lunedì 7 aprile 2014

Roskosmos - NASA: ci sarà il divorzio completo?

Roskosmos - NASA: ci sarà il divorzio completo?

Il rifiuto della NASA di collaborazione con la Russia arrecherà danni, innanzitutto agli stessi USA e al loro programma spaziale. Se ci sarà un vincitore lo saranno società spaziali private. Sfruttando "il tema crimeano", i loro lobbisti cercheranno di convincere il Congresso a stanziare maggiori somme per la NASA e, alla fine, – per i propri progetti. Alla NASA è stato assegnato il ruolo del "bastone" per "punire" la Russia per la Crimea.
 
Edizione online "The Verge" ha pubblicato una circolare interna dell'Agenzia che prescrive di troncare contatti con colleghi russi al riguardo di qualsiasi problematica fuorché l'ISS. Si afferma che una tale direttiva l'Agenzia ha ricevuto dalla Casa Bianca. Tuttavia la riduzione dei legami con la Russia metterà a rischio i futuri programmi spaziali negli stessi USA, - ne é convinto lo scienziato-missilista e scrittore americano James Oberg. "Se si rinuncia a qualcosa nello spazio non sarà facile riappropriarsene", l'ha comunicato a "The Verge".

La dipendenza degli USA dalla Russia nel campo spaziale innanzitutto è legata a due aspetti. Gli americani, senza i "Soyuz", non potranno portare i loro astronauti sull'ISS: fino al 2017 non sono in agenda i voli pilotati delle navicelle spaziali pilotate private. Inoltre la NASA intende costruire un nuovo razzo-vettore pesante basato sui propulsori russi "RD-180" (sono già stati acquistati per razzi-vettori "Atlas"). Se la Russia applicherà le contromisure allora premerà sui punti più dolenti, ritiene Yurij Solozobov, direttore dei progetti internazionali dell'Istituto della strategia nazionale.

Se ci dicono "sanzioni", allora anche noi pronunciamo la parola altrettanto meravigliosa - "sanzioni". Vogliamo colpire il programma dei voli pilotati degli USA e il loro futuro razzo-vettore. E poi vedremo che ululato si sentirà prima a Houston e poi a Washington.

Non diventeranno un ostacolo insormontabile i contratti già firmati per la fornitura di "RD-180" oppure per l'acquisto dei posti per gli astronauti NASA sugli "Soyuz". Quando si tratta di sanzioni entra in vigore la circostanza di forza maggiore di matrice politica. A dire il vero, esiste anche un'altra strada, continua l'esperto.

C'e' sempre una possibilità, ad esempio, di effettuare i lavori di manutenzione sul sistema di controllo di un razzo-vettore, inventare delle scuse plausibili, dicendo che noi stiamo rimodernando le rampe di lancio. Oppure che stiamo modificando la costruzione del razzo-vettore.

Inoltre si può puntare su altri partner, - ritiene Serguey Druzhilovskij, professore della cattedra degli studi orientali dell’Università delle relazioni internazionali (MGIMO) presso il ministero degli Esteri della Russia.

L'Iran è pronto a collaborare e dare i soldi per programmi spaziali. Ci sono molti altri paesi pronti con piacere ad agganciarsi al nostro programma.

Il rover "Curiosity" con a bordo impianti russi opera sul Pianeta Rosso. I loro dati sono stati inviati per posta a Mosca dai colleghi americani. Anche la comunicazione tra scienziati e lo scambio dei risultati delle sperimentazioni congiunte possono farne le spese, - ammonisce Maksim Litvak, ricercatore di punta del laboratorio di spettroscopia dell'Istituto degli Studi Spaziali dell'Accademia Russa delle Scienze.

E' vietato lo scambio di e-mail tra il personale della NASA e di Roskosmos. In questo caso sono coinvolti scienziati da ambedue le parti. Da parte nostra – l'Istituto degli Studi Spaziali, da parte loro – il Laboratorio del movimento a reazione. Perciò né noi, né loro per ora ci rendiamo conto di possibili conseguenze.

L'attuale conflitto fa comodo alle società spaziali private. Avranno più possibilità di ottenere le finanze necessarie per i propri progetti. I membri del Congresso finanzieranno più volentieri i programmi delle navicelle spaziali private nell'ambito della NASA.

La questione principale ora - è se avverrà il "divorzio" completo nel campo spaziale. Gli esperti fanno ricordare che all'apice della guerra fredda le controversie politiche non hanno bloccato ai due paesi l'agganciamento delle navicelle spaziali "Soyuz" e "Apollo".
 

Boris Pavliščev

 

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