Epidemia senza precedenti, il Senegal chiude le frontiere, e noi continuiamo a portarli qui....
“Stiamo combattendo il ceppo più aggressivo di Ebola, chiamato ceppo Zaire. È un virus che uccide più di 9 persone su 10 – spiega Michel Van Herp, epidemiologo di Medici Senza Frontiere – Non esiste un trattamento. Non esiste farmaco che possa contrastare specificamente questo virus. Possiamo solo assicurarci che le persone infette non siano disidratate per permettere loro di produrre gli anticorpi in grado di ripulire il proprio corpo dal virus”.
Altri casi sospetti si sono registrati in Liberia e Sierra Leone, di cui almeno due confermati come Ebola dall’Organizzazione Mondiale della Sanità.
Il Senegal ha chiuso le sue frontiere. La trasmissione del virus avviene molto facilmente attraverso sangue, liquidi biologici e tessuti infetti, sia di animali che di uomini, sia vivi che morti.
Da Conakry partono voli diretti per il nord Africa, noi cosa spettiamo ad adottare protocolli di sicurezza?
Continuiamo a portare qui tutti indiscriminatamente?
fonte: http://informare.over-blog.it/article-l-ebola-in-africa-rompe-gli-argini-e-arriva-nelle-grandi-citta-123211013.html
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«L’epidemia di Ebola in Guinea è senza precedenti»
L'allarme di Medici Senza Frontiere: già 78 le vittime. E nei paesi dell'Africa Occidentale cresce la paura
Medici Senza Frontiere lancia l’allarme: secondo gli esperti della ONG sarebbero già 78 le persone uccise dal virus Ebola nel solo stato africano della Guinea.
Le autorità dell’Africa Occidentale stanno combattendo con tutti i
mezzi attualmente a disposizione per combattere l’epidemia, cercando di
contenere i contagi.EBOLA: COME SI DIFFONDE IL VIRUS - Ebola è un virus della famiglia Filoviridae, estremamente aggressivo per l’uomo, che si trasmette attraverso il contatto di sangue o altri fluidi corporei infetti. Dopo il contagio si manifestano i primi sintomi: febbre, vomito, diarrea, dolori addominali e, nei casi più gravi, emorragie interne diffuse che portano alla morte del soggetto. Il periodo di incubazione è di circa 5-10 giorni e il tasso di mortalità è altissimo, stimato intorno al 90%. In Guinea il virus è comparso circa quattro mesi fa, e avrebbe mietuto una settantina di vittime a partire da gennaio. Ma si sono registrati decessi anche in Sierra Leone e in Liberia, dove il ministro della Salute Walter Gwenigale ha confermato la morte di due persone contagiate dall’Ebola. Tuttavia le autorità liberiane hanno deciso di non voler divulgare ulteriori dettagli per evitare la diffusione del panico anche se il ministro Gwenigale avrebbe consigliato ai cittadini di non avere rapporti sessuali per evitare lo cambio di fluidi corporei potenzialmente infetti.
EBOLA: PAURA DELL’EPIDEMIA - In Guinea ai medici sono servite sei settimane per avere la certezza di essere davanti a questo tipo di virus che, nel frattempo, è arrivato fino alla capitale Conakry: una città da due milioni di persone dove le morti sospette sono state 122, di cui 70 accertate come Ebola. Secondo quanto riportato dalla BBC a Monrovia, la capitale della Liberia, si starebbe diffondendo un certo panico: in molti supermercati i commessi lavorerebbero indossando i guanti come precauzione, mentre il Senegal, che confina a Nord con la Guinea, avrebbe chiuso le frontiere.
EBOLA: UN VIRUS SENZA CURA - La paura è amplificata dal fatto che, attualmente, non esistono cure o vaccini per fermare Ebola: il virus è stato isolato per la prima volta 38 anni fa nel territorio dell’attuale Congo, teatro anche della più grande epidemia di ebolavirus, che nel 1995 uccise 245 persone nella sola Kikwit. Negli ultimi anni un’altra epidemia, sempre in Congo, aveva scatenato l’attenzione delle autorità: alla fine dell’agosto 2007 un centinaio di persone furono colpite da febbre emorragica che, come dissero i rilievi effettuati dall’OMS, era stata causata nella maggior parte dei casi da Ebola. Ad oggi sono quattro i ceppi conosciuti del virus: quattro di essi sono letali per l’uomo.
(Photocredit: Getty Images, foto di repertorio)


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