lunedì 24 agosto 2015

Il Collasso dell'Europa (Jon Rappoport)

"Per molto tempo, abbiamo vissuto con l'illusione che le nazioni prospere potessero elevare il tenore di vita dei paesi poveri. Quell’illusione era solo un pezzo di propaganda infernale. L'obiettivo era sempre lo sfruttamento di quelle nazioni: la loro terra, le loro risorse, il loro lavoro." 
('The Underground', Jon Rappoport)
 
Cominciamo con questo argomento:

La paura dell'individualità viene dal timore che un essere umano, vitale e libero dalle catene, possa creare qualcosa in grado di smascherare la bufala titanica della collettività e del gruppo; il timore che un individuo possa creare qualcosa di innegabilmente grande e diverso e, di conseguenza, mettere la società umana collettiva nella sua giusta prospettiva.

E così l'individuo è chiamato a sacrificarsi sull'altare del gruppo: questa è la direttiva.

Il contro-forza è l'individuo che usa la sua mente razionale, la sua immaginazione e la sua forza creativa per superare questo lavaggio del cervello sociale.

Il primo passo è capire che non si è necessariamente una parte del grande Blog collettivo.

Così la maggior parte delle persone nelle cosiddette "democrazie" non vedrebbero più le cose in questo modo. Avrebbero di che obiettare. Avrebbero da rivendicare che non sono rispettate "le esigenze di tutte le persone". Avrebbero da affermare che nessuno ha il diritto di elevarsi al di sopra degli standard delle masse.

E "le masse", ora si riferiscono alle frontiere spalancate in Europa e, come in America, all'afflusso di un gran numero di persone in fuga da altre parti del mondo.

Molte di queste persone sono immigrate (oppure deportate con la forza? ndt) nella speranza di ottenere la sopravvivenza economica, nelle loro nuove case. Si aspettano di usufruire dei programmi di assistenza governativi. Questo non è un melting pot. Si tratta di una vasta estensione del Welfare State, in cui le esigenze dei singoli non hanno posto. Nessun posto per nessuno.
 
Stereotipi sono all'ordine del giorno. "A quale gruppo appartieni? Che razza sei? Quale etnia? Quali sono le vostre lamentele e richieste?"

Sulla superficie, questo vasto programma sembra essere di natura umanitaria, ma niente potrebbe essere più lontano dalla verità.

L’obiettivo è seminare il caos nelle nazioni d'Europa.

Perché? Perché il globalismo, come ogni schema delle elite nella storia del pianeta, vive del motto: "Ordine dal Caos."

Creare il caos, poi andare ad imporre un controllo più serrato, per "risolvere il problema". Muto contro muro, sorveglianza militarizzata della polizia, decimazione della libertà di parola.

In questa atmosfera, è molto facile per l'individuo dimenticare ed essere stato messo da parte con il suo potere e la sua visione unica del futuro, la sua capacità di inventare il futuro.

E' molto facile per l'individuo rinunciare alla razionalità ed alla logica come oggetti inutili di un'epoca passata e semplicemente affondare al livello di una creatura ‘stimolo-risposta’. Ma se ciò accade, che cosa rimane? Niente.

Durante secoli di lotte, l'Europa ha intrapreso una missione per accrescere la libertà individuale, contro ogni previsione, e ci sono state alla fine molte vittorie. Ora, vi è il pericolo che tutto ciò, sparisca.

Se la liberazione dell'individuo da parte dello Stato e della Chiesa è visto oggi come una mera fantasia, un vecchio sogno, una vecchia menzogna della storia, una vecchia illusione, allora il futuro è girato a favore dei maestri globalisti e del loro programma di controllo di massa.

Vi è però un jolly nel mazzo. Le mega-imprese europee, che sono oggi parte integrante della rete globalista, scopriranno presto che la loro base di consumatori si andrà restringendo. In breve, ci sarà un punto in cui queste società non potranno espandersi vendendo i loro prodotti sul mercato. Troppo tardi, le corporazioni non si rendono conto che non sono spendibili nel piano diabolico dei globalisti.

Chi sarà uno dei vincitori? Il Vaticano.

La Chiesa romana ha sempre capito che i loro giorni migliori sono quelli in cui la povertà aumenta. La gente può tornare così a forme più antiche di speranza e disperazione. La gente, a quel punto, può essere controllata con facilità.

Non commettendo errori, le dichiarazioni umanitarie di questo Papa sono solo una storia di copertina che oscura la vera ambizione della Chiesa: floridezza in un momento di crisi.

Più a lungo la crisi dura, meglio è. La visione di una diffusa povertà come condizione permanente è il sogno bagnato della Chiesa. E porta loro giorni di gloria.

Al suo centro, l'intera operazione globalista ha lo scopo di rendere l'individuo, come credono che sia: impotente. Se e in che misura questo programma riesce, non è nelle mani di un gruppo. E' nelle mani dell'anima dell'individuo stesso.

È per questo che il mio lavoro, negli ultimi dieci anni, si è concentrata sempre di più sull'individuo, sulla sua potenza, la sua forza vitale, la sua mente, la sua immaginazione, la sua unicità.

Il futuro è in palio. Sarà il grande fiume della libertà individuale e del potere individuale, che è stato rosicchiato per secoli, in una grande lotta, come la sostanza del futuro, o sarà il prossimo secolo un devolvere in un unico grande miscuglio collettivo planetario, insensato e di scarto?  
  
 
Jon Rappoport
 
 
 

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