Secondo Jean Bale Colsale, docente di simbologia all’Università di Bangor, Maine, ci sono diversi piani di realtà.
Il piano 0 è costituito dal 60 per cento degli individui che non percepisce altra realtà che la casa in cui vive, la partita di pallone, e il sesso.
Il piano 0 è costituito dal 60 per cento degli individui che non percepisce altra realtà che la casa in cui vive, la partita di pallone, e il sesso.
Fin qui sarebbe una scelta legittima.
Ma la degenerazione patologica di questo piano è costituita da quelli
che si fanno la foto con dietro la nave Concordia che affonda,
sorridendo contenti.
O di quelli che vanno a vedere la villa di Cogne solo per curiosità.
O di quelli che, a fronte della futura crisi economica, dicono: “E a me che mi frega? Basta che non tocca me”.
Agli altri piani c’è chi si occupa della vita e della realtà in cui viviamo.
1) Ad un primo piano c’è la realtà ufficiale.
La seconda guerra mondiale è scoppiata perché Hitler voleva conquistare il mondo e l’America buona l’ha fermato.
L’11 settembre è scoppiato perché Bin Laden è cattivo e l’America ora ha dichiarato guerra al terrorismo.
L’Unione Europea è un normale processo di integrazione tra stati, che
vogliono la pace tra di loro e vogliono evitare conflitti futuri.
La Concordia è affondata perché Schettino ha sbagliato.
Chi vive in questo piano crede praticamente a tutto, e il livello
patologico di esso è costituito da coloro che, a fronte di una persona
che si suicida con tre coltellate sul cuore, come il collaboratore
campano di Di Pietro pochi anni fa, dicono: “Beh, ma se lo dice il
magistrato sarà senz’altro un suicidio. Che c’è di strano in un Tizio
che si da tre coltellate al cuore?”.
Altra manifestazione patologica di questo piano è costituita da coloro
secondo cui Berlusconi non è riuscito a governare per colpa del
complotto comunista, e quindi l’Italia è in questo casino per colpa dei
comunisti ..
2) Ad un secondo piano c’è chi cerca una realtà più profonda e chi non si accontenta delle verità ufficiali.
La seconda guerra mondiale stata finanziata dagli stessi banchieri che hanno finanziato sia Hitler sia gli USA.
L’11 settembre l’hanno provocato gli americani per trovare una scusa per
poi dichiarare le guerre e accelerare la spinta autoritaria sul loro
territorio.
L’UE è una fregatura colossale.
La Concordia è affondata per interessi economici della compagnia.
Il livello patologico di questo piano è costituito da coloro che vedono
sempre qualcosa dietro alla realtà.
Se Tizio si fa prete, lo fa per
interesse personale. Se un magistrato rischia la vita per combattere la
mafia, lo fa per carrierismo. Se apri un blog complottista, lo fai per
soldi o per metterti in mostra. Se un politico fa un discorso positivo,
lo fa per conquistare elettori.
Foto di gruppo di alcuni membri della Skull & Bones. Università di Yale 1800
3) Poi c’è un terzo
piano di realtà, che è quello delle società segrete e del filo
conduttore che unirebbe molte vicende mondiali.
l filo conduttore fa scoprire che le prime guerre mondiali e la terza imminente erano programmate da tempo.
Che l’11 settembre si inserisce con coerenza in questo scenario.
E l’unione Europea anche.
Addirittura c’è un libro di Paolo Rumor, “L’altra Europa”, di cui ha
parlato la rivista Fenix in un’intervista allo stesso Rumor, che parla
di un’Unione Europea progettata fin da 2000 anni fa.
Qui, in questo terzo piano, entrano in gioco Templari, Rosacroce,
società segrete, il conflitto tra Massoneria e Chiesa Cattolica, ecc.
Normalmente, approfondendo le cose in questo piano, ci si accorge sempre
che i principali ideatori delle vicende umane appartengono tutti a
società segrete rosacrociane, templari e massoniche.
E ci si accorge che queste persone non fanno nulla che non abbia un
significato simbolico, e di conseguenza tutto quello che proviene da
loro ha sempre, necessariamente, un significato simbolico ed esoterico.
Quando un evento non è provocato da loro, ma è casuale (ammesso che
esista il caso, mi direbbe qualcuno), possono appropriarsi della
vicenda, se questa ha un significato simbolico.
Ecco, attenzione allora a questo punto. Non è che non esista il caso. Ma
quando esiste, l’evento può essere recuperato in chiave simbolica e
veicolato come simbolo e come messaggio, se a loro fa comodo.
La degenerazione patologica di questo livello è di quelli che vedono simbologie occulte in ogni cosa.
La degenerazione patologica di questo livello è di quelli che vedono simbologie occulte in ogni cosa.
Qualche tempo fa misi su facebook un link ad un sito di auto americane e
già alcuni discutevano sulla simbologia occulta di questo sito, che
invece era solo una pubblicità che facevo ad un mio amico.
Se Berlusconi viene beccato con le dita nel naso, sicuramente sta
lanciando un messaggio dicendo che lo vogliono uccidere, dal momento che
il naso serve per respirare, e il respiro richiama il soffio vitale.
Se il salumiere invece di un etto di prosciutto te ne da un etto e 13,
alcuni sospettano che il salumiere voglia lanciare messaggi occulti.
4) Poi c’è un quarto
piano di realtà. Quello di Malanga, degli ufologi, degli alienologi, che
cercano di studiare l’intervento alieno sull’umanità e la sua storia.
Di fronte alla seconda guerra mondiale studiano il fenomeno dei dischi volanti nazisti.
Di fronte all’UE e all’11 settembre sostengono che fossero stati
predetti nella Bibbia (in questo senso il recente libro “Codice Genesi”
di Michael Drosnin).
Non essendo uno studioso di questo ramo, non posso distinguere il
confine tra patologia e normalità, perché rischio di considerare
patologico dalla mia ottica quello che invece è normale e che un giorno
scoprirò essere la verità.
Mi limito a dire che mi fa un po’ sorridere quando sento dire che
Schettino potrebbe essere controllato da un alieno, o quando sento
parlare dei rettiliani di Icke. Ma in fondo so anche che non sono in
grado di giudicare, e un giorno ciò che mi farà sorridere lo troverò
forse normale.
E so anche che, rispetto alla realtà propinatami da Vespa, Fede e Travaglio, mi pare più plausibile quella di Icke.
5) Ci sarebbe in realtà un quinto piano. Il piano spirituale della vita. Il piano divino sull’umanità.
E’ il piano dove il bene e il male iniziano a confondersi, dove tutto si
perde in una volontà unica di Dio, di cui bisognerebbe cercare di
percepire il fine ultimo. Dove un alieno conta quanto un terrestre, un
cane, un topo, e un albero. Dove tutto ha un senso preciso che
contribuisce al fine ultimo dell’esistenza: la tigre quanto l’agnello,
la Rosa Rossa quanto la Carlizzi, Attivissimo come Massimo Mazzucco.
Insomma, te e Attivissimo complici dello stesso disegno divino (magari
poi in un’altra vita Attivissimo era donna ed eravate marito e moglie,
se no non si spiega il suo continuo attaccarti come una moglie cornuta).
La degenerazione patologica di questo piano è costituita da quelli che
se gli dici “Osho è stato assassinato dalla Cia”, ti rispondono: “No,
Osho ha lasciato il corpo quando la sua anima aveva terminato il suo
compito in questa vita”; oppure da quelli che, quando gli dico che mi
occupo di omicidi, mi rispondono che io sono un essere primitivo e devo
ancora evolvere, perché “l’unico che può togliere la vita è Dio”. Il che
è anche vero, ma è un po’ difficile portare questa argomentazione come
prova in tribunale e convincere un giudice.
Purtroppo, normalmente, i ricercatori di ciascun piano non dialogano tra loro. Al massimo si dialoga con il piano immediatamente inferiore e superiore. Ma spesso neanche tra quelli.
Purtroppo, normalmente, i ricercatori di ciascun piano non dialogano tra loro. Al massimo si dialoga con il piano immediatamente inferiore e superiore. Ma spesso neanche tra quelli.
E spesso molti non comprendono che non esiste una visione giusta e una
falsa, un piano giusto e uno vero. Quelli del quinto piano sorridono
compiaciuti di fronte ai discorsi fatti ai piani bassi, di fronte
all’affanno con cui alcuni cercano la verità.
Quelli del terzo, quarto e quinto piano ridono di quelli del secondo,
perché sanno che, se anche le torri le avesse buttate giù Bin Laden,
comunque ci sarebbe stata una volontà precisa in tal senso da parte
degli USA.
E quelli dei piani bassi ovviamente guardano come paranoici quelli dei
piani alti. Oppure li guardano come gente che, semplicemente, si occupa
di cose che a loro non interessano.
Ma la realtà è una sola, e non possono esistere piani di realtà separati.
Se gli alieni esistono, possono essere tirati in ballo, in teoria, per
ogni vicenda e non mi stupirei di trovarli anche dietro a qualche
personaggio politico di spessore mondiale (penso ad esempio ad un
recente libro di Anne Givaudan, dove si racconta di una sensitiva dei
servizi segreti vaticani che individua in un uomo politico un essere di
un altro mondo).
La mancanza di dialogo è così forte che addirittura la gente litiga all’interno dello stesso piano.
La mancanza di dialogo è così forte che addirittura la gente litiga all’interno dello stesso piano.
Così al quarto piano i malanghiani discutono con i pinottiani e i
forgioniani; al terzo ci sono i panrosacrociani come me (uso una
definizione di Massimo mazzucco), i pangesuitici, i panmassonici, i
pancattolici. E tra i panrosacrociani c’è pure chi mi ha accusato di
essere nella Rosa Rossa e di fare il gioco della Rosa Rossa, non ricordo
bene perché. Proprio oggi un lettore mi ha segnalato che
Comedonchisciotte ha rimosso il mio blog tra i siti preferiti;
probabilmente – a meno che non sia uno sbaglio – ritengono che ormai io
non faccia più parte di quella schiera di persone che cercano la verità,
perché loro hanno la loro e io forse sono uno che si occupa di altre
cose, non della realtà di cui si occupano anche loro.
Al secondo piano c’è chi litiga tra coloro secondo cui l’11 settembre è
stato causato da una serie di esplosioni interne all’edificio, chi dice
che gli aerei sono degli ologrammi, chi dice che gli edifici sono
collassati con delle armi a vibrazioni sonore, ecc.
Ognuno, insomma, ha la sua verità. E ritiene che gli altri sbaglino, eccedano, disinformino.
La realtà, però, non è fatta da piani diversi, ma è unica.
La realtà, però, non è fatta da piani diversi, ma è unica.
E’ solo per incapacità, o per inclinazione naturale, che uno sceglie di
vivere in un piano o nell’altro, e di occuparsi di uno di questi. Pochi
sono quelli che si occupano di più piani contemporaneamente.
Per specificare meglio.
Per specificare meglio.
Vespa, Fede, e l’informazione ufficiale, si occupano del primo piano.
Malanga del quarto.
Solange e Mazzucco del secondo, ma quest’ultimo ormai è pronto per passare al terzo.
Pamio e Icke si occupano dei piani da tre a cinque e sono tra i pochi che trattano più piani contemporaneamente.
Io, Pizzuti, Randazzo del secondo e terzo. Barnard dice di occuparsi del
secondo negando di essere un complottista perché questo termine è in
genere visto come dispregiativo, ma in realtà appartiene al terzo.
Tsarion del terzo e quinto.
Gramiccioli, per il suo ruolo in radio, si occupa di tutti i piani;
tranne il quinto, mi pare li tocchi tutti, dallo 0 al terzo (ma non lo
seguo sempre, quindi potrebbe ave toccato anche gli ultimi due).
Praticamente nessuno si occupa però di tutti i piani contemporaneamente.
E solo uno non si occupa di alcun piano: Paolo Attivissimo e la sua
schiera di debunkers, perché perdendo il loro tempo a distruggere il
lavoro altrui, senza costruire nulla, possono a buon diritto
considerarsi persone che non si occupano di nulla. Il piano di
Attivissimo quindi non è un piano, bensì un “non piano”, il meno due
(perché non ha le competenze per tentare di distruggere gli altri tre
piani e in genere distrugge solo gli occupanti del secondo e del quarto
piano, essendo più complicato smontare il terzo e il quinto). In questo
"non piano" non esiste la degenerazione patologica, perchè è tutto il
piano ad essere patologico e l'unico momento sano degli occupanti di
questo piano è quando dormono o fanno la cacca.
Eppure questi piani esistono tutti contemporaneamente, e spesso è solo
la nostra poca dimestichezza con i vari piani diversi dal nostro che non
ce li fa vedere, anche quando sono evidentissimi.
Ora veniamo a noi, caro Massimo.
Ora veniamo a noi, caro Massimo.
Faccio un esempio con l’11 settembre, tanto a caro a te. La versione
ufficiale la sappiamo, ed è accettata da chi sta al primo livello di
realtà: un attentato terroristico di Al Qaeda.
Il secondo livello è più complicato: esplosioni controllate, effettuate da servizi segreti americani.
Al terzo livello si indaga non solo su chi ha commissionato il disastro,
ma anche su come tale tragedia si inserisca in un piano di controllo
globale.
Ora, Massimo, io non ho mai approfondito dal punto di vista simbolico l’11 settembre, e dunque non ho ben capito il suo significato generale (al di là del significato comprensibile a tutti, quello di voler scatenare una serie di guerre e di emanare leggi illiberali); tuttavia se approfondissimo la questione, si troverebbe senza dubbio un simbolismo enorme. Ti dirò di più. Probabilmente è un simbolismo evidente, gradissimo, tanto evidente e sotto gli occhi di tutti che, ad oggi, nessuno l’ha ancora approfondito.
Questo lo dico non perché da
complottista io voglio vedere simboli ovunque, e significati esoterici
ovunque. Lo dico semplicemente perché so che è così; perché so che se è
vero, come tu hai evidenziato e i tuoi studi hanno permesso di capire,
che dietro all’11 settembre non c’è il caso, allora per forza di cose in
questa vicenda deve esserci un simbolismo di proporzioni enormi; perché
so che questa gente, quelli che comandano, ragionano così e non
potrebbero ragionare che così. E se non lo si vede non è perché il
simbolismo non c’è. E’ solo perché noi non siamo in grado di vederlo, ed
io sono troppo indietro con gli studi, ancora, per poter percepire il
significato simbolico ed esoterico di tutta la vicenda.
Insomma, quello che voglio dirti, Massimo, è che non sono i complottisti a voler vedere sempre tutto in chiave simbolica.
Insomma, quello che voglio dirti, Massimo, è che non sono i complottisti a voler vedere sempre tutto in chiave simbolica.
Sono invece i nostri governanti, quelli che muovono le fila del potere,
che vedono tutto in questa chiave e non si occupano di nulla che non sia
in qualche modo leggibile in chiave simbolica.
E quando scrivi sulle mie teorie che sono troppo “panrosacrociane”, hai
ragione. Ma il punto è che una volta che si scopre che erano dei
Rosacroce Dante Alighieri, Leonardo da Vinci, Cartesio, Bach, Beethoven,
Bram Stoker, Oscar Wilde, Botticelli, Picasso e Dalì, e in sostanza
tutti i grandi uomini del passato e del presente, e nell’ultimo secolo
la maggior parte dei governanti della terra, Bush e Clinton compresi, e
molti papi, ti viene il dubbio che forse occorre capire i Rosacroce, per
capire come funziona il mondo e come il potere tesse le sue trame in
occidente.
Insomma, ribalterei la prospettiva. Non sono io ad avere teorie
rosacrociane; sono quelli che ci governano che sono troppo intrisi di
rosacrocianesimo per poter ignorare questa realtà.
Allora, di fronte ad una teoria complottista, non bisogna domandarsi: "E’ logica o no? Sta in piedi o no?"
Occorre invece domandarsi: "Chi sta ai piani alti può aver ragionato in
questo modo? Cosa sta pensando/tramando/ progettando con questo
evento?". Occorre cioè vedere in che modo, e con che strumenti, il
potere si è appropriato di questo evento per utilizzarlo strumentalmente
ai suoi fini.
Ma per rispondere a questa domanda, occorre calarsi nella logica di chi
ci comanda, e non rimanere nella nostra; perché la logica di chi ci
comanda è completamente differente dalla nostra. E’ la logica,
Massimo,
di chi ha buttato giù due edifici da centinaia di piani uccidendo
migliaia di persone, per poi poter scatenare guerre a destra e a manca.
Per rimanere al Concordia, la domanda allora non è se le teorie complottiste siano valide o no, se siano logiche o no.
La domanda è: chi sta al potere può aver provocato questo evento? Oppure
può utilizzarlo in chiave simbolica e strumentale anche se non lo ha
provocato lui?
E la risposta, data l’invasione di programmi TV che parlano solo di
questa nave trascurando altri più importanti problemi, direi che può
sicuramente essere positiva.
Non ho difficoltà poi a pensare che gente che scatena guerre con la
stessa facilità con cui io decido di acquistare un cornetto al
cioccolato, possa provocare un disastro simile solo per veicolare un
messaggio ed effettuare uno dei sacrifici di cui ha parlato il ministro
Fornero.
Il simbolismo della vicenda Concordia.
Veniamo adesso all’oggetto della discordia.
Il simbolismo della vicenda Concordia.
Veniamo adesso all’oggetto della discordia.
Da studioso del terzo piano, ti dico che il simbolismo del Concordia è
talmente evidente che ci vuole un cieco per non vederlo. Per chi è
abituato al terzo piano, questo simbolismo è così marcato che infatti
non ho neanche pensato di scrivere un articolo, per il semplice motivo
che qualunque lettore di questo blog ha individuato da solo questo
simbolismo senza bisogno di aiuto da parte mia. Ora, alcune simbologie
possono essere sbagliate. Altre un po’ forzate. Ma il nucleo centrale
del ragionamento che molti fanno credo sia esatto.
Per entrare solo un po’ nel dettaglio, non so se la sciagura sia stata casuale o meno.
Per entrare solo un po’ nel dettaglio, non so se la sciagura sia stata casuale o meno.
Ma il punto è che, anche se lo fosse stata, i media si sono impossessati
di tale notizia, coprendo così tutte le altre; è chiaro cioè che il
sistema si è appropriato di questo evento (se casuale) o lo ha creato
apposta (se è voluto) per la sua fortissima carica simbolica.
Concordo con te sul raffronto col Titanic e sul 999 che capovolto
diventa 666, perché non ne vedo l’importanza (ma non significa che non
ci sia questa importanza) e non riesco a capire soprattutto il
collegamento col Titanic (che comunque non è detto che non ci sia).
Ma certo non è privo di importanza il luogo dell’incidente (il Giglio) o
i 13 ponti col nome di paesi europei, simbolo dell’Europa. Così come
credo non sia affatto privo di importanza che prima dell’affondamento ci
sia stato un black out, subito sottolineato dai media, dato che in
questi mesi si parla di un black out europeo, che, a mio parere, sarà il
preludio ad una dittatura generalizzata, come ha confermato anche il
Maestro Venerabile Gioele Magaldi ai microfoni di Radio Ies.
Insomma, che l’affondamento di questa nave sia collegato al prossimo
affondamento dell’UE, e che sia uno dei "sacrifici" di cui parlava il
ministro Fornero, io lo do per scontato, anche se parrà delirante ai
più.
Qualunque studioso di simbologia ed esoterismo lo vede bene. E
considerando che chi ci comanda fa della simbologia e dell’esoterismo la
chiave per vedere il mondo e governarlo, mi parrebbe strano il
contrario.
Il problema casomai è un altro. La simbologia dietro un evento è solo una delle possibili chiavi di lettura, ed è un indizio da cui ricavare la possibilità che tutto l’evento sia manovrato dall’alto. Il problema reale è: quali altri argomenti ben più importanti stanno coprendo? Di chi è la reale responsabilità (materiale) dell’evento? Solo di Schettino? Il rischio è che Schettino diventi un capro espiatorio di colpe che hanno anche altri, e che la vicenda serva, come accade con le varie vicende di Sarah Scazzi, Yara Gambirasio, ecc., a nascondere altre cose molto più importanti.
Infine, c’è una cosa che non condivido nel tuo articolo, ed è dove dici: “pensare che questi codici – e soprattutto il loro reale significato – siano decifrabili da chiunque in modo così facile, univoco e rudimentale significa negare loro l’intelligenza stessa che sarebbe necessaria per tenere in piedi questa grande messinscena in primo luogo”.
In primo luogo, pensare che certa gente metta in mostra il significato di certi simboli non significa negare loro intelligenza; il punto è che il simbolo deve essere per forza palese, ma solo a chi sa leggerlo; e una volta che lo sai leggere diventa evidente. Finché non sai che il Giglio è il simbolo dei Rosacroce che hanno voluto l’Europa, non noti certamente il luogo del naufragio e la particolarità dei ponti della Concordia. Ma una volta che lo sai diventa evidente, una volta per sempre. Ed è sbagliato pensare che loro devono tenere nascosti certi simboli. Al contrario, li vogliono rendere palesi. Il perché mi è difficile spiegarlo in poche righe, perché io stesso ho faticato a capirlo e ho impiegato anni.
In secondo luogo, tali simboli non sono decifrabili da chiunque, ma solo dalle poche migliaia di persone che leggono il mio blog, e quei pochi altri che parlano di complottismo. E questi lettori sono sempre gli stessi. I miei lettori sono quasi tutti lettori anche del tuo sito, e molti lettori del tuo sito sono lettori del mio, anche se alcuni sono fortemente critici verso il mio pensiero. Insomma, ce la cantiamo e ce la suoniamo tra noi.
Il problema casomai è un altro. La simbologia dietro un evento è solo una delle possibili chiavi di lettura, ed è un indizio da cui ricavare la possibilità che tutto l’evento sia manovrato dall’alto. Il problema reale è: quali altri argomenti ben più importanti stanno coprendo? Di chi è la reale responsabilità (materiale) dell’evento? Solo di Schettino? Il rischio è che Schettino diventi un capro espiatorio di colpe che hanno anche altri, e che la vicenda serva, come accade con le varie vicende di Sarah Scazzi, Yara Gambirasio, ecc., a nascondere altre cose molto più importanti.
Infine, c’è una cosa che non condivido nel tuo articolo, ed è dove dici: “pensare che questi codici – e soprattutto il loro reale significato – siano decifrabili da chiunque in modo così facile, univoco e rudimentale significa negare loro l’intelligenza stessa che sarebbe necessaria per tenere in piedi questa grande messinscena in primo luogo”.
In primo luogo, pensare che certa gente metta in mostra il significato di certi simboli non significa negare loro intelligenza; il punto è che il simbolo deve essere per forza palese, ma solo a chi sa leggerlo; e una volta che lo sai leggere diventa evidente. Finché non sai che il Giglio è il simbolo dei Rosacroce che hanno voluto l’Europa, non noti certamente il luogo del naufragio e la particolarità dei ponti della Concordia. Ma una volta che lo sai diventa evidente, una volta per sempre. Ed è sbagliato pensare che loro devono tenere nascosti certi simboli. Al contrario, li vogliono rendere palesi. Il perché mi è difficile spiegarlo in poche righe, perché io stesso ho faticato a capirlo e ho impiegato anni.
In secondo luogo, tali simboli non sono decifrabili da chiunque, ma solo dalle poche migliaia di persone che leggono il mio blog, e quei pochi altri che parlano di complottismo. E questi lettori sono sempre gli stessi. I miei lettori sono quasi tutti lettori anche del tuo sito, e molti lettori del tuo sito sono lettori del mio, anche se alcuni sono fortemente critici verso il mio pensiero. Insomma, ce la cantiamo e ce la suoniamo tra noi.
Io ti leggo fin dai primi giorni che ho aperto il blog, e il tuo link infatti compare nel mio blog da sempre.
La maggior parte degli italiani, cioè quei 55 milioni di italiani a cui dobbiamo sottrarre poche decine di migliaia di persone (comprendenti i lettori del mio e del tuo blog, e di tutti i siti di informazione alternativa, nonché delle varie riviste, come X Times o Fenix, cui aggiungiamo i funzionari dei servizi a conoscenza di queste cose, alcuni politici e intellettuali, i massoni e gli esoteristi), non vede queste cose, non le vuole vedere né sapere, e non riesce a capirle.
La maggior parte degli italiani, cioè quei 55 milioni di italiani a cui dobbiamo sottrarre poche decine di migliaia di persone (comprendenti i lettori del mio e del tuo blog, e di tutti i siti di informazione alternativa, nonché delle varie riviste, come X Times o Fenix, cui aggiungiamo i funzionari dei servizi a conoscenza di queste cose, alcuni politici e intellettuali, i massoni e gli esoteristi), non vede queste cose, non le vuole vedere né sapere, e non riesce a capirle.
Nei bar continuiamo a trovare il Corriere dello sport e la Gazzetta
dello sport. Il Grande fratello continua a fare audience, e i programmi
di Maria De Filippi continuano a impazzare.
In questo, sì, il Concordia mi ricorda il Titanic… con la gente che balla mentre la nave affonda. Ma non credo che fosse questo il simbolismo che c’è dietro al Concordia nel suo collegamento col Titanic.
PS. Alcune precisazioni a fine articolo.
Lo studioso Jean Bale Colsale non esiste.
In questo, sì, il Concordia mi ricorda il Titanic… con la gente che balla mentre la nave affonda. Ma non credo che fosse questo il simbolismo che c’è dietro al Concordia nel suo collegamento col Titanic.
PS. Alcune precisazioni a fine articolo.
Lo studioso Jean Bale Colsale non esiste.
L’esperto di simbolismo avrà senz’altro notato che il nome ha assonanza
con “Balla colossale”.
Mazzucco, non essendo un esperto del terzo piano,
non ci avrà fatto caso, come non ha fatto caso alla simbologia del
Concordia, dimostrando con ciò la sua ingenuità in fatto di simbolismo.
:-)
Tuttavia inserire un esperto americano fa molta tendenza, infatti ho
avuto la geniale idea da Paolo Barnard, che ha fatto un convegno con
esperti americani che nessuno conosce, ma che fanno molta figura.
Inoltre inserire un elenco di esperti americani ha un vantaggio enorme.
Chi può mai contestare l’alto valore scientifico di sconosciuti esperti
americani? Allo stesso modo mi sono detto: “chi potrà mai contestare
l’alto valore scientifico della teoria dei sei piani di realtà” se
l’esperto è americano e ha studiato all’università (inesistente) di
Bangor?
Ora mi si chiederà perché mai ho messo nel sottotitolo il matrimonio tra Attivissimo e Mazzucco.
Il punto è che volevo vendicarmi del suo articolo; e allora la miglior vendetta, conoscendo il funzionamento del web, è inserire nel sottotitolo una cosa che non c’entra nulla con l’articolo stesso, al fine di inondargli la sua casella mail di domande del tipo: “Ma perché Franceschetti ti ha attaccato? Ma hai litigato con Franceschetti? Ma davvero sei stato sposato con Attivissimo? Ma qual è questa fonte certa? Perché poi dall’articolo non si capisce”.
Ora mi si chiederà perché mai ho messo nel sottotitolo il matrimonio tra Attivissimo e Mazzucco.
Il punto è che volevo vendicarmi del suo articolo; e allora la miglior vendetta, conoscendo il funzionamento del web, è inserire nel sottotitolo una cosa che non c’entra nulla con l’articolo stesso, al fine di inondargli la sua casella mail di domande del tipo: “Ma perché Franceschetti ti ha attaccato? Ma hai litigato con Franceschetti? Ma davvero sei stato sposato con Attivissimo? Ma qual è questa fonte certa? Perché poi dall’articolo non si capisce”.
Allo studioso del terzo piano, poi, non sfuggirà la crudele (ma giusta) legge del contrappasso che ho applicato a Mazzucco. Avendo lui criticato noi simbolisti in erba, pur non essendo lui un esperto di simbolismo, quale migliore pena che sposarlo con il suo più acerrimo critico, Attivissimo?
Infine, in forma ironica e scherzosa ho scritto questo articolo per dialogare con Massimo su questi temi, ma soprattutto perché volevo farmi due risate. Spero che siano raggiunti entrambi gli obiettivi.
Tratto da:
Alcune riflessioni sul Concordia, sul complottismo, e sull’articolo di Mazzucco.Ovvero: ho saputo da fonti certe che Massimo Mazzucco in una vita precedente era sposato con Paolo Attivissimo.
di Paolo Franceschetti.
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