La meditazione é fare attenzione al fatto che non siamo separati dal mondo in cui viviamo, ma bensì che ne facciamo parte e sia noi che il mondo siamo una sola cosa, unita e unica; che quello che ci circonda non é disgiunto da noi ma parte integrante del nostro essere, perché questo é l’unico ambiente possibile in cui dobbiamo e possiamo vivere.
Meditando si scopre che tutto é uno, e noi siamo parti di esso, che i nostri organi interni sono associati in una simbiosi perfetta con l’esterno; i fiumi allora diventano il nostro sistema circolatorio, l’aria i nostri polmoni, la terra un estensione del nostro corpo che deve essere amata e rispettata.
E allora tanto vale sedersi e lasciar fluire liberamente la nostra attenzione e energia all’esterno lasciando entrare il mondo dentro di noi, annullando con la comprensione, tutte quelle barriere, giudizi, opinioni, differenze, che creano sofferenze in noi e negli altri, percependo la piacevole sensazione di vivere un attimo eterno.
Scoprire che ignorare l’unione fra se stesso e l’altro può divenire paura di vivere, ed accorgersi che non avvertire l’unità di ciò che esiste, genera la paura della morte.
Se non ascolti la tua voce interiore, non ascolti la tua propria saggezza e il tuo proprio amore.
Per stare bene con te stesso e con gli altri siediti, respira, ascolta, trova la tua pace, scopri che é sempre stata lì, in attesa che tu te ne accorgessi, e poi portala per sempre con te nella vita di tutti i giorni.
Ricordati che l’universo usa la tua attenzione per scoprire che esiste; sei tu che dai significato a quello che percepisci. La materia si anima quando tu la osservi.
La Meditazione Consapevole
Non quello che dovrebbe essere, ma ciò che é.
Meditazione Consapevole
é la corretta traduzione
in italiano del termine inglese: “Mindfulness Meditation” o del
concetto: “Vipassana” con cui si intende la meditazione concepita
dal Buddha storico Sakyamuni nel V sec. a. C. Grazie ad essa, il Beato
ottenne la sua illuminazione, che ha reso possibile e accessibile
ai suoi praticanti la liberazione dalla sofferenza e dalla catena del
samsara (il ciclo di nascita e morte). A differenza di altri
tipi di meditazione, che solitamente interpongono un oggetto su cui
posare la nostra attenzione, (mudra, mantra, movimenti del corpo,
invocazioni, preghiere, visualizzazioni, respirazioni insolite o
forzate), la meditazione consapevole richiede invece di osservare
il nostro consueto modo di respirare.
Facendo
attenzione a ciò che accade qui e adesso, sospendendo qualunque
giudizio, semplicemente
osservando quello che veramente accade e non quello che vorremmo che
avvenga.In questo modo ci liberiamo dalle nostre illusioni, proiezioni,
speranze, aspettative, rimpianti, e otteniamo una chiara visione di
noi stessi, di quello che realmente siamo e del mondo così com’é.
Scoprendo la sua vera bellezza e unicità, al di là delle nostre
costruzioni mentali o illusioni indotte.
Qui
si rompe il vetro
su cui abbiamo dipinto il cielo o il paradiso, la nostra vita futura e
immaginaria, e iniziamo invece ad osservare il cielo e la nostra
vita, così come essi sono in realtà. Essi ci appaiono allora,
improvvisamente veri, stupendi, infiniti, meravigliosi, reali.
Con
la meditazione consapevole ci
poniamo al di là delle illusioni, dei sogni o autoipnosi generate da
simboli, autoconvincimenti, false
interpretazioni e iniziamo a vivere la nostra vera vita. Assumendoci
le nostre responsabilità e non demandandole a qualche preghiera,
divinità, oracolo, rituale, dogma, aspettativa.
Con questo tipo di meditazione si impara a crescere, a diventare adulti, a vivere
la nostra vita con responsabilità e onestà, non come un sogno, un'illusione o una interpretazione di altri. Inoltre,
con la meditazione
consapevole si scopre che la felicità non é l’accumulo infinito di
cose sempre migliori, ma é generata dal modo in cui noi ci poniamo
verso le cose, e non dalle cose stesse.
La meditazione
ci fa guarire dalla malattia del possesso che provoca infelicità, e ci
porta a pensare a come possiamo cambiare interiormente per ottenere
una qualità migliore di vita anche all’esterno per condividerla
con gli altri.
La meditazione
é fare attenzione che noi non siamo separati dal mondo in cui viviamo,
ma bensì che ne facciamo
parte, e sia noi che il mondo, siamo una sola cosa, unita e unica. Che
quello che ci circonda non è disgiunto da noi ma parte integrante
del nostro essere, perché questo é l’unico ambiente possibile in cui
dobbiamo e possiamo vivere.
Meditando
si scopre, che tutto
é uno, e noi siamo parti di esso, che i nostri organi interni sono
associati in una simbiosi perfetta con l’esterno; i fiumi allora
diventano il nostro sistema circolatorio, l’aria i nostri polmoni, la
terra un estensione del nostro corpo che deve essere amata e
rispettata.
E
allora tanto vale sedersi e lasciare fluire liberamente la nostra
attenzione e energia, lasciando entrare il
mondo dentro di noi, annullando con la comprensione, tutte quelle
barriere, giudizi, opinioni, differenze, che creano sofferenze in
noi e negli altri, percependo la piacevole sensazione di vivere un
attimo eterno.
Scoprire
che ignorare l’unione fra se stesso
e l’altro può divenire paura di vivere, ed accorgersi che non
avvertire l’unita’ di ciò che esiste, genera la paura della morte.Se
non ascolti la tua voce interiore, non ascolti la tua propria saggezza
e il tuo proprio amore.
Per
stare bene con te stesso
e con gli altri siediti, respira, ascolta, trova la tua pace, scopri
che é sempre stata lì, in attesa che tu te ne accorgessi, e poi
portala per sempre con te nella vita di tutti i giorni. Ricordati che
l’universo usa la tua attenzione per scoprire che esso esiste.
Sei tu che dai significato a quello che percepisci.
La materia si anima quando tu la osservi.
Crea un mondo migliore.
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