Questo Team sarà parte integrante del SEAE (European External Action Service) e sarà composto da circa una decina di persone — provenienti da alcuni paesi europei — e con la caratteristica di avere tra i propri skills un russo fluente.
Tra i compiti del Team — che entrerà in servizio operativo a partire dal prossimo primo Settembre — vi è quello di monitorare la "propaganda russa" e quello di consigliare le media's company e le istituzioni nazionali sulle azioni da porre in essere per contrastarla.
Sempre secondo l'Unione Europea tutto questo può essere visto come la risposta delle Istituzioni di Bruxelles alla richiesta — fatta nel Marzo scorso dai capi di stato nazionali — di azioni in risposta "alla campagna di disinformazione posta in atto dai mass media russi".
In sostanza l'Unione Europea dichiara ufficialmente di avere messo sotto commissariamento politico le informazioni — diffuse nel territorio europeo — riguardanti la Federazione Russa. Una decisione che, da un lato, va a confliggere con uno dei principi cardine delle democrazie liberali ovvero l'indipendenza assoluta degli organi di informazione rispetto al potere politico e che dall'altro lato è un paradosso degno di un universo orwelliano: per contrastare la presunta propaganda russa si procede ad istituire un team — dipendente da istituzioni politiche — incaricato di studiare una efficace propaganda antirussa.
L'ultimo dato curioso che non può non essere sottolineato è che questa notizia ha avuto risalto sia sui media russi, sia su quelli ucraini ed americani. I media europei (oggettivamente i più interessati) invece non hanno minimamente informato i lettori di questa novità sorprendente: Quando si dice avere "la coda di paglia".
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