giovedì 16 gennaio 2014

BERLUSCONI E RENZI MERCANTEGGIANO LA NUOVA LEGGE ELETTORALE


E' la notizia del giorno ormai nell'Italietta delle banane, pardon, delle bandane: i renzusconi inciuciano per la riforma elettorale. Pdl e Pd meno elle sono gli stessi partiti eterodiretti che hanno usufruito per 9 anni di questo "porcellum", dichiarato fuorilegge dalla Corte costituzionale. 

Adesso mister tessera P 2 numero 1816 - massone deviato di lungo corso - già incandibile per legge (ancora in vigore) nel 1994 poiché titolare di licenze radiotelevisive - senza averne titolo - contribuirà a varare un'altra porcata, pur di bivaccare sul cadreghino per conti terzi (straniero) e distruggere definitivamente l'Italia invece di stare in galera come tanti poveracci. Come si può affidare alle fazioni partitiche che hanno barato e truccato le regole democratiche, incancrenito i gangli vitali dello Stato, la riforma delle stesse? Insomma, l'avanspettacolo a caro prezzo - pagato dai fessi dei contribuenti - continua triturando il diritto, la legalità e la giustizia. L'esempio più eclatante è la clamorosa sentenza della Consulta che il 13 gennaio ha sentenziato in palese contraddizione con il suo stesso pronunciamento del 4 dicembre 2013.

Non importa se gli onorevoli sono abusivi e scaduti, per loro gira sempre la ruota della fortuna. Tanto sanno che gli italidioti, accecati dal servilismo, al massimo grugniscono lamentele ma poi tornano a battere le mani per il potente di turno o per il "messia" telecomandato con le tasche piene di soldi spattacolari che aizza le folle grullone sbraitando populismo, demagogia e retorica a buon mercato.


 
 
Gianni Lannes
 
 

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