Avete mai ucciso qualcuno? No. Avete mai stuprato, violentato qualcuno? No. Avete mai sfruttato il lavoro di un bambino costretto a lavorare 12 ore a 6 anni? No. Forse. Senza saperlo? Vale lo stesso?
Per la nostra coscienza addormentata vale il vecchio proverbio “occhio non vede, cuore non duole“. Ma ci possiamo veramente ritenere innocenti?
Parlavo qualche tempo fa con il senatore (ex) Nando Rossi, persona che stimo moltissimo, e si parlava della connivenza/complicità degli attuali legislatori e parlamentari con il sistema monetario truffaldino, e la domanda che ci ponevamo era: “Ma lo sanno e fingono di non sapere, o non lo sanno proprio?” e la conclusione era che, nella migliore delle ipotesi, si tratta di una ignoranza colpevole.
Certo, colpevole, perchè se un imbianchino o un allevatore si può permettere di non conoscere l’ABC dell’economia, essendo la sua vita dedicata ad altro, per uno che si candida a governare la vita dei propri concittadini l’ignoranza non è una scusa. Mai.
Tornando a noi, è probabilmente vero che non siamo mai stati protagonisti attivi di atti di violenza o di sfruttamento di persone in stato di inferiorità, di bisogno: probabilmente non ne saremmo neanche capaci, grazie alla nostra sensibilità e alla com-passione (cum+passio, sentire, soffrire insieme) innata che il buon Dio ci ha instillato. Ma se compriamo un paio di pantaloni a 2 Euro, come possiamo immaginare che chi ha lavorato per produrre quel capo di abbigliamento sia stato pagato onestamente per il suo lavoro? possiamo veramente dire che “siccome non sapevamo” siamo innocenti?
Il Male, quello con la M maiuscola, non può agire da solo: ha bisogno di una schiera di alleati che, a seconda del ruolo e della posizione gerarchica nella piramide, collaborano a diversi livelli di coscienza individuale. E se ai livelli più alti c’è una libera e cosciente scelta individuale (i famosi “patti col diavolo“), questi sono solo una ristrettissima minoranza della schiera di collaboratori che al male servono per inquinare questo mondo: esiste una schiera infinita di cui (quasi) tutti noi facciamo parte, ogni volta che chiudiamo un occhio o ci voltiamo dall’altra parte per non vedere qualcosa e far finta di niente.
Così, come la mafia si compone di una vasta schiera di collaboratori a vari livelli, e ai quali riversa una piccola “partecipazione agli utili“, anche noi, a volte con una ignoranza colpevole, siamo collaboratori a vario titolo del Male: a volte complici, più spesso semplici caporali od occasionali fiancheggiatori.
Se un funzionario dell’agenzia delle entrate sa benissimo che quello che sta facendo è un sopruso nei confronti di un nulla tenente, ma fa spallucce e dice “le leggi non le ho fatte io” e in base al “principio” del “tengo famiglia” si volta dall’altra parte, non sta forse collaborando a questo sistema di oppressione dei poveri? Idem per un giudice che butta su una strada un innocente perchè questo è quello che la legge gli dice di fare.
Un soldato che si trova a sparare contro degli inermi innocenti può affermare che lui non c’entra nulla, perchè quelli sono gli ordini? Un infermiere che pratica aborti perchè è quello che “gli tocca fare“, è l’unico mestiere che ha trovato può dire che non ha alcuna colpa?
Le scelte eroiche che la Vita ci chiama a fare solo raramente sono quelle che finiscono nei libri di storia. Le “occasioni” alla Salvo D’acquisto, che diede spontaneamente la sua vita per salvare un padre di famiglia sono esempi eroici e commoventi, ma sono una rarità. A noi viene chiesto di essere eroi nella nostra quotidianità, magari con azioni minori, tutte nel nascondimento e magari facendo anche la figura dei polli; ma senza decise prese di posizione contro il sistema, e a scapito della nostra sicurezza, del nostro posto di lavoro, della nostra carriera, della nostra convenienza economica, non potremo aspirare a costruire un mondo diverso.
Senza queste, saremo stati complici, a vari livelli, del Male
Alberto Medici
fonte: http://www.stampalibera.com/?p=70211
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