giovedì 7 novembre 2013

LA RIPRESA NON ARRIVA? VORRA’ DIRE CHE ARRIVERA’ L’ANNO PROSSIMO…

Credetemi sono realmente esterrefatto. L’Istat certifica che l’Italia corre a passo spedito verso l’abisso (clicca per leggere), e fin qui nulla da eccepire.

Poi, invece, scorrendo le dichiarazioni rilasciate delle nostre èlite, capita di imbattersi in dichiarazioni di questo tipo: “Ma davvero la crescita rallenta? Vorrà dire che ripartirà l’anno prossimo”. 

Naturalmente l’anno prossimo qualcuno dirà che la ripresa è destinata a ripartire l’anno dopo ancora. E così all’infinito. Fino a quando il Paese, oramai scarnificato e ridotto all’osso, non potendo indietreggiare oltre per raggiunti limiti “strutturali”, non entrerà per inerzia all’interno di una lunga fase di stagnazione.


Quel giorno, i protagonisti odierni del disumano e nazista piano di sterminio in danno dei popoli europei ora trionfante, avranno gioco facile nel dichiarare gioiosi e a reti unificate che “finalmente la crescita è iniziata. Questo dato dimostra la bontà delle politiche passate volte ad immaginare un percorso di sviluppo coerente e sostenibile. I gufi che denunciavano il fallimento delle politiche di austerità dovranno ora prendere atto della realtà e ricredersi. Sono fantastici! La sottigliezza perversa, demoniaca e sadica che guida le scelte dell’attuale oligarchia massonico-reazionaria che controlla la Ue è impareggiabile e merita il riconoscimento del dovuto encomio.  

HessRosenbergHitlerHimmler e Goebbels sono dei fottuti dilettanti  se paragonati ad Angeli del male del calibro di DraghiMontiMerkelOlli Rehn e Van Rompuy. A deportare un numero imprecisato di neri, zingari ed ebrei per poi finirli con un colpo alla nuca sono bravi tutti. Per  uccidere contemporaneamente milioni di disoccupati portoghesi, malati greci, esodati italiani e sfrattati spagnoli, per giunta tra gli applausi scroscianti della grande stampa che colpevolizza le vittime e santifica i carnefici, bisogna invece riuscire a scalare le vette dell’inferno più occulto e profondo. Ognidiavolo che si rispetti ammanta sempre le sue misere azioni di “finto prestigio”, ineluttabilità” e “senso di responsabilità”. Come se non bastasse, poi, continuando sul filo semiserio dell’escatologia, dobbiamo perfino riconoscere come uno dei più potenti Anticristo in circolazione possa vantare pure buone entrature dalle parti della concorrenza (clicca per leggere). 

Mi sono stancato di analizzare le gesta e demistificare le reali intenzionalità delle nostre “illuminate” classi dirigenti. E’ tutto chiarissimo. Al punto in cui siamo non capisce solo chi non vuole capire. Sarebbe ora di passare alla domanda successiva: perché il popolo sovrano permette di essere vilipeso e frustato a sangue senza opporre la benché minima resistenza? Primo perché non sa di essere sovrano,calandosi spesso volontariamente nei panni sudici del suddito; secondo perché la propaganda mediatica è riuscita all’unanimità ad alzare una efficiente cortina fumogena a protezione delle oscenità commesse. Non ho ancora perduto le speranze. Il popolo, alla lunga, potrebbe aprire gli occhi.

La Rivoluzione Francese, ben organizzata da avanguardie massonico-progressiste, successivamente sporcata dal periodo del gran terrore, continua a rappresentare un punto di non ritorno per la storia dell’umanità. E’ il caso che tutti lo ricordino. Specie quel manipolo fascistoide che subisce la tentazione di reprimere il legittimo dissenso con le manette (clicca per leggere).  

Enrico Letta si diverta pure a spargere bromuro nelle vene rinsecchite del corpo elettorale. A breve la sua esperienza di governo, al pari di quella di Monti, verrà per sempre archiviata con il timbro dell’infamia. Con buona pace di Napolitano e del ministro Cancellieri, pronta a giurare di essersi interessata circa le condizioni carcerarie dei Ligresti per puro spirito umanitario. La Cancellieri aveva 3,6 milioni di buoni motivi per fare quella telefonata. Equivalenti all’esatto ammontare della generosa buonuscita riconosciuta dal gruppo di Don Salvatore a PierGiorgio Peluso, figlio del ministro dal cuore tenero.

In un Paese normale la procura competente avrebbe già provveduto ad iscrivere la Guardasigilli nel registro degli indagati. In Italia invece si discute ancora se il ministro debba o no rimanere al suo posto.

Niente di nuovo. L’arroganza, si sa, è sempre l’ultimo rifugio dell’uomo smascherato.


Francesco Maria Toscano
 
Fonte: Il Moralista

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