Un nuovo ospite indesiderato e pericoloso è arrivato nel mar Mediterraneo: il pesce palla velenoso.
Al momento, stranamente, le autorità italiane hanno preferito non
diffondere la notizia. Una decisione, questa, che diventa difficilmente
comprensibile se si considera che, nonostante siano remote le
possibilità che il pesce finisca in tavola, l'animale è velenoso e
dannoso per l'uomo.
La questione, spiega la testata specializzata "Il Fatto Alimentare", "non
va sottovalutata perché le carni del pesce sono altamente tossiche
anche dopo la cottura, e consumi occasionali hanno già causato alcuni
decessi in altri Paesi del bacino mediterraneo".
L’Ispra (Istituto Superiore per la
Protezione e la Ricerca Ambientale) ha segnalato a tutti i centri delle
Asl che si occupano di allerta sanitaria la presenza del pesce palla nei
mari Italiani in un documento datato sette novembre 2013 – ricostruisce
"Il Fatto Alimentare" – Desta una certa preoccupazione la frase finale
che recita: "Poiché
il mercato dei prodotti ittici è particolarmente sensibile agli allarmi
[…] non sarà data alcuna comunicazione stampa di tale rinvenimento".
Chiarito che nessun esemplare di questa famiglia può comparire nelle pescherie italiane, resta comunque doveroso allertare i cittadini e i pescatori a non mangiarlo in caso di un’eventuale cattura.
Quindi, perché l’Ispra propone di nascondere la notizia?
Il tentativo – conclude "Il Fatto" –
di non informare la stampa è ancora più bizzarro se si considera che lo
stesso Istituto ha creato delle locandine che saranno affisse in tutti i
porti della Sicilia meridionale".
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