Finora erano solo azioni segrete, ufficialmente negate. Ora il
Congresso ha approvato soldi e armi per due organizzazioni legate ad
Al-Qa’ida. [Thierry Meyssan]

«Sotto i nostri occhi», cronaca di politica internazionale n°68
Dopo la guerra in Afghanistan contro i sovietici, molti autori hanno messo in evidenza il ruolo degli Stati Uniti come finanziatori del terrorismo internazionale. Tuttavia, fino ad ora si trattava solo di azioni segrete, di cui finora Washington non si era assunta la paternità. Un passo decisivo è stato compiuto con la Siria: il Congresso ha approvato il finanziamento e l’armamento di due organizzazioni rappresentative di Al-Qa’ida. Ciò che era in precedenza il segreto di Pulcinella ora è diventato la politica ufficiale del “Paese della libertà”: il terrorismo.
In violazione delle risoluzioni 1267 e
1373 del Consiglio di sicurezza, Il Congresso degli Stati Uniti ha
votato il finanziamento e l’armamento del Fronte al-Nusra e dell’Emirato
islamico dell’Iraq e del Levante, due importanti organizzazioni di
Al-Qa’ida e classificate come “terroriste” dalle Nazioni Unite. Questa
decisione sarà valida fino al 30 settembre 2014.
La prima settimana della Conferenza di Pace di Ginevra 2 è stata
piuttosto movimentata. Purtroppo, l’opinione pubblica occidentale non è
stata propriamente informata, vittima delle continue censure che la
opprimono.
Questo è davvero il paradosso principale di questa guerra: le
immagini sono esattamente il contrario della realtà. Secondo i media
internazionali, il conflitto oppone, da un lato, degli Stati raccoltisi
intorno a Washington,e Riyadh, intenti a difendere la democrazia e
condurre la lotta mondiale contro il terrorismo, dall’altra la Siria e i
suoi alleati russi, che risultano impediti a forza di essere diffamati
come dittature che manipolano il terrorismo.
Se tutti sono ben consapevoli del fatto che l’Arabia Saudita non è
una democrazia, bensì una monarchia assoluta, laddove la tirannia di una
famiglia e di una setta controlla un intero popolo, gli Stati Uniti
godono dell’immagine di un democrazia e meglio ancora di “Paese della
libertà”.
uttavia, l’informazione principale della settimana è stata censurata
in tutti gli stati membri della NATO: il Congresso degli Stati Uniti si è
riunito segretamente per votare il finanziamento e l’armamento dei
“ribelli in Siria” fino al 30 settembre 2014. Sì, avete letto bene. Il
Congresso tiene incontri segreti che la stampa non può menzionare. Ecco
perché la notizia,originariamente pubblicata dall’agenzia di stampa
britannica Reuters [1],
è stata scrupolosamente ignorata dalla stampa e dai media negli Stati
Uniti e dalla maggior parte dei media in Europa occidentale e nel Golfo.
Solo gli abitanti del “resto del mondo” avevano il diritto di conoscere
la verità.
La libertà di espressione e il diritto dei cittadini all’informazione
sono ancora i presupposti per la democrazia. Sono meglio rispettati in
Siria e Russia che in Occidente.
Poiché nessuno ha letto la legge approvata dal Congresso, non si sa
che cosa essa stabilisca esattamente. Tuttavia, è chiaro che i “ribelli ”
in questione non mirano a rovesciare il governo siriano – ci hanno
rinunciato – ma piuttosto a “insanguinarlo”. Ecco perché non si
comportano come soldati, ma come terroristi. Sì, di nuovo, avete letto
bene: gli Stati Uniti, presunte vittime di Al-Qa’ida in data 11
Settembre 2001, e poi leader della “guerra globale al terrorismo”,
finanziano il principale focolaio terroristico internazionale in cui
agiscono due organizzazioni ufficialmente subordinate ad Al-Qa’ida (Al-
Nusra e l’Emirato Islamico dell’Iraq e del Levante). Non si tratta più
di una manovra oscura dei servizi segreti, ma piuttosto di una legge,
pienamente assunta, ancorché approvata a porte chiuse per non
contraddire la propaganda.
D’altra parte, ci si chiede in che modo la stampa occidentale – che
da 13 anni imputa ad Al-Qa’ida di essere l’autore degli attentati
dell’11 settembre ignorando la destituzione del presidente George W.
Bush in quel giorno da parte dei militari – potrebbe mai spiegare
all’opinione pubblica la sua decisione. Infatti, la procedura
statunitense di “Continuità di Governo” (CoG) è protetta anch’essa dalla
censura. È anche per questo che, gli occidentali non hanno mai saputo
che, nel corso di quell’11 settembre, il potere era stato trasferito dai
civili ai militari, dalle 10 del mattino fino a sera, e durante tutto
quel giorno gli Stati Uniti erano governati da un’autorità segreta, in
violazione delle loro leggi e della loro costituzione.
Durante la Guerra Fredda, la CIA finanziava lo scrittore George Orwell affinché immaginasse la dittatura del futuro. Washington ha creduto così di svegliare le coscienze di fronte alla minaccia sovietica. Ma in realtà, l’URSS non ha mai assomigliato all’incubo di “1984″, intanto che gli Stati Uniti ne sono diventati l’incarnazione.
Il discorso annuale di Barack Obama sullo stato dell’Unione si è
trasformato in un eccezionale esercizio di menzogne. Davanti ai 538
membri del Congresso che sin dall’inizio lo applaudivano, il presidente
ha dichiarato : “Una cosa non cambierà: la nostra determinazione a non
permettere ai terroristi di lanciare altri attacchi contro il nostro
paese. E ancora: “In Siria, sosterremo l’opposizione che respinge il
programma delle reti terroristiche”.
Eppure, quando la delegazione siriana a Ginevra 2 ha sottoposto – a
quella che s’intendeva rappresentare come la sua “opposizione” – una
mozione, esclusivamente basata sulle risoluzioni 1267 e 1373 del
Consiglio di sicurezza, a condanna del terrorismo, questa è stata
respinta senza causare alcuna protesta da parte di Washington. E per una
buona ragione: il terrorismo sono gli Stati Uniti, e la delegazione
“dell’opposizione” riceve i suoi ordini direttamente dall’ambasciatore
Robert S. Ford, presente in loco.
Robert S. Ford, l’ex assistente di John Negroponte in Iraq. Nei primi anni ’80, Negroponte, aveva contrastato la rivoluzione nicaraguense arruolando migliaia di mercenari e alcuni collaboratori locali, costituendo i cosiddetti “Contras”. La Corte internazionale di giustizia, vale a dire il tribunale interno delle Nazioni Unite, ha condannato Washington per questa ingerenza che non osava pronunciare il proprio nome. Poi, negli anni duemila, Negroponte e Ford riproposero lo stesso scenario in Iraq. Questa volta però l’intento era di annientare la resistenza nazionalista facendola combattere da Al Qa’ida.
Mentre i siriani e la delegazione dell’«opposizione»discutevano a
Ginevra, a Washington il presidente, applaudito meccanicamente dal
Congresso, ha continuato il suo esercizio di ipocrisia: “Noi lottiamo
contro il terrorismo non grazie all’intelligence e alle operazioni
militari, ma anche rimanendo fedeli agli ideali della nostra
Costituzione e restando un esempio per il mondo intero(… ). E
continueremo a lavorare con la comunità internazionale per dare al
popolo siriano il futuro che merita: un futuro senza dittatura, senza
terrore e senza paura. ”
La guerra condotta dalla NATO e il CCG
in Siria ha già causato più di 130mila morti,secondo i dati del MI6,
diffusi dall’Osservatorio siriano per i diritti umani, dove i i
carnefici attribuiscono la responsabilità al popolo che osa contrastarli
e al suo presidente, Bashar el-Assad.
Thierry Meyssan
2 febbraio 2014.
Traduzione a cura di D. Santella e Matzu Yagi.
Questa “cronaca settimanale di politica estera” appare simultaneamente in versione araba sul quotidiano “Al-Watan” (Siria), in versione tedesca sulla “Neue Reinische Zeitung”, in lingua russa sulla “Komsomolskaja Pravda”, in inglese su “Information Clearing House”, in francese sul “Réseau Voltaire”.
Fonte: megachip.globalist.it
visto su: http://guardforangels.altervista.org/blog/usa-i-primi-finanziatori-mondiali-terrorismo/
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