martedì 17 novembre 2015

La Francia è in guerra. Stato di emergenza per tre mesi

 
"La Francia è in guerra". E’ l’annuncio del presidente della repubblica francese, Francois Hollande, davanti alle Camere riunite.
 
Hollande chiede lo stato d'emergenza per tre mesi in Francia.
"La legge era degli anni '50, ma noi dobbiamo modificarla perché siamo di fronte a queste minacce. Dobbiamo modificarla e io chiedo al Parlamento di approvare il decreto. Il primo ministro chiederà al parlamento di adottare un regime giuridico completo".
Per il presidente francese va "modificata anche la Costituzione per agire contro il terrorismo di guerra".
"Gli atti commessi venerdì sera a Parigi e nei pressi dello Stadio di Francia sono un atto di guerra, costituiscono un'aggressione". Per questo "la Francia intensificherà le sue azioni in Siria e triplicherà le proprie capacità" dopo i bombardamenti di ieri avvenuti in collaborazione con gli Stati Uniti.
"Le persone che hanno ordito gli attentati di venerdì- aggiunge Hollande- devono sapere che la risposta della Francia sarà immediata. Tutte le persone che sono state uccise devono essere vendicate" perché gli attentati perpetrati a Parigi costituiscono "una aggressione contro il nostro Paese, i nostri valori, i nostri giovani, il nostro modo di vivere". Prosegue il presidente francese: "La nostra Repubblica non è una repubblica qualsiasi ma porta avanti la concezione di uno Stato a servizio dei nostri cittadini: noi siamo la patria dei diritti dell'uomo. Coloro che hanno voluto sfidarla sono stati i perdenti" e sarà così anche questa volta".
Il presidente Hollande incontrerà il presidente Obama e il presidente Putin al fine di "unire le nostre forze" e mercoledì sarà convocato il Parlamento per estendere lo stato d'emergenza per tre mesi". "Dobbiamo unirci "in Europa", afferma Hollande.
"Per questo chiedo al ministro della Difesa di incontrare i suoi omologhi ai sensi dell'articolo 47 dell'Unione perché quando uno stato viene aggredito tutti gli altri stati devono unirsi per aiutarlo. Qui non si parla di un nemico della Francia ma dell'Europa".
Hollande ha inoltre richiesto al Consiglio di sicurezza di riunirsi nel minor tempo possibile per approvare una risoluzione contro lo Stato islamico.
Per Hollande è necessario inoltre "espellere più rapidamente gli stranieri che costituiscono un particolare e serio rischio per la sicurezza e l'ordine pubblici" ma anche riformare la difesa e aumentarne la spesa.

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