mercoledì 27 novembre 2013

Da JFK all'11 Settembre: Il marchio del sistema

Sono passati appena 50 anni da quel 22 novembre 1963 a Dallas. Una mezz'ora dopo la tragedia, si era miracolosamente fermato il colpevole, che stava per essere ucciso a sua volta. Dopo la pubblicazione della relazione d'indagine della Commissione Warren, una sola certezza è stata poi condivisa dalla maggioranza degli americani: la versione ufficiale è falsa, fatta eccezione per il conglomerato politico-mediatico dell'intellighenzia. L'11 Settembre 2001, due aerei sono riusciti a far cadere in modo perfettamente simmetrico, non due, ma tre torri a Manhattan. Un'ora dopo l'incidente, miracolosamente conoscevamo il nome del colpevole. Dopo la pubblicazione della relazione d'indagine, una certezza è stata poi condivisa dalla maggioranza degli americani: la versione ufficiale è falsa, fatta eccezione per il solito conglomerato politico-mediatico dell'intellighenzia. 
 
Guardando un thema artistico sull'assassinio di Kennedy pubblicato Martedì sera, mi sono permesso di prendere in esame per gioco una storia che conosco a memoria: ogni argomento contrariamente alle conclusioni della Commissione Warren era perfettamente familiare per me: il movimento della testa del presidente, la dimostrazione della traiettoria dell'impatto, le numerose testimonianze che attestano che i tiratori erano già presenti sul luogo del delitto prima della sfilata del presidente; la teoria delirante nota come Magic Bullet , e soprattutto le lesioni di JFK, oltre ai primi medici ad esaminare che le lesioni alla parte posteriore del cranio del presidente sono state causate da un proiettile, questo bastava sufficientemente a dimostrare inconfutabilmente che un colpo era arrivato di fronte. E che quindi Lee Harvey Oswald non era l'assassino, o almeno non aveva agito da solo. 
 
Pur sapendo tutto questo, la mia voglia di riascoltare queste versioni è rimasta intatta.
 
Ma perché?
Marchio di sistema

Questa inganno organizzato attorno l'assassinio di JFK è, nella sua natura e spirito, un elemento perfettamente contemporaneo nel nostro tempo, perfettamente moderno, di grande attualità. 
 
Si tratta di una sorta di specchio dell'11/09/2001 con le stesse strutture, le stesse questioni drammatiche, le stesse menzogne ​​e la stessa propaganda di massa dello Stato. 
 
In entrambi i casi, il governo americano ha mentito utilizzando prove scandalosamente manipolate. Riscrive la storia per coprire una realtà che pone un problema per lui in prima persona. In entrambi i casi, il sistema di comunicazione, l'enorme macchina mediatica viene poi applicata per convalidare una versione ufficiale. In entrambi i casi, le bugie e gli inganni rivelano il marchio di sistema.
 
Povero Mathieu

Oggi, è certamente di moda, tra i media, sfidare le teorie della Commissione Warren per quanto riguarda l'assassinio di Kennedy. Va detto che i complottisti hanno scritto più di 40.000 libri pubblicati sull'argomento, per non parlare di cinema, articoli e blog
 
Nessuno crede ora alla versione ufficiale del governo quindi diventa molto difficile per i media ignorare il tutto. In caso contrario qualcosa non quadrerebbe se non sembrare addirittura ridicolo. 
 
E' molto diverso per l'11 settembre.
Il problema è l'omertà nel denunciare alcuni eventi che non sono coerenti con le versioni ufficiali. Coloro che osano denunciare come il povero Mathieu Kassovitz hanno avuto un'amara esperienza: nel corso di un dibattito televisivo che aveva come tema l'11 settembre, il ragazzo fece notare che la versione ufficiale dello schianto degli aerei era totalmente incoerente rispetto agli eventi verificatisi.
 
La contromossa degli intellettuali assoldati dal sistema è stata feroce e il povero Mathieu si ritrovò accusato a sua volta di negazionismo e di anti-americanismo. Non che gli intellettuali in questione siano particolarmente stupidi o corrotti, ma ovviamente non erano psicologicamente pronti ed in grado di mettere in discussione la versione ufficiale.
 
Mathieu Kassovitz è stato quindi bloccato nel raccontare la sua versione "complotista" ed etichettato dalle elite dei media di sistema subito pronti a squalificare nel personale chi osa controbattere alle versioni ufficiali.
 
Questo è il sistema utilizzato principalmente nel capo della comunicazione, un campo di battaglia principale e fondamentale per tutte le forme di totalitarismo.
 
Un'altra realtà

Devo dire che l'allineamento del sistema della stampa alle tesi ufficiale è oggi utilizzato in un modo che non avrei mai sognato: nemmeno l'impero sovietico al suo apice. Perché il cuore del sistema, non ha bisogno di minacciare, ricattare o coercizione per arruolare dei propagandisti. La servitù è volontaria e anche molto desiderata come funzione poichè assolutamente proficua e confortevole. 
 
Per la società civile, il cittadino, l'unico modo per sfuggire alla manipolazione di questa dittatura morbida è a sua volta diventare ricercatore a cercare fonti alternative di informazione, applicare controlli incrociati e rendere la propria opinione sovrana dato che ora è facile con internet. 
 
Poco a poco, un'altra realtà, un'altra verità, un'altra storia viene che da lontano, sta emergendo in questo spazio libero dal sistema mediatico terroristico degli intellettuali. Uno spazio dove "complotti" e "cospirazioni" appaiono per quello che sono, ovvero la maggioranza. Cani da guardia, cittadini responsabili motivati ​​da un desiderio di verità la cui elite giornalistica ha da tempo negato queste informazioni.
 
La ricerca della verità come un atto sovversivo

22 novembre 1963, abbiamo visto tutti la stessa cosa nel film di Zabruder . Un colpo di grazia al Presidente Kennedey.
 
11 settembre 2001, abbiamo visto tutti la stessa cosa sulla CNN. Demolizione di calcestruzzo  perfettamente eseguito su tre edifici. Perché, come hanno dimostrato ingegneri dell'associazione Architetti e Ingegneri per la verità dell'11/9 , " la prova del reato risiede nella simmetria del crollo di edifici che sono caduti alla velocità di caduta libera sulla loro impronta di costruzione" . Ho già detto abbastanza. 
 
Oggi, a 50 anni di distanza, il crimine contro JFK e le vittime del WTC 3000 si incontrano a risuonare insieme come un singolo strumento e urlano insieme contro le menzogne che sono il marchio di sistema. 
 
 
Oggi instancabilmente cercare la verità dietro le bugie dei governi è fondamentale nella lotta contro il sistema. 

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