In precedenza la Casa Bianca ha comunicato che Biden
sarebbe partito per Kiev il 21 aprile e il giorno dopo si sarebbe
incontrato con i rappresentanti delle attuali autorità.Nel corso della
visita in Ucraina Biden deve discutere la situazione creatasi nell’est
del paese, le questioni reative alla decentralizzazione e alla riforma
costituzionale, nonché all’indipendenzа nella sfera dell’energia.
Secondo
il parere di Rostislav Išenko, presidente del Centro ucraino per
l’analisi sistemica e le previsioni, gli USA hanno di fronte il problema
come uscire dall’Ucraina senza perdere la faccia:
Penso che Biden sia andato adesso in Ucraina per capire se gli USA abbiano ancoratale possibilità, ossia in che misura le autorità di Kiev siano ora in grado di svolgere già la funzione di semplice copertura della ritirata degli USA, anzichè quella di difesa degli interessi americani in Ucraina.
Stando all’esperto, adesso è già
chiaro che le autorità di Kiev non sono in grado di realizzare gli
accordi raggiunti a Ginevra tra USA e Russia. Secondo le parole di
Išenko,le autorità “non sono capaci di reprimere l’insurrezione nel
sud-est, è più probabile invece che il sud-est reprimerà Kiev”.
Veronica
Krašeninnikova, direttore generale dell’Istituto di ricerche ed
iniziative dipolitica estera, ritiene che la visita di Biden dimostri la
grande e persistente attenzionedegli USA verso quanto avviene in
Ucraina:
Solo una settimana fa è stato a Kiev il capo della CIA John Brennan. Ora arriva ilvicepresidente. Le alte cariche dei visitatori americani sono una prova del fatto che Washington attribuisca una grande importanza agli avvenimenti ucraini. Ma oltre allevisite è noto che le autorità di Kiev sono permanente in contatto con Washington e si sentono, evidentemente, alcune volte al giorno.
Secondo l’opinione
dell’esperto, tale patrocinio mostra "quanto le autorità autoproclamate
di Kiev dipendano da Washington e che non sono autonome”.
Veronica
Krašeninnikova ha espresso inoltre la speranza che durante la sua
visita Biden eserciterà le necessarie pressioni sulle autorità di Kiev
affinché rispettino gli accordi di Ginevra, sebbene “la loro
realizzazione sia poco probabile”.
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