Il termine T’ai-C’hi viene talvolta tradotto come “pugno del supremo fondamento“. Ma qual è questo supremo fondamento? Si riferisce all’interazione fra gli eterni opposti: lo Yin la parte scura e negativa, e lo Yang quella chiara e positiva, rappresentati dal simbolo moderno del Tao.
Questa disciplina affonda le sue radici in un tempo antichissimo tra il XII e XIV secolo, ma è difficile da stabilire con esattezza, poiché quest’arte dai movimenti raffinati veniva tramandata oralmente da padre in figlio o da Maestro ad allievo. Si raccontano molte leggende sul suo ideatore, dal nome di Zhang –San –Fong.
Si narra che questo Maestro ebbe un illuminazione,
avvenuta durante una meditazione, egli, rivolto lo sguardo verso la
finestra, vide un combattimento tra una gru ed un serpente. La gru,
nonostante la velocità del secondo, con movimenti leggiadri e circolari
evitava i morsi e contrattaccava con grande precisione e forza del suo
becco. Su questi principi egli sviluppò la nuova disciplina.
Al di là della sua storia affascinante
oggi i praticanti di quest’arte marziale possono usufruire di diversi
benefici che vanno da quelli corporei a quelli psicologici attraverso
l’unione di queste due componenti (il corpo e la mente appunto): i
movimenti dolci del corpo vengono guidati dalla concentrazione
sull’energia interiore (Chi).
Gli aspetti profondi del lavoro sul corpo,
sul respiro e sulla mente possono essere compresi attraverso
l’esperienza personale. Il corpo si rilassa, la respirazione rallenta il
suo ritmo e diventa più profonda, la mente si svuota dai pensieri,
ansie, paure e preoccupazioni. Ovviamente, non si sta parlando di magia,
questi sentimenti non spariscono da soli, ma può favorire condizioni di
tranquillità e senso di benessere tramite il contatto con il proprio
“io interiore”, chiamiamola una sorta di introspezione personale.
Questo
stato è chiamato: meditazione in movimento.
Per quello che riguarda il nostro clima
contemporaneo di crisi economica, molti di noi si possono sentire
oppressi, affaticati, molti altri sono assillati dai ritmi frenetici che
questa ci impone, in questo senso, i movimenti lenti ed armoniosi
associati ad una respirazione diaframmatica ci permette di scaricare le
tensioni della giornata, una trasformazione se vogliamo, dello stress in
qualcosa di costruttivo per noi stessi. Tra i tanti significati che
questa disciplina può assumere certamente non si può non notare che il
movimento ha anche un altro significato metaforico che è quello di
“dinamismo”, il contrario della staticità, che è quella parte negativa
di noi che alimentata dalla pigrizia, dai problemi personali ecc.. non
ci permette di evolvere, come uno stato stagnante che regna nel corpo e
nella psiche.
Oltre ai benefici della mente numerosi
studi hanno dimostrato come già dopo pochi mesi di pratica si riscontra
un miglioramento del tono e dell’elasticità muscolare, aumento del senso
dell’equilibrio, diminuzione di cervicalgie e altri disturbi della
colonna vertebrale. Inoltre è stato approvato che la respirazione calma e
profonda migliora l’efficienza del sistema immunitario e dell’apparato
cardiorespiratorio, ciò favorisce il rilassamento della mente e di
conseguenza favorisce la diminuzione dell’ ansia, migliora anche
nervosismo e insonnia. Rimanendo in ambito scientifico, uno studio
condotto dall’“American Journal of Health Promotion”, portato avanti da
ricercatori dell’Arizona, conferma come la pratica del Tai Chi sia
benefica per la salute dell’organismo e offra benefici psicologici
migliorando la qualità della vita in generale.
Martina Bizzarri
Sei tu a dover compiere lo sforzo richiesto. I grandi del passato hanno solo mostrato la via. Coloro che pensano e seguono quel pensiero si liberano dai vincoli dell’illusione. Un uomo dovrebbe controllare le proprie parole e la propria mente, e non dovrebbe fare male alcuno con il proprio corpo. Se questi comportamenti sono puri egli può progredire sul cammino della saggezza.
Buddhismo
9armonie.net
http://www.altrogiornale.org/tai-chi-il-movimento-che-cura/
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