Nelle intenzioni di qualcuno… il progresso scientifico diventa un fenomeno esclusivamente europeo che può essere emulato da altre nazioni solo seguendo il peculiare cammino dell'evoluzione sociale e scientifica in Europa…
C’era una volta il numero - Gorge Gheverghese
Wow: “Nelle intenzioni di qualcuno”… "Chi", di grazia?
"Tutte le strade portano a Roma"; proverbio della cultura popolare italiana.
E... una volta giunti a Roma?
Il proverbio trae origine dall'efficiente sistema di strade dell'antica Roma, su cui in buona parte si basa l'attuale sistema viario italiano. Molte strade consolari partivano da Roma e quindi, se prese in senso contrario, "portavano a Roma". Le attuali strade statali contrassegnate con i numeri da 1 a 7 sono tutte strade consolari romane, Aurelia, Cassia, Flaminia, Salaria, Tiburtina, Casilina, Appia.
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Molte strade consolari partivano da Roma e quindi, se prese in senso contrario, "portavano a Roma"…
Citazione molto interessante, perché… l’attuale Mondo 3d è esattamente all’opposto, rispetto a come “etica, giustizia, morale” – sentite nella profondità dell’Essere – lo definiscono a livello potenziale.
La scienza deviata afferma, a proposito del Big Bang, che l’Universo si sta espandendo, ossia, sta seguendo la direzione del “flusso”, relativa all’esplosione iniziale.
Che cosa accade quando si getta un sasso in uno stagno?
Immediatamente
si creano, come reazione al corpo in entrata, una serie di “cerchi
concentrici al punto di entrata” (acqua che si muove, onde), che
proseguono sino ad un punto di “(ri)assorbimento”…
Se il sasso viene gettato in una superficie di acqua mossa o molto grande, che cosa accade?
Nel primo caso, succede che l’increspamento della superficie (correnti inferiori e superiori) contrastano la creazione di “onde concentriche”, le quali perdono energia (la "trasferiscono") più rapidamente, rispetto al caso della superficie stagnante.
Nel secondo caso, le dimensioni della superficie “accogliente”, riducono il fenomeno a qualcosa di “locale” che, nella complessità della vastità… rimane come inosservato, ridotto in scala, minuscolo, etc.
Nel secondo caso, le dimensioni della superficie “accogliente”, riducono il fenomeno a qualcosa di “locale” che, nella complessità della vastità… rimane come inosservato, ridotto in scala, minuscolo, etc.
Ovviamente, sto seguendo un filo logico particolare (personale), che può dare l’impressione di mischiare “grandezze” diverse, quasi a caso; non è certamente il caso che muove questo flusso informativo:
anche lo scarabocchio di un infante, conserva al proprio “interno/esterno”, un valore simbolico multi stratificato (livelli di verità).
Se, ora, sostituiamo il “sasso” con l’Universo stesso, che cosa accade a livello immaginifico?
Che l’Universo, fattosi “punto”, viene scagliato (emerge) in una superficie ideale, che lo "contiene/ospita". Tale “superficie” deve necessariamente essere infinita (logica mentale attuale) e, dunque, sfuggire al senso ultimo della riflessione? No.
Un simile “piano per gli eventi” può essere anche il "vetrino" (“banco di lavoro”), piazzato in un moderno microscopio elettronico. Perché?
Perché... l’Universo potenziale è condensato in un “punto”.
Che cosa accade tra due reagenti? Una “reazione”…
Questa reazione corrisponde al fenomeno della Creazione che, in più larga scala, l’Universo rappresenta. Ecco il senso logico del pensare ad una grande "esplosione" (Big Bang). Ma, quello che sfugge è:
- la mano che ha gettato il “sasso”
- l’intento che ha mosso la mano
- l’ispirazione che insufflato l’idea, dalla quale si è forgiato l’intento (Branduardi docet)...
E, in definitiva:
- ciò che è “esploso” è qualcosa che ha “reagito” (sasso contro la superficie acquea)
- ciò che è “esploso” è qualcosa che si è manifestato apparentemente dal nulla (come il calore che si sviluppa da una reazione tra componenti adatti)
- ciò che è “esploso” è qualcosa che è “emerso” (come un isola dal mare).
Se si osserva l’esplosione si perde di vista l’atto che l’ha permessa, perché l’esplosione è solo la conseguente reazione (effetto collaterale).
È un fenomeno "solo a più larga scala",
rispetto al semplice osservare la formazione di una muffa, ad esempio.
Non è la stessa cosa? E chi lo dice? L’attuale logica, suppongo. Però la
considerazione che ho sviluppato per l’Analogia Frattale, mi autorizza ad allargare a "macchia d’olio" il raggio d’azione (portata) del mio evento (Presenza) nelle 3d.
La muffa si forma su un substrato organico (superficie già esistente). Bene! L’Universo si è formato “su” una base pre esistente: perché no?
I concetti di vuoto, di nulla, di zero o di “infinito”… che cosa indicano?
Dei punti “terminali aperti” lungo le vie che sono partite da “Roma”.
Punti (confini attuali, secondo il paradigma attuale 3d di “comodo”) che sono – nello stesso Tempo – aperti e chiusi, in funzione di come li si osserva. Quindi, questi punti non hanno una propria Natura, se dipendono da come li si osserva?
Naa. Hanno una propria Natura ma, allo stesso Tempo, appaiono "per come li si osserva".
Osservatore:
- vede
- non vede.
Punto:
- è.
Effetto per l’osservatore:
- se “vede”… il punto si “apre” e diventa visibile
- se “non vede”… il punto è “chiuso” e rimane invisibile, ma “è” ugualmente.
Se un fenomeno "appare dal nulla", c’è un motivo ed una spiegazione ,anzi, più di una spiegazione:
una serie livellata e gerarchica di “motivi e spiegazioni”.
Una sinfonia di “spiegazioni” che… confondono l’osservatore, dal momento in cui esso è preda del “panorama/orizzonte” di cui “gode”, in qualità di “contenuto” (è come mettersi gli "occhiali per non vedere")...
C’è, insomma, un’abbondanza di “motivi e spiegazioni”; abbondanza.
Il contrario di quello che è emerso nelle 3d attuali, governate da una forma di sfruttamento di tutto ciò che esiste, trasformando l’ambiente 3d in un qualcosa di insufficiente a sostenere il “futuro” della razza umana.
L’emersione del fenomeno della “rarità” e della “scarsità”, è la conseguenza dell’implementazione di una logica riduttiva, in capo alla forma simbolica della Piramide, governata dalla frequenza più opportuna nel mantenere il Globo 3d ed il suo contenuto, nel “recinto di controllo” del Nucleo Primo.
La superficie del Mondo 3d è scossa da interferenze (incantesimo, segnale portante Anti-Sistemico), per cui i nuovi nati (sasso) conoscono ben presto la riduzione energetica derivante dal proprio "impatto con le 3d", entrando da subito a far parte del campo gravitazionale del potere di controllo, attualmente "senza forma", imperante.
Inoltre, i nuovi nati vengono trattati per consuetudine, dagli “altri”, come degli esseri necessitanti di tutto e completamente indifesi, per cui attraverso il processo educazionale s’instaura la riduzione locale dell’evento (nascita), potenzialmente “infinito per portata e centralità”, al livello “omeopatico”, ossia, permettendo quella riduzione in scala (zoom), che tuttavia non perde mai (nel sottile, nel frattale) la valenza originale, ma che (in assenza di consapevolezza) la inverte apparentemente, relegandola all’interno ed in profondità (shock, trauma) nel complesso ibrido umano, in via di instradamento alla Vita sociale.
L’educazione attuale (dell’ultima era) è un qualcosa che segue il flusso di "riduzione teorica", che proviene dal frammento Animico penetrato (aggiuntosi) alla Natura umana, rendendola di fatto “ibrida” e dotandola di quella componente d’eternità (balzo quantico della possibilità) che, diversamente, l’umano artificiale non avrebbe potuto configurare.
Così
come le 3d costituiscono uno scenario capace di ospitare l’esperienza
della Vita, allo stesso modo l’Universo 3d è uno scenario capace di
ospitare l’esperienza dell’esistenza (ordini diversi dell’Essere).
Dal punto prospettico della Vita (fisicità, incarnazione), lo scenario 3d è solido (suolo, alberi, etc.)
Dal punto prospettico della Vita (fisicità, incarnazione), l’Universo 3d è solido (Pianeti, Stelle, etc.).
Dal punto prospettico dell’Esistenza (Essere), lo scenario e l’Universo 3d sono rappresentati dagli stati dell’acqua:
- solido
- liquido
- gassoso.
È come prendere un piano orizzontale ed aggiungergli altre due dimensioni, ossia, è come prendere le 3d e poterle “ruotare su altri due assi” (possibilità).
Perché è difficile “comprendere questo gioco d’effetti ed intersecazioni” (struttura)?
Perché se guardiamo l’esterno, dal buco della serratura del luogo che contiene (casa, corpo ,mente, etc.), è difficile sviluppare doti che sappiano compensare questa riduzione della scala visiva.
Attraverso l’Analogia Frattale è possibile "muoversi", in ogni circostanza, come se… l’informazione non si perdesse mai (essenza).
Ovvio, è una tecnica che va padroneggiata mediante il suo utilizzo ed il proprio credo.
L’esercizio continuo rafforza qualsiasi “atto” fisico o non fisico.
La complessità è qualcosa di “insito tra le righe”, che emerge in caso di circostanze legate alla “non comprensione, derivante dall’atto centrale della propria Presenza distorta”.
Una simile caratteristica ammette in sé (contempla, permette) l’abbondanza di visioni prospettiche (che non sono altro che – ancora – la complessità, sotto ad altra forma).
Per
seguire questo flusso, occorre essere come quelle scimmie che si
lanciano a gran velocità, da un ramo ad un altro, albero dopo albero…
senza mai perdere ritmo e senso della direzione.
L’abbondanza, ad un certo punto, viene come limitata (inversione apparente) nella sua fruizione massiva ed individuale, in tutti quei casi che sono soggetti (partecipi) ad una certa "possessione frequenziale", come il vivere in un ambiente sottoposto a “leggi imposte in maniera pre confezionata”, senza avere di fatto la possibilità di poter accedere al sistema legislativo e, dunque, accettando la relativa diluizione del proprio “campo”, all’interno di un qualcosa che si riconosce “superiore per forza e portata”, facendo credere l'esatto opposto (democrazia).
L’abbondanza è, comunque, in quanto “radiazione di fondo”, sempre presente nella “quantità”.
Ad esempio, nell’attuale forma di paradigma di “sfruttamento della scarsità”, c’è una grande quantità di “persone, città, macchine, prodotti, mansioni, religioni, sport, partiti, etc.), ma:
nella quantità si annida la “tentazione”.
È un processo a cascata, che risente dell’imprinting del “ramo” aperto (livello agganciato e sua relativa caratteristica).
Quando il proprietario di un’azienda alimentare, ad esempio, decide di “risparmiare”, che cosa fa? Riduce (sostituisce, drena, impoverisce) di poco, ma gradualmente, quelle componenti più costose, tra gli ingredienti dei propri prodotti:
nel Tempo, questa pratica, abbassa la qualità dei prodotti che si riversano nell’intera filiera di distribuzione.
La scelta del consumatore, per la verità, si riduce anch’essa:
tra il decidere se comprare questo o quello, nella grande ma sempre più limitata (non scelta) offerta totale.
In cosa consiste la riduzione di scelta?
Consiste nel perdere completamente la bussola relativa al proprio benessere, derivante dallo stanziamento abitudinario e dalla relativa “perdita di memoria”.
Ciò avviene quando… l’intero sistema produttivo "lima verso il basso" la qualità della produzione. Quando il consumatore non può più accorgersi e dimentica la differenza tra ciò che aveva assunto prima ed ora.
- questo fenomeno è quello che sta lentamente “consumando” l’attuale contenuto delle 3d (tutto). L'erosione delle montagne è il frattale...
- questo fenomeno avviene quando il “proprietario” può contare su un grande numero di clienti (platea), quando la legge “acconsente” (lobby), quando è “disposto a farlo” (schiavitù, possessione).
Se la grande platea esiste, allora sarà possibile anche limare di poco (non apparenza) la qualità, al fine di ottenere un ritorno sulle vendite maggiore, prestandosi allo scopo "superiore", proveniente dal Nucleo Primo (contenimento).
La conseguenza è quell’inarrivabile senso di impotenza che si manifesta nel consumatore/individuo, quando progressivamente si “spegne” quella "fiamma interiore" che, bruciava una volta, e che per intuito rammenta ancora, senza tuttavia poterne concretizzare il contesto (depressione, privazione energetica, riduzione della possibilità, annichilimento a livello dell’Essere).
Lo sdoppiamento del contesto in cui si vive (dualità), riflette la condizione interna dell’individuo, a sua volta, “intermittente, seppure tendente verso il basso”.
Se tutte le strade portano a Roma, invertendo il flusso (direzione) è possibile tornare… dove?
Attenzione:
- se tutte le strade portano a Roma, significa anche che… percorrendole al contrario, ci si allontana da Roma.
Ma non in questo loop, caratterizzato da:
entrambe le direzioni che portano a Roma.
Non c’è inversione di sorta, perché è già tutto invertito, essendo il vortice polarizzato all’”A-Roma di Roma”.
Non se ne esce. Si è contenuti. Tutto è conformato all’attuale loop 3d.
Allo stesso Tempo, tutto si presta per l’emersione potenziale della polarità meno apparente.
Dipende dall’osservatore, dalla propria posizione centrale (Presenza).
L’Analogia Frattale è il mezzo attraverso il quale poter scatenare questa “esplosione” di Sovranità (Big Bang).
Qual è il grado medio di “conoscenza” attuale?
Come funziona una calcolatrice? È come chiedere il funzionamento di un pc, come si spiega?
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La “conoscenza” è davvero bassa (filtro).
Il mercato delle calcolatrici è estremamente sensibile al prezzo e normalmente l'utente si preoccupa di quale sia il modello meno costoso, avente le specifiche di suo interesse, ma non si cura molto della velocità di calcolo (dal momento che è fortemente condizionata dalla rapidità dell'utente nel premere i tasti).
Pertanto i progettisti delle calcolatrici tendono a minimizzare il numero di componenti logici nel microprocessore...
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La velocità di calcolo è… fortemente condizionata dalla rapidità dell'utente nel premere i tasti.
È sempre un "dipende da me, te, noi". Anche sfruttando la combinazione vocale, presente nei moderni dispositivi elettronici… c’è sempre la caratteristica della propria componente (abilità, conoscenza di se stessi).
Se la tua “abilità” ("intelligenza") è tale da farti emergere dalla media, ma non “abilitante all’evaporare" (Quintessenza), allora corri il serio “rischio” di essere assunto dall’(Anti)Sistema.
Il piccolo genio del web alla conquista di Google.
La vicenda del dodicenne Nikos Adám sembra essere stata scritta da uno sceneggiatore di Hollywood.
La vicenda del dodicenne Nikos Adám sembra essere stata scritta da uno sceneggiatore di Hollywood.
Qualche tempo fa, alla Fiera Internazionale di Tessalonica, questo intraprendente bambino greco ha posto alcune domande agli esperti di Google durante un seminario che si stava tenendo durante l’evento.
Alle due domande fatte da questo piccolo genio, i programmatori e le centinaia di persone presenti sono rimasti letteralmente a bocca aperta.
Il team di Google presente all’evento di Tessalonica ha deciso di approfondire e ha scoperto come il ragazzo sia totalmente autodidatta:
nessuno gli ha insegnato nulla, l’apprendimento è avvenuto attraverso i libri e gli esperimenti sul web. Con grande intraprendenza il ragazzino ha creato il sito Tech is Game sul quale ha caricato programmi tecnici, giochi e applicazioni.
Una volta valutate le incredibili doti del ragazzo (che nel corso della settimana aveva assistito alle presentazioni dei migliori programmatori dei sistemi Android e Google Glasses), Google ha preso contatto con la sua famiglia e ha deciso di assumere il giovanissimo Nikos per farlo lavorare su di un nuovo social network, un server per i giochi online e un sistema di sicurezza...
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Ogni ottimo hacker trova lavoro direttamente presso coloro che ha “derubato”.
Come si può, in questa maniera, formare una comunità hacker, autenticamente slegata dal potere di controllo? He. He. He… si è sempre nel loop, nel “Nastro di Mobius"…
Sogei, se il cliente soddisfatto è il proprietario.
Dovrebbe essere un fiore all’occhiello del ministero dell’Economia, ma ogni tanto dà i numeri. La Sogei, società generale d’informatica partecipata al 100 per cento dal ministero dell’Economia e Finanze, qualche giorno fa ha mandato in tilt il sito web dell’Agenzia delle Entrate.
“Non è possibile accedere al sito internet né chiamare il call center”, avevano fatto sapere dall’Agenzia. Problemi tecnici ai server della società che gestisce da oltre 35 anni i dati informatici sensibili per le Agenzie fiscali come Equitalia e la Guardia di Finanza.
Dalle parti di via XX Settembre tengono molto al buon funzionamento della Sogei. Tanto da commissionare un’indagine per misurare la valutazione dei clienti. Niente di strano, anzi.
L’inghippo, però, si crea nel momento in cui i clienti chiamati a rispondere sono i proprietari stessi.
Il ministro del Tesoro, Fabrizio Saccomanni, ha deciso di affidare alla Swg – che ha vinto la gara d’appalto precedentemente predisposta dalla Consip,
la centrale acquisti dello stesso dicastero – il compito di capire
quanto gli utenti siano soddisfatti dei servizi offerti dalla Sogei.
Ma
chiedere all’Agenzie delle Entrate se è contenta del lavoro di Sogei
equivale a domandare ad un produttore di scarpe se sono comode quelle
che lui stesso si mette ai piedi.
Già, perché nel consiglio di amministrazione della Sogei presieduto da Cristiano Cannarsa siedono, tra gli altri, Salvatore Lampone, direttore centrale accertamento dell’Agenzia delle Entrate e Giuseppe Peleggi, capo dell’Agenzia delle dogane e dei monopoli. Difficile credere che chi gestisce una società della quale si valuta l’efficienza possa rispondere male…
Ancora il loop (firma).
Aziende pubbliche, dove c'è Stato c'è perdita.
Municipalizzate, partecipate, pubbliche. In Italia molte aziende sono in mano alla politica, a livello nazionale o locale, che le gestisce. Di norma si tratta di società che si occupano di fornire servizi utili alla comunità, dall'energia ai trasporti pubblici, dai rifiuti alle comunicazioni.
Il
problema è che, se il servizio dev'essere garantito (e magari economico
per i cittadini), non sempre produce utili. Anzi, tutt'altro.
Una realtà non subito evidente, soprattutto se guardiamo alle municipalizzate quotate in borsa, dove molte aziende partecipate galoppano. Come la milanese A2A, che in un anno ha guadagnato il 116%, o la romana Acea (quella spesso al centro di polemiche e scandali, ndr.), cresciuta del 106%. Ma dietro a questi numeri si nascondono aziende in rosso.
Nel 2011, infatti, ben l’85% delle municipalizzate ha chiuso il bilancio in perdita, mentre una ricerca Anci del
2012 dice che il 41% delle 3.600 società partecipate dai Comuni ha
accumulando perdite complessive per 581,2 milioni di euro.
Insomma, appare evidente che qualcosa non funzioni nel servizio pubblico, che costa pesantemente sui conti dello Stato, cioè sui cittadini. Eppure cambiare il trend appare difficilissimo, con le lobby delle municipalizzate pronte alle barricate…
Tutto è saldamento tenuto sotto controllo. La biodiversità è stata clonata, diventando “diversità apparente”.
I concetti derivati da “simboli/archetipi”, che sfuggono per "portata”, diventano luoghi comuni inariditi e lasciati al Sole ad essicarsi, come per perdere persino il “sapore” di ciò da cui provengono…
Ogni simile concetto, forma il linguaggio che, usualmente, si utilizza per “comprendersi”.
Non c’è che dire: alla Regia non manca affatto il senso dell’umorismo (tra le righe).
La vastità del senso dell’esistenza è tale da risultare ridotto, piegato ed invertito, dal modello prospettico 3d attuale; tralasciando il “come sia potuto accadere”… questa verità è ampiamente caratterizzante il Mondo intero, ad ogni latitudine.
Una vastità che diventa complessa perché non la si “capisce/ricorda” più. L’effetto diretto che si propaga nelle 3d è l’abbondanza, nel senso di “quantità, nella riduzione di portata della vastità”.
Il frattale più vicino, è costituito dai sette miliardi di esseri umani che attualmente popolano la Terra 3d (effetto virale).
L’India sforna ogni anno oltre duecentomila laureati in ingegneria, più del doppio dell’America e dell’Europa. Certo i problemi che deve risolvere sono ancora enormi:
ha trecentottanta milioni di analfabeti e duecentoventi milioni di persone che vivono con meno di un dollaro al giorno, ma è previsto che in qualche decennio l’India diventi leader mondiale dell’economia, superando gli Stati Uniti...
Per
la matematica l’India ha una grande tradizione e rivendica giustamente
un primato che è stato, almeno in parte usurpato dall’Occidente.
"Nelle intenzioni di qualcuno - osserva Gorge Gheverghese nel suo libro fondamentale per riscoprire la vera storia della matematica, C’era una volta il numero - il progresso scientifico diventa un fenomeno esclusivamente europeo che può essere emulato da altre nazioni solo seguendo il peculiare cammino dell'evoluzione sociale e scientifica in Europa".
L’India non è soltanto la patria dello zero e delle cifre che gli arabi portarono dall’India all’Europa. Il
teorema di Pitagora, ricorda Gheverghese, era già conosciuto dai
babilonesi mille anni prima di Pitagora e furono gli indiani a definire
il seno di un angolo…
In pratica, almeno all’inizio, vengono presentate diverse tecniche di calcolo, utili per sviluppare una maggiore flessibilità nel ragionamento matematico. Lo studente, grazie a queste tecniche di calcolo, approfondite in seguito da molti altri matematici, può scoprire più facilmente nuovi metodi di soluzione dei problemi e rendersi conto che non esiste un unico metodo corretto.
In tal modo il lavoro scolastico diventa più creativo, dicono i fautori della Matematica Vedica, e aumenta l’interesse per il lavoro che lo studente deve fare in classe…
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Lo studente, grazie a queste tecniche di calcolo, approfondite in seguito da molti altri matematici, può scoprire più facilmente nuovi metodi di soluzione dei problemi e rendersi conto che non esiste un unico metodo corretto…
A tal riprova, vengono riportate diverse modalità per eseguire una moltiplicazione. A prescindere dall’appellativo utilizzato (provenienza), è evidente che “tutte le strade portano a Roma” (loop, risultato della moltiplicazione):
Gli articoli di SPS servono per riflettere e non hanno nessun’altra pretesa.
Non aspirano a divenire dogmi, né a prendere il “posto” di nessun’altra “forma di convinzione”.
Tutto quello che so viene da me...
Tutto quello che so è per me…
Tutto quello che so può cambiare da un momento all’altro…
Tutto quello che so è pari ai riflessi che si formano sullo specchio corrente dell’acqua, modellato da ogni variabile e costante fuori e dentro di me…
Tutto quello che so è per me…
Tutto quello che so può cambiare da un momento all’altro…
Tutto quello che so è pari ai riflessi che si formano sullo specchio corrente dell’acqua, modellato da ogni variabile e costante fuori e dentro di me…
Per questo, in un simile oceano di possibilità e livelli, scelgo di ripartire da me stesso, ossia, da quell’unica “sensazione” che mi auto definisce ed auto localizza, in qualche modo.
“Così è”… in barba ad ogni altra convenzione, credo, evidenza altrui.
Simpaticamente, “in barba”.
Dipende da me.
Davide Nebuloni
http://sacroprofanosacro.blogspot.it/2013/11/simpaticamente-in-barba.html#more
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