
oscuri sull’indagine esaustiva sulla nostra persona. Ognuno di noi
possiede un alter ego
digitale pressoché completo grazie anche alle
nostre azioni spontanee ed azzardate di condivisione in rete di dati
personali e di sfumature della nostra vita privata che
dovremmo invece tenerci ben stretti.
Osservandoci meglio possiamo considerare le nostre condizioni esistenziali e trovarle deleterie, qualunque sia
il nostro ‘status’ sociale. I salari servono
soltanto a compensare in parte ciò che ci vien tolto quotidianamente e
più sono elevati, più rendono l’idea di quanto ci viene
defraudato. La scolarizzazione coatta e le pratiche mediche
inappellabili formano una gabbia alla quale non possiamo esimerci sin
dalla più tenera età. Tasse e burocrazia sono
poi le armi che il potere assoluto detiene per indirizzare i popoli
alla guerra oppure alla rovina, in uno stato di precarietà continua,
funzionale a tenere gli animi
occupati e ‘preoccupati’ in modo da impedirgli di pensare e riflettere
che un mondo migliore per noi sarebbe non solo auspicabile ma
assolutamente
possibile, qui ed ora.
Il potere assoluto che si cela appena dietro il sottile paravento delle democrazie è indifferente alle sorti
dei sottoposti, quel
genere umano che non esitano a ‘gassare’ con le scie chimiche, oppure a
indebolire con pratiche di medicalizzazione forzata oppure
lasciandogli ingerire cibi avvelenati e degeneranti. Stiamo parlando dello stesso popolo che irradiano notte e giorno con onde elettromagnetiche o che defraudano del suo
territorio in nome delle cosiddette esigenze della collettività.
Forse
dovremmo comunque riflettere sulle conclusioni dell’opera di
Biglino, non per cercare un ‘capro espiatorio’ al di fuori delle
nostre contingenze, ma per prendere atto delle modalità con le quali il
potere procede da sempre, inalterato ed
inossidabile.
In
conclusione vorrei ricordare come il cosiddetto ‘dio’ biblico sia già
stato riconosciuto come entità
malevola (assai prima di Biglino) dagli autori gnostici che
scorgevano in lui le modalità procedurali dei crudeli arconti oppure, in
tempi a noi più vicini, dal teologo gesuita Salvador
Freixedo le cui illuminanti opere sono pressoché curiosamente introvabili in lingua italiana.
Una doverosa riflessione e … buona dittatura arcontica a tutti!
http://freeskies.over-blog.com/article-le-malefatte-dell-alieno-yahweh-121264997.html
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