Foto: RIA Novosti
|
Nella regione artica, vicino ai confini della Russia, dal 16 al 27 settembre si terranno delle esercitazioni congiunte tra le forze aeree di Norvegia, Svezia, Finlandia, Stati Uniti e Regno Unito, con il nome in codice di “Sfida Artica- 2013”.
Queste esercitazioni dovrebbero
dimostrare la capacità di aumentare rapidamente la presenza
dell’aviazione militare statunitense e dei suoi alleati nella regione
artica. Le esercitazioni mostreranno anche che la cosiddetta
Cooperazione per la Difesa Nordica (NORDEFCO) è in realtà
un’organizzazione militare regionale sotto l'egida degli Stati Uniti, e
una conveniente forma di coinvolgimento in un'alleanza militare con gli
Stati Uniti delle neutrali Svezia e Finlandia.
Vecchie idee
Le
Esercitazioni della “Sfida Artica” sono state le maggiori d'Europa,
quest'anno. Dieci F/A-18C finlandesi, dieci 10 F - 16C norvegesi,
ventidue JAS- 39 svedesi, trenta F- 15 degli Stati Uniti, sei caccia
Typhoon britannici, due aerocisterne americane K- 135, un aereo AWACS
(aerei con sistema di allarme e controllo aviotrasportato) E- 3C,
combinato con le forze aeree NATO: un tale gruppo aviatorio nel nord
Europa non si raccoglieva da tempo.
Il tema del
rapido aumento dei gruppi aviatori alle frontiere dell'Unione Sovietica
era uno dei principali durante la guerra fredda. Le più grandi manovre
di questo tipo sono state le esercitazioni regolari “Reforger”,
nell’ambito delle quali l’aviazione americana ha condotto le sue
esercitazioni denominate “Crested Cap”, praticando il trasferimento dei
velivoli tattici dagli Stati Uniti al continente europeo. Tuttavia,
adesso si è lontani dalla portata della guerra fredda: le esercitazioni
di quel tempo compresero un territorio che andava dall'Italia alla
Norvegia, coinvolgendo decine di basi, e centinaia di aerei militari e
ausiliari.
Tuttavia, la semplice ripresa di tali
esercitazioni dimostra che le idee su un confronto militare non sono
andate da nessuna parte, e che, se necessario, potranno essere
facilmente riportate in superficie.
Nuove tendenze
La
differenza più inquietante Tra le esercitazioni di oggi e quelle
precedenti, è una partecipazione congiunta dell’aviazione militare,
della NATO e dei paesi neutrali, Svezia e Finlandia. Non essendo un
membro della NATO, questi paesi sono più propensi a impegnarsi con
l'Alleanza. Tuttavia, la Svezia era una partner de facto dell'Alleanza
negli anni della guerra fredda, ma la trasformazione della Finlandia, da
un vicino amichevole della Russia in un potenziale nemico, non può non
destare preoccupazione.
La definizione di “potenziale
nemico” è del tutto appropriata. Nell'Artico, per l'aviazione NATO non
ci sono obiettivi diversi da quelli che ci sono sul territorio della
Russia, nelle sue acque e nel suo spazio aereo. Lo stesso, per inciso,
vale anche per la Russia.
Negli ultimi anni, le due parti sempre più
spesso si sono misurate i muscoli nella regione. Entrambe stanno
cercando di nascondere quest’opposizione dietro a termini prudenti come
“sfide regionali”, “preoccupazione”, “maggiori opportunità”. In questo
caso, entrambe sono ben consapevoli di ciò che sta succedendo, e sanno
che il loro avversario lo capisce esattamente allo stesso modo. Un
aumento reciproco delle capacità militari nell'Artico è una conseguenza
inevitabile della crescita delle contraddizioni tra la NATO e la Russia.
Le contraddizioni esterne, come Siria, Iran, diritti umani, e altre,
hanno un ruolo minore qui. La principale risorsa della regione artica è
l'Artico stesso, ricca delle risorse della regione. La competizione per
queste risorse non dipende dal tipo di ideologia condivisa da avversari,
e da che opinione hanno, diciamo, in merito al programma nucleare della
Corea del Nord.
La “Sfida Artica” è davvero una
sfida. Settantotto aerei da combattimento, con il supporto di
aerocisterne e degli AWACS, rappresentano una forza seria che può
causare enormi danni a un avversario impreparato. Va inoltre tenuto
presente che questa è solo una parte del gruppo che la NATO potrebbe
usare nella regione, se necessario. In queste circostanze, un aumento
dell'infrastruttura militare russa nella regione artica è un passo più
che necessario e attuale. La preparazione per respingere un possibile
attacco è in ogni caso più conveniente di una possibile sconfitta.
Ilja Kramnik
Nessun commento:
Posta un commento