Il
primo ministro indiano Narendra Modi incontrava il presidente cinese Xi
Jinping a margine del vertice BRICS in Brasile, attirando notevole
attenzione, di sicuro positivamente. L’incontro fornisce indizi sulla
direzione delle relazioni tra i due confinanti, rapporti che smentiscono
un modello costante. La Russia ha a lungo puntato a rinsaldare i legami
tra i due giganti asiatici. L’invito di Xi a Modi a partecipare
all’APEC, primo ente economico Asia-Pacifico, ha portato a notevoli
speculazioni sulle motivazioni reali della Cina. Xi ha anche invitato
l’India ad essere membro fondatore della Infrastrutture Asian Investment
Bank. Quanto sono supportati gli inviti dall’autentico potere politico
della Cina? L’invito cinese è una mossa astuta per moderare alcune
posizioni dell’India? E’ una mossa per un accordo?
Si ipotizza che la Cina possa aver offerto alcune concessioni all’India per l’accordo chiave che istituisce la banca di Shanghai. Ma uno scambio Cina-India non è così facile essendo vincolato da procedure ed ostacoli politici. Tutti i membri dell’APEC devono approvare i nuovi membro del gruppo. Gli ostacoli politici possono essere più difficili da superare. Gli Stati Uniti, che recentemente sempre più si affermano nella regione Asia-Pacifico, possono far sembrare l’offerta cinese all’India come una pedina nella scacchiera strategica antitetica ai propri interessi.
La
rivalità USA-Cina, piuttosto che le differenze tra Stati Uniti e India, o
tra India e Cina, può influire sulla mossa. Anche le intenzioni cinesi,
e le manovre politiche in questo contesto, devono ancora essere pesate
approfonditamente dai politici indiani. Forse la Russia è più adatta a
svolgere un ruolo bilanciante in questo caso. Vicina a India e Cina, e
attore chiave di APEC e BRICS ed organizzazioni regionali come SCO, la
Russia potrà non solo trasmettere gli interessi dell’India, ma anche
aiutare a mediare un accordo tra India e Cina. La Russia ha sostenuto la
candidatura dell’India a molte organizzazioni internazionali e
regionali, tra cui il Consiglio di sicurezza delle Nazioni Unite e la Shanghai Cooperation Organization,
anche con la contrarietà della Cina. In particolare nel caso della SCO,
si ritiene che l’adesione dell’India sia trattenuta dalla
prevaricazione cinese. Xi durante l’incontro con Modi ha chiesto un
ruolo attivo dell’India nell’organizzazione regionale.
Ma non è ancora
chiaro se Xi sosterrà l’adesione dell’India alla SCO. Il ruolo della
Russia nella realizzazione di relazioni simmetriche India-Cina sarà
cruciale. Mentre operano in tandem, i tre Paesi non solo possono
siperare efficacemente le rispettive differenze, ma anche contribuire ad
affrontare le questioni internazionali. Mentre la Russia può convincere
la Cina ad adottare un approccio più morbido verso l’integrazione
dell’India a SCO ed APEC, India e Cina possono sostenere la Russia nella
crisi in Ucraina o ad superare gli effetti delle sanzioni. Non è una
sorpresa che i Paesi BRICS al vertice in Brasile abbiano espresso
profonda preoccupazione per la crisi in Ucraina e chiesto un “dialogo
globale, de-escalation del conflitto e moderazione da tutti gli attori
coinvolti, al fine di trovare una soluzione politica pacifica“.
Putin ha espresso soddisfazione per gli sviluppi del vertice e ha
sostenuto che gli sforzi congiunti aiuteranno ad impedire difficoltà
economiche.
Un accordo tra l’India e la Cina non sarà così facile. La reciproca diffidenza s’insinua nel profondo delle relazioni bilaterali. Come custodi degli interessi nazionali, Xi e Modi potrebbero trovare difficoltà a superare interessi nazionali guidati dalla sfiducia. Ma non è impossibile. I pragmatisti seri possono trovare il modo per superare le differenze. Modi ha chiesto, e Xi concordato, un vertice sereno e tranquillo. Modi ha invitato la Cina ad investire nei progetti infrastrutturali in India. Xi può apparire meno imperscrutabile del suo predecessore, Hu Jintao, il cui aspetto stoico confuse molti dirigenti e osservatori internazionali.
Xi appare più lungimirante, e la sua
simpatia può essere un vantaggio per la Cina. Ma nella diplomazia
internazionale è difficile basarsi sull’apparenza. Per decifrare le
cose, si deve andare in profondità e leggere tra le righe. Il vantaggio
per Modi e Xi è che sono al comando dei loro Paesi. Sono pro-business,
giovani e dinamici. Ognuno è consapevole dei propri interessi nazionali
fondamentali e dei vincoli nella loro realizzazione. Un accordo
paritario tra India e Cina non sarà l’alba di una nuova intesa delle
relazioni bilaterali, ma inaugurerà una nuova fase delle relazioni
internazionali. Un nuovo rapporto India-Cina rafforzerà ulteriormente
le relazioni Russia-India-Cina (RIC), così come con BRICS, SCO e altre
organizzazioni importanti come G-20. Con la visita di Xi in India per
settembre, si spera che alcune differenze saranno risolte.
Quale ruolo può svolgere la Russia in questo nuovo ambiente? Oltre ad incontrare Xi, Modi ha incontrato anche il presidente russo Vladimir Putin. La Russia è un noto partner strategico dell’India e della Cina, ed è coerente nel sostenere le ambizioni politiche indiane. Aggiungendovi la disponibilità della Cina a sostenere l’India nella sua adesione a APEC e SCO, la politica internazionale si completerà con una possibile avanzata del nuovo ordine. Una delle motivazioni reali della debolezza del BRICS è la differenza India-Cina, e una volta che ciò sarà sistemato con un accordo tra India e Cina, il gruppo emergerà come nuovo centro gravitazionale nel mondo post-guerra fredda, con implicazioni bilaterali e internazionali su pace e sicurezza.
Debidatta Aurobinda Mahapatra, RIR,
Dr. Debidatta Aurobinda Mahapatra
è un commentatore indiano. Le sue aree di interesse sono conflitti,
terrorismo, pace e sviluppo in Asia meridionale, e aspetti strategici
della politica eurasiatica.
Traduzione di Alessandro Lattanzio – SitoAurora
http://aurorasito.wordpress.com/2014/07/24/il-ruolo-della-russia-e-la-nuova-intesa-india-cina/
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