Per
ora, queste sono solo ipotesi, ma ammettono che la serie di esplosioni
non è dovuta al caso. Coincidenze da un po’ di tempo, ma si arriva al
punto in cui si dice: il troppo è troppo, soprattutto per le ultime
quattro esplosioni che danno l’impressione del ping pong, suggerendo una
finale tra cinesi e statunitensi, dati i quattro siti.
• 12 agosto: doppia esplosione in un impianto chimico a Tianjin, Cina: Stati Uniti 1 – Cina 0
• 15 agosto, tre giorni dopo un’esplosione in un impianto chimico in Texas: Stati Uniti 1 – Cina 1
• 22 agosto, esplosione in un impianto chimico nel Shandong: Stati Uniti 2 – Cina 1
• 23 agosto, il giorno dopo diverse forti esplosioni nella base statunitense nella prefettura di Kanagawa, Giappone: Stati Uniti 2 – Cina 2
Chiuso il gioco, la prima osservazione è la velocità della risposta cinese s’è accelerata; da tre giorni si è arrivati a uno. Una così pronta risposta significa che non ci sono stati lunghi preparativi per tali operazioni.
• 12 agosto: doppia esplosione in un impianto chimico a Tianjin, Cina: Stati Uniti 1 – Cina 0
• 15 agosto, tre giorni dopo un’esplosione in un impianto chimico in Texas: Stati Uniti 1 – Cina 1
• 22 agosto, esplosione in un impianto chimico nel Shandong: Stati Uniti 2 – Cina 1
• 23 agosto, il giorno dopo diverse forti esplosioni nella base statunitense nella prefettura di Kanagawa, Giappone: Stati Uniti 2 – Cina 2
Chiuso il gioco, la prima osservazione è la velocità della risposta cinese s’è accelerata; da tre giorni si è arrivati a uno. Una così pronta risposta significa che non ci sono stati lunghi preparativi per tali operazioni.
Ciò richiede l’attuazione delle risposte sul posto, o
più probabilmente l’uso di nuove tecnologie, a distanza, come una
testata che non verrebbe rilevata da alcun sistema ultra-sofisticato
statunitense. Potrebbe anche essere che l’attacco sia stato condotto da
satelliti. Questo ovviamente non ce lo diranno i signori del Pentagono,
ma hanno ricevuto il messaggio.
Ciò porta a una seconda osservazione. Finora ci siamo abituati a vedere gli Stati Uniti fare quello che volevano in qualsiasi parte del mondo. A quanto pare anche i cinesi possono, anche presso gli stessi statunitensi, potenza militare mondiale, se tale termine ha ancora senso. Buone notizie per gli USA, non sono più su un continente isolato.
Finora gli Stati Uniti sono stati
un attore importante nel mondo, ma solo recitante. Ora saranno una
spalla, e cambierà tutto. La terza osservazione è che abbiamo appena
assistito, con le ultime esplosioni in Giappone, a un’escalation e sorta
d’inasprimento. Non solo gli impianti chimici vengono colpiti, ma anche
le basi militari.
Finché sono i civili ad essere scossi o dei beni ad
essere distrutti, è ancora possibile chiudere un occhio e nascondersi
sotto delle eufemisticamente “ostilità” sempre reversibili e
diplomaticamente regolabili. Ma quando l’esercito comincia ad essere
colpito, non c’è più lo scambio di convenevoli, si avanza verso la
guerra. Ultima osservazione, infine Cina (e Russia) chiaramente non
cerca la guerra, al contrario.
Le risposte di questi due Paesi sono
sempre misurate e strettamente corrispondenti agli attacchi subiti. Ogni
risposta ha lo scopo di scoraggiare e avvertire coloro che si credono
invulnerabili perché hanno mezzi che credono inarrestabili. Dimostrare
al nemico l’obsolescenza dei suoi mezzi è proprio il modo migliore per
attenuarne la bellicosità. Sembra che ciò fu svolto fa Russia e Cina
nell’agosto-settembre 2013, quando il primo Tomahawks
statunitense per la Siria precipitò nel Mediterraneo orientale. Questi
messaggi che russi e cinesi inviano agli Stati Uniti sono riassunti
così: “quando la smetterete?“
Avic – Reseau International, 24 agosto 2015
Avic – Reseau International, 24 agosto 2015
L’esplosione nella base USA di Kanagawa
La Cina mostrerà armamenti mai visti nella Parata per la fine della Seconda Guerra Mondiale
La
Forza strategica missilistica della Cina, la Forza della Seconda
Artiglieria (SAC) esporrà sette nuovi missili nella parata militare del 3
settembre. Organizzati in sei formazioni, gli armamenti includono
missili a lungo raggio, medio raggio e corto raggio, così come missili
convenzionali e nucleari, secondo una fonte militare di Xinhua. “Il nostro armamento missilistico ha visto grandi progressi, in termini di gittata, metodi d’attacco, precisione e mobilità“,
ha detto la fonte.
Sfileranno 12000 soldati, 500 mezzi e 200 aerei, ha detto Qu Rui, vicedirettore dell’Ufficio del team leader della Parata e Vicecapo del Dipartimento Operazioni del Comando Generale dello Stato Maggiore. Presumibilmente, l’84 per cento degli armamenti che sfileranno nella parata militare non è mai stato visto in pubblico prima. Per celebrare il 70° anniversario della vittoria della guerra di resistenza del popolo cinese contro l’aggressione giapponese e della guerra mondiale antifascista, 50 formazioni sfileranno su piazza Tiananmen, tra cui 11 formazioni in marcia, due formazioni di veicoli veterani, 27 formazioni di armamenti e 10 aeree.
La dimostrazione dei nuovi sistemi d’arma è una pratica internazionale delle parate militari.
Sputnik 23/08/2015
Sfileranno 12000 soldati, 500 mezzi e 200 aerei, ha detto Qu Rui, vicedirettore dell’Ufficio del team leader della Parata e Vicecapo del Dipartimento Operazioni del Comando Generale dello Stato Maggiore. Presumibilmente, l’84 per cento degli armamenti che sfileranno nella parata militare non è mai stato visto in pubblico prima. Per celebrare il 70° anniversario della vittoria della guerra di resistenza del popolo cinese contro l’aggressione giapponese e della guerra mondiale antifascista, 50 formazioni sfileranno su piazza Tiananmen, tra cui 11 formazioni in marcia, due formazioni di veicoli veterani, 27 formazioni di armamenti e 10 aeree.
La dimostrazione dei nuovi sistemi d’arma è una pratica internazionale delle parate militari.
“La sfilata ha lo scopo di ricordare la storia, custodire la memoria dei nostri soldati rivoluzionari caduti, sostenere la pace e inaugurare il futuro, senza prendere di mira altri Paesi“, ha detto Qu.
Sputnik 23/08/2015
Traduzione di Alessandro Lattanzio – SitoAurora
https://aurorasito.wordpress.com/2015/08/24/quali-lezioni-da-trarre-dalle-esplosioni-in-texas-e-giappone/
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